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-INTERVISTA ESCLUSIVA- Federico Lobuono il candidato sindaco più giovane d’Italia che sfida la Raggi

Una nostra intervista esclusiva svoltasi al Parco di Villa Gordiani al candidato sindaco più giovane d’Italia Federico Lobuono

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Una nostra intervista esclusiva svoltasi al Parco di Villa Gordiani al candidato sindaco più giovane d’Italia Federico Lobuono

Un nostro inviato ha intervistato un volto nuovo della politica romana. Il candidato sindaco Federico Lobuono della lista La Giovane Roma.

intervista

CHI E’ FEDERICO LOBUONO ?

Federico Lobuono è un ragazzo di soli 21 anni, nasce a Lecce il 19 Aprile del 2000, ma cresce nel capoluogo pugliese di Bari. Decide di andare via dal suo amato sud per trasferirsi a Roma, precisamente nel quartiere Pigneto. Federico si diploma all’istituto Giorgio Ambrosoli a Centocelle. Ora vive in centro nel quartiere Monti, frequenta L’Università alla Sapienza e ha fondato 2 start-up.

LA PASSIONE PER LA POLITICA E LA NASCITA DELLA GIOVANE ROMA

Federico Lobuono è un ragazzo al passo con i tempi. Ascolta i telegiornali, legge le notizie e si informa sulla politica del paese. Ci racconta di essere stato iscritto a 2 partiti, Partito Democratico e Italia Viva. Non rinnega il suo passato, anzi per lui è stato un grande motivo di crescita, ma la decisione per la quale ha deciso di lasciare i 2 partiti lo ha in parte deluso ed aperto un mondo. Il motivo ? Non davano la libertà di coinvolgere altri e di espandere gli orizzonti, inoltre sottolinea che il diamo spazio ai giovani che tanto decantano non è proprio così. Parlando della sua lista La Giovane Roma ci racconta come sia molto fiero della squadra che ha alle spalle. Una squadra di giovanissimi, tutti under 25 e ognuno con aspirazioni ed esperienze diverse, ma tutti con un punto in comune : “Rilanciare Roma“. Sul colore politico della sua lista, Federico va dritto al punto : “Mentirei se non ti dicessi centro-sinistra, ma siamo pronti a lavorare con tutti e a prendere il buono di ogni colore politico se così vogliamo definirlo“.

intervista 2

IL FUTURO IN MANO AI GIOVANI

Federico Lobuono ha solo 21 anni, ma ha le idee ben chiare e con La Giovane Roma sta, anzi stanno perché è orgoglioso dei suoi ragazzi dimostrando che i giovani non passano tutto il tempo davanti ai videogiochi, ma ce ne sono molti a cui piace mettersi in gioco e prendersi in mano il futuro del paese incidendo sul presente. A chi dice che si è troppo giovani per provare un’esperienza del genere risponde che “per entrare in questo mondo e conoscerne i meccanismi bisogna farlo appunto da giovani, ascoltando e capendo le parole della gente più grande, ma che comunque se Roma si trova in queste condizioni non è di certo colpa delle nuove generazioni“. La sua sfida più importante, aldilà di come andranno le elezioni è quella di portare i neo elettori al voto, avvicinando i giovanissimi alla politica per gridare “Ci siamo anche noi“.

L’OPERATO DELLA RAGGI

Sull’operato della Raggi, l’attuale sindaco di Roma, Federico Lobuono è onesto ed apprezza quello che nessun sindaco ha mai fatto prima, cioè lo sgombero dei Casamonica. Se deve però dare un giudizio complessivo la sua risposta è “molto negativo“.

LE PROPOSTE PER IL “T-R-S” (TRASPORTI-RIFIUTI-STRADE)

Sul perché l’operato della Raggi sia così negativo, Federico Lobuono inizia parlando del tema trasporti. Lui si definisce un vero e proprio “amante del trasporto pubblico“, lo preferisce alle automobili, ma mai come in questi anni non si è sentito al sicuro, con l’aumento di furti ed aggressioni sui mezzi Atac. Per ovviare ai problemi propone innanzitutto di rivedere le telecamere presenti a bordo e ritiene inaccettabile che in molti casi siano non funzionanti. Vorrebbe creare una partnership con il ministero della difesa impiegando i militari dell’operazione strade sicure su autobus e tram. Senza inventarsi nulla poi sottolinea come alle volte sia giusto guardare anche all’estero e vorrebbe portare a Roma un pezzo di Londra con il modello Oyster card, una comoda alternativa al biglietto che ti permette di affrontare lunghi viaggi in scioltezza, comodo soprattutto per i turisti e la non banale proposta “si entra da dietro e si esce da davanti o viceversa” con autisti che fanno anche da controllori dandogli la posizione da pubblico ufficiale. Dopo il tasto dolente Trasporti passiamo a quello dei rifiuti. Federico esordisce con “poveri romani costretti a pagare la Tari (tassa sui rifiuti) più alta d’Italia senza avere un servizio ottimale” e anche qui propone alcune idee. La raccolta porta a porta per i quartieri dove ciò è possibile facendo l’esempio di Colli Aniene dove l’hanno inspiegabilmente tolta. La proposta più interessante sul tema rifiuti è quello che Federico definisce “le 3 R” che stanno a significare : “Riutilizzare, Ridurre, Riciclare“. Un’altra tematica importante è quella delle condizioni delle strade di Roma e qui Lobuono va dritto al punto sostenendo che è “inutile festeggiare per strade riasfaltate che da lì a poco si romperanno” e propone il gipave un composto di materie riciclate che avrebbe si un costo leggermente maggiore al classico manto stradale, ma che garantisce una durata nettamente superiore in termini di anni (4 anni in più) ed è anche sostenibile per l’ambiente.

intervista 3

I TEMI INNOVATIVI ED IL RAPPORTO CON LE PERIFERIE

Per temi innovativi Federico Lobuono intende tutti quei temi che le giunte precedenti non hanno affrontato e quindi a suo dire sono nuovi. Partendo dalla cultura con la proposta di ridare vita a “L’Estate Romana” dove cinema, teatri e musei sono gratuiti per gli under 25 e per gli over 60. Rimanendo sul tema cultura branchia istruzione rendere Roma veramente una città universitaria e per gli studenti delle scuole superiori creare degli spazi di aggregazione con eventi pomeridiani. La cultura poi dice deve ripartire anche dello sport non avendo paura di organizzare eventi per paura della corruzione” (chiaro riferimento alla Raggi sulle Olimpiadi) e sulla riqualificazione degli impianti e delle strutture, lo Stadio Flaminio su tutti. Sulla riqualificazione si fa avanti anche il tema decoro della città sopratutto per le Periferie e Lobuono dati alla mano propone un’idea semplice, ma d’effetto, donando anche a privati strutture tipo caserme abbandonate in cambio di riqualificazione e miglioria del quartiere periferico. Andando anche qui a creare come vale per le scuole spazi di aggregazione culturale e non solo. Conclude il suo discorso sui temi innovativi con un tematica intrapresa soprattutto dai più giovani con il “Friday for future“, l’inquinamento. Il candidato sindaco propone lo sharing mobility e si ricollega al trasporto pubblico, parlando di elettrico in primis e della comodità di prendere un mezzo pubblico che deve però garantire velocità e propone l’asservimento semaforico, in modo tale che per il tram non sia mai rosso ed arrivi prima. Un discorso del genere ridurrebbe di gran lunga il traffico in città e lo spostamento di automobili in città.

CONCLUSIONI

Per concludere Federico Lobuono de La Giovane Roma è un ragazzo volenteroso con delle chiare idee in testa e non ha paura di sfidare una politica più affermata. Si ritiene a favore di tutti quei temi delicati in cui molti personaggi politici non esprimono opinione per paura di perdere consensi, tra cui Ddl Zan, legalizzazione, aborto ed eutanasia. LoBuono è una faccia nuova, ma avrà tempo per farsi conoscere.

PRESENTAZIONE LA GIOVANE ROMA

Si ringraziano per i lavori di fotografia e grafica : Saphira Casalini & Gianluca Panichi

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Dror Eydar, Ex Ambasciatore tuona: “Gaza va annientata “-Video

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Dror Eydar

Ieri a Stasera Italia è stato invitato l’ex-ambasciatore Israeliano nella Repubblica Italiana, un tale di nome Dror Eydar. Eydar non  parla a nome del suo paese , non avendo nessuna carica politica al suo interno o rapporti con l’attuale Esecutivo parla da libero cittadino Israeliano, ma le sue parole sono durissime.

Rappresentano il pensiero dell’ala più intransigente del mondo ebraico, quella che avrebbe voluto reagire con ancor più forza di quella utilizzata negli ultimi 75 anni, quella che avrebbe voluto vedere il mondo arabo fuori dai confini Palestinesi. Una visione fascista, razzista e profondamente attaccata alle solite demagogie del mondo occidentale.

A coronare il suo intervento un altro invitato, la deputata Pd Jasmine Cristallo, che si è detta profondamente indignata dalle parole dell’ex-ambasciatore, che attualmente resta un mero professore di letteratura. Anche il Pd come Eydar non sa che pesci prendere: da un lato appoggia la reazione Israeliana e dall’altro dice: “non troppo se no qualcuno si fa male”.

Tra il fascio Eydar e la signora Cristallo poco ne esce a parte sproloqui di almeno mezz’ora nella quale poco di nuovo viene detto , ma le dichiarazioni da ambo i lati sono da scrivere negli annali del giornalismo, in negativo però.

Le dichiarazioni di Dror Eydar

Il primo pezzo sullo scacchiere è mosso da Dror Eydar: “Ogni persona che minaccia un ebreo, che vuole uccidere un ebreo, deve morire. L’obiettivo è distruggere Gaza, questo male assoluto“. Il signor Eydar era sicurissimo che tutta l’Italia (la stessa Italia dove si moltiplicano i cortei contro Israele) sarebbe stata con lui.

A prendere le difese del Popolo Palestinese la signora Cristallo, che comunque tutto si aspettava tranne che dover difendere la Palestina da un pazzo che ha delle posizioni ancora più intransigenti dello stesso Partito Democratico.

Deputata Cristallo: “Questo non è assolutamente democratico, questo non c’entra nulla con il concetto di democrazia. Distruggere Gaza è la testimonianza che purtroppo l’approccio di molti rispetto a questa vicenda è di vendetta e di legge del taglione, che non ha nulla a che vedere con la democrazia”.



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Intervista esclusiva a sonoalaska, la giovane cantautrice romana presenta “Dopo di me”

Intervista esclusiva della Cronaca di Roma a sonoalaska, la giovane cantautrice romana, famosa su TikTok, presenta : “Dopo di me” il suo ultimo singolo

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Intervista esclusiva della Cronaca di Roma a sonoalaska, la giovane cantautrice romana, famosa su TikTok, presenta : "Dopo di me" il suo ultimo singolo

Sonoalaska, aka Federica De Angelis, è una cantautrice romana classe 2000. Il suo progetto artistico inizia circa un anno fa con la scoperta della propria identità artistica grazie alla produzione di Alessandro Forte (già produttore di Aiello, Galeffi, Scrima, Valucre) sperimentando suoni “giocattolosi” con sonorità oscure.



Sa cosa vuole, non ha peli sulla lingua e ama sporcarsi. Oltre alla produzione dei propri brani, inizia a suonare in vari locali della scena romana, conquistando un posto come ospite “Monthly Special” per Spaghetti Unplugged.

La vittoria del premio della Giuria per il Contest Lunatika Factory (dedicato alle giovani cantautrici) le fa guadagnare uno spazio per l’Ephebia Festival a Narni e raggiunge inoltre un posto nella finale nel NextMusicAward a Tivoli e del Contest Nazionale Je so pazzo con il premio Migliore Presenza Scenica.

La cantautrice cerca un contatto con il pubblico anche al di fuori dei live: mettendo a disposizione la sua penna sui social è riuscita a ottenere un seguito di oltre 200 mila utenti.

SONOALASKA – L’INIZIO DELLA CARRIERA MUSICALE

All’età di 16 anni, inizia a sentire l’esigenza di scrivere personalmente ciò che prova, cercando costantemente di affinare la sua scrittura. Durante la pandemia, per farsi conoscere, crea un format speciale su TikTok mettendo a disposizione del pubblico la sua penna e raggiungendo circa 210mila followers con 7 milioni di like complessivi.

I PRIMI SINGOLI

A Gennaio 2022 esce il suo singolo di debutto, “Pupille” (LEGGI QUI), ma dopo un momento di difficoltà a livello artistico decide di rimettersi in gioco lavorando con sé stessa e con la sua vocal coach Marta Gerbi (Carl Brave, Aiello, Folcast, Ditonellapiaga, Random, Galeffi), per trovare la sua vera identità musicale.

A Gennaio 2023 sonoalaska pubblica il singolo “Lenzuola nere” (LEGGI QUI), che raggiunge i 10.000 ascolti su Spotify.

A Maggio 2023 sonoalaska torna con “Bambole voodoo” (LEGGI QUI), che vanta la produzione di Alessandro Forte (Galeffi, Aiello, Scrima, Valucre).

La genesi del brano, ancora una volta scritto dalla stessa Federica, affonda le sue radici in una chiacchierata tra amiche.

Un confronto liberatorio, da cui è scaturita tanta rabbia e la conseguente necessità di plasmare e trasformare il dolore legato alla condizione di essere viste come un semplice oggetto.

SONOALASKA – L’INTERVISTA X LACRONACADIROMA.IT

SonoAlaska torna con “Dopo di me”, il tuo nuovo singolo, di cosa parla ?

Dopo di me è un singolo pop punk che prende di mira una persona manipolatrice che finge molto bene l’amore solo per accrescere il proprio ego.

Provo sia rabbia che dispiacere nell’ aver conosciuto persone che giocano con i sentimenti, non hanno capito che amare è la cosa più bella del mondo e che anche se si vuole avere solo rapporti occasionali bisogna avere sensibilità e rispetto.

Perché questo titolo ?

Il titolo sottolinea il loop ossessivo di chi vede le persone solo come prede da conquistare e poi dimenticare in fretta.

“Dopo di me c’è un dopo di lei e dopo dopo di lei c’è un’altra ancora”. La domanda che mi pongo è: smetterà mai? O ci sarà ancora un dopo dopo dopo dopo..?.

Cosa si prova interiormente quando si scrive una canzone su un fatto accaduto in prima persona ?

Nelle mie canzoni c’è sempre un pezzo di me. Prima tendevo a scrivere solo quando provavo emozioni forti e negative, ora le cose sono cambiate e sto maturando.

Dopo di me nasce dopo aver metabolizzato bene la rabbia e aver ascoltato le mille esperienze negative di chi mi è accanto.

Lo sfogo incontrollato è stato dominato da una lucidità necessaria per non cadere negli stereotipi di una canzone “revenge”.

Cosa diresti ad una ragazza che ha passato o sta passando il tuo stesso problema se così possiamo definirlo ?

A tutti è capitato di essere stati truffati almeno una volta nella vita. La prima cosa che pensiamo è “quanto sono stato stupido”.

Non pensatelo mai, non pentitevi di aver amato. Allo stesso tempo però prendete consapevolezza del perché si è caduti in quella trappola, che spesso solo noi non abbiamo visto, o meglio non volevamo vedere.

Se momentaneamente sei fragile non guardarti attorno alla ricerca disperata di qualcuno, lavora su te stessa. La persona che avrai accanto la sceglierai tu consapevolmente col tempo. E questi sono consigli che vorrei dare sia  alle ragazze che ai ragazzi, il mondo è pieno anche di manipolatrici, di “Crudelia” di Marracash.

Per chi ti segue sui social sa che hai partecipato a diversi live e alle audizioni di Amici, impressioni? Sei soddisfatta del tuo percorso  ?

Sono felicissima dei live che sto facendo nel Lazio e non solo. Il contatto con il pubblico è importantissimo e mi fa crescere ogni giorno sempre di più sia umanamente che artisticamente.

Ho anche provato le audizioni di Amici, sono passata alla seconda fase potendo così cantare davanti ai 3 professori: Rudy, Pettinelli e Cuccarini.

Sono fiera di come ho cantato, di cosa ho portato artisticamente, quindi anche se ora sono di nuovo a casa il mio percorso continuerà con ancora più carica.

GENOA ROMA PROBABILI FORMAZIONI

 

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Messina Denaro, tutti i segreti che si porterà nella tomba lo stragista

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Arrestato a Palermo il boss latitante Matteo Messina Denaro

La Cronaca di Roma- Alla morte a 61 anni dell’ex-latitante di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro tanti sono ancora i misteri su cui non si è fatta, e probabilmente non si farà mai, luce in questi lunghi decenni di indagini.

A rimanere celato è quel rapporto tessuto negli anni tra la mafia e le organizzazioni statali, i continui contatti tra l politica, lata moda, il mondo del cinema e la malavita organizzata che hanno permesso l’uscita dai riflettori delle organizzazioni criminali.

Mafia Silente- La Cronaca di Roma

Molto vorremmo sapere sui legami tra Matteo Messina Denaro e le alte cariche dello stato e le personalità del mondo della moda e dall’altre. Sappiamo che proprio durante il periodo di insediamento di Matteo Messina Denaro la mafia ha cominciato a spostarsi su strade meno battute.

Con il termine “mafia silente” si intende proprio quel mondo di mezzo tra legalità e illegalità che si trova ovunque nella nostra società. Ai piani alti, dove le personalità del business, dell’arte e della malavita si incontrano è nata “la strada della vita” per la malavita organizzata.

Facendosi schermo tra le celebrità e l’alta finanza ha abbandonato le strade, riuscendo a vincere la lotta contro le istituzioni rifornendosi continuamente di nuove entrate monetarie.

L’Agenda Borsellino e L’ archivio del “Capi dei Capi”

Oltre a gettare luce sulle mosse future della malavita organizzata il latitante poteva anche chiarire dei grandi misteri del passato rimasti irrisolti. L’agenda rossa di Borsellino, dove sono possibilmente conservate le ultime frasi scritte dal magistrato.

Sappiamo che Messina Denaro era a Roma con altri rampolli di Cosa Nostra per organizzare l’attentato, ma non sappiamo se nel piano fosse compresa anche l’agenda che fu fatta in qualche modo sparire davanti agli occhi degli inquirenti.

Un altro elemento cartaceo rimasto segreto è l’Archivio del Capo dei Capi, il grande libro mastro di Totò Riina che dopo la sua incarcerazione a regime 41 Bis è rimasto, secondo le testimonianze dei pentiti, nelle mani di Messina Denaro.

 



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Matteo Messina Denaro :muore all’età di 61 anni l’ultimo stragista

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La Cronaca di Roma-  “Se ci fossero dei segreti, me li porterò nella tomba”, così si chiude l’ultimo capitolo della vicenda Messina Denaro, boss latitante di Cosa Nostra arrestato definitivamente lo scorso gennaio.

La notizia delle ultime ore sta facendo il giro delle testate giornalistiche di tutto il mondo, Spagna, Argentina e Francia titolano: “morto l’ultimo grande boss di Cosa Nostra”. Il giovane rampollo diventato Boss ora fa notizia in tutto il mondo.

Ha pianto solamente raccontando della morte del padre, racconta chi ha passato la vita accanto a lui, è ricordato come un uomo freddissimo davanti alla morte, brutale e deciso nei suoi intenti.

Che le sue condizioni di salute fossero veramente gravi non è mai stato un segreto, un tumore al colon lo ha fatto morire al sesto mese di reclusione nel regime di 41 Bis del carcere dell’Aquila.

Il boss è morto in pace sia con se stesso che con le persone che aveva accanto, da uomo fortemente religioso ha chiarito che “solo Dio lo può giudicare per i reati che ha commesso”.

Matteo Messina Denaro non aveva ereditato solamente la fede da suo padre, anche il metodo mafioso di sterminio o sottomissione dei propri rivali che gli tornarono molto utili quando, da piccolo boss ereditario nel Trapanese riuscì ad espandersi nel mondo

Alcuni dei grandi misteri della parabola accendente del boss rimarranno celati nell’ombra, dalla morte di suo padre Franceso Messina Denaro alla sua ascesa a boss di una delle organizzazioni più pericolose del nostro tempo: Cosa Nostra.

La Cronaca di Roma



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Borgo vicino Viterbo inserito tra le 10 città migliori al mondo, ne scrive anche Forbes

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Borgo vicino Viterbo

Un Borgo vicino Viterbo tra le 10 città piccole più belle del mondo, questo riportano le statistiche Forbes riguardo al patrimonio culturale della città. Si tratterebbe del Borgo di Bolsena, una affascinate complesso di 4000 abitanti sulle sponde dell’omonimo Lago.

Il Lago di Bolsena, nato dal collasso della caldera di un vulcano più di 3000 anni fa, conferisce al Borgo vicino Viterbo scorci mozzafiato ogni volta che ci si affaccia per respirare l’aria del luogo.

Il motivo di questo inserimento è legato ad una serie di fattori concomitanti: il perfetto stato di conservazione del verde pubblico, la condizione impeccabile dei beni culturali e la qualità della vita per color che decidono di viverci.

Un paradiso incontaminato a due ore dalla Capitale, questo Borgo vicino Viterbo sarà sicuramente meta di un maggiore turismo straniero dopo la nomina da parte di Forbes, che ne parla in maniera dettagliata nei suoi resoconti.

Nulla in questo Borgo annoia, l’architettura civile, religiosa e militare si fonde con il bene naturale protetto del lago di Bolsena e dalla riserva di Turona, offrendo a coloro che decidessero di visitare per più di una notte il Borgo l’imbarazzo della scelta.



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Omicidio a Tor Bella Monaca: trovato a Fiuggi il presunto assassino

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Tor Bella Monaca

L’Omicidio a Tor Bella Monaca di Daniele Di Giacomo ha scosso prepotentemente gli animi di quartiere, un omicidio perpetrato in maniera mafiosa, ma a volto scoperto e sotto gli occhi di tutti. Gli inquirenti sono riusciti ad ottenere l’identikit dai testimoni.

La madre della vittima si sfoga proprio nel luogo dell’omicidio: urla a coloro che alle finestre non sono scesi ad aiutare la ragazza e il ragazzo feriti gravemente. Urlava anche contro gli agenti sul luogo dell’omicidio, che ora le impedivano di entrare nel perimetro.agguato a tor bella monaca

Il movente dell’omicidio e colui che lo ha compiuto sono un mistero solamente per gli inquirenti, i familiari e i conoscenti sono invece sicuri che a sparare quei quattro colpi sul ragazzo e la ragazza sarebbe stato un trentenne che doveva regolare vecchi conti con lui.

Il trentenne è stato trovato in casa di sua sorella a Fiuggi, verrà portato davanti ai testimoni per il riconoscimento, ma poco hanno da dubitare gli inquirenti. La sua vecchia di Di Giacomo se la era lasciata alle spalle, ma qualcun altro no.

Di Giacomo era si un pregiudicato, ma da diversi anni era completamente pulito agli occhi della legge, era proprietario di un concessionario e si godeva la sua vita nella “legalità” insieme alla ragazza che è stata ferita accanto a lui.

Lei può fare la mossa definitiva che incolperà il trentenne arrestato a Fiuggi, se infatti verrà riconosciuto da lei come l’uomo che ha aperto il fuoco l’Omicidio a Tor Bella Monaca avrà il suo colpevole e quest’ultimo avrà la sua lunga pena da scontare.

 



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Fiano Romano: Pullman di migranti si schianta sulla A1, 2 morti e decine di feriti

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Fiano Romano

Arriva la il comunicato stampa dei vigili riguardo l’Incidente di Fiano Romano, alle ore 2.30 di questa mattina, un gravissimo incidente avrebbe coinvolto un Bus che trasportava migranti partito da Agrigento e un altro mezzo pesante.

Il bus passeggeri stava puntando verso il Piemonte, dove i migranti avrebbero dovuto trovare alloggio. Dopo aver ricevuto la notizia vigili del fuoco e soccorsi si sono precipitati al chilometro 532 dell’autostrada A1 in direzione Firenze, trovandosi davanti decine di feriti.

Con l’ausilio di autogrù e Carro Fiamma, come riportato dallo stesso comunicato dei vigili, le operazioni si sono svolte in breve tempo e non hanno causato il sopraggiungere di altri danni.

Le immagini trasmesse nel comunicato stampa descrivono ancor di più la situazione: le persone accasciate sul lato della strada, l’autobus e il mezzo pesante gravemente danneggiati e i corpi ormai senza vita dei due conducenti.

I due conducenti deceduti erano entrambi uomini sulla trentina e si aggiungono alla già preoccupante sfilza di morti sulle strade italiane. I Conducenti morti nell’Incidente di Fiano Romano figureranno anche nella lista delle morti sul lavoro, poiché entrambi in servizio nel momento dello schianto .

Il tratto stradale è stato repentinamente chiuso mentre i soccorsi medicavano e trasportavano nelle strutture ospitaliere le diverse decine di passeggeri coinvolti nello schianto, nessuno di loro ha riportato ferite fatali.



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Michela Murgia morta a 51 anni: dalla Littizzetto a Salvini i messaggi di cordoglio

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michela murgia si è sposata

Si spegne a 51 anni una penna unica nel suo genere, Michela Murgia è stata la scrittrice che più ha influenzato gli ultimi 10 anni di attivismo Italiano. Si era sollevata sei anni fa da un tumore diagnosticatole due anni prima, sconfiggendolo definitivamente.

Un nuovo tumore, per l’esattezza un carcinoma ai reni, non le ha lasciato scampo dopo un breve periodo di duro combattimento. Questo periodo è stato definito dalla scrittrice “il più libero della sua vita”, le ha permesso infatti di vivere senza filtri. “Dalle sfilate di moda all’Oriente Express” la scrittrice ha tentato in tutti i modi di non farsi mancare nulla.

Sposatasi un mese fa con Lorenzo Terenzi “in articulo mortis”, lascia suo marito e quattro figli adottivi. Se si dovesse ricordare con una frase, queste deve essere “spero di morire quando la Meloni non sarà più al potere”. Il suo astio per questo governo è stato dichiarato fi dall’arrivo degli exit polls “Meloni ha un carattere materno” diceva la scrittrice.

I messaggi per Michela Murgia

Una passione quella della scrittura che nella sua vita si è mescolata con i suoi innumerevoli lavori, fino all’attivismo politico e sociale. Proprio dalle sue esperienze nel campo della difesa e dell’affermazione dei diritti civili ha conosciuto le persone a lei più legate. Dalle sue colleghe scrittrici, ad attrici e politiche. Oggi anche i suoi più acerrimi nemici la salutano, come Matteo Salvini, Ministro dell’Interno, che la saluta con “una preghiera”. Calenda, Saviano e la Littizzetto si uniscono al coro, con Saviano che è stato anche invitato al suo matrimonio poco tempo fa. La Littizzetto la saluta con : “ci ha insegnato come morire”, seguita dall’onorevole Alessandro Zan con “ci sarai sempre e vinceremo noi”.

Chi sa se i funerali della scrittrice verranno celebrati nella sua terra natale, la sua Sardegna.

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Travis Scott : Un’esplosione creativa tra musica e spettacolo al Circo Massimo di Roma, insieme a Kanye West

Vi raccontiamo come è stato il concerto di Travis Scott al Circo Massimo

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Vi raccontiamo come è stato il concerto di Travis Scott al Circo Massimo

L’energia travolgente e l’eclettica creatività di Travis Scott hanno incantato il pubblico romano durante l’attesissimo concerto al Circo Massimo. Il rapper, cantautore e produttore discografico originario di Houston, Texas, ha presentato il suo ultimo album intitolato “UTOPIA” in uno spettacolo epico che ha combinato musica, arte visiva e performance straordinarie. Ma non è finita qui, poiché l’artista ha sorpreso il pubblico presentando sul palco nientemeno che il famoso rapper e produttore Kanye West, creando una serata indimenticabile. Noi de LaCronacadiRoma.it eravamo li e ve la racconteremo.

TRAVIS SCOTT : UN VERO INNOVATORE MUSICALE

Travis Scott, nome completo Jacques Webster II, è noto per essere uno dei più grandi innovatori nel panorama della musica contemporanea. La sua abilità nel mescolare generi diversi, tra cui hip-hop, trap e pop, ha dato vita a un suono distintivo che ha catturato l’attenzione di milioni di fan in tutto il mondo. Scott è anche apprezzato per la sua maestria nella produzione e per la capacità di creare atmosfere uniche attraverso le sue canzoni.

L’ultimo album di Travis Scott, “UTOPIA”, è stato accolto con grande entusiasmo dai suoi seguaci e dalla critica. Il disco è una fusione di suoni avveniristici e testi introspettivi, che riflettono le sue influenze e le sue esperienze personali. Il titolo stesso, “UTOPIA”, suggerisce un mondo immaginario di creatività illimitata, che si riflette sia nella musica che nello spettacolo dal vivo.

IL CONCERTO EPICO AL CIRCO MASSIMO

Il Circo Massimo di Roma è stato il palcoscenico perfetto per l’epica performance di Travis Scott. L’artista ha trasformato l’antica arena romana in un’atmosfera futuristica, con scenografie elaborate, effetti speciali mozzafiato e luci psichedeliche. L’energia del pubblico si è fusa con la musica di Scott, creando un’atmosfera magica e coinvolgente.

Durante lo spettacolo, Travis Scott ha eseguito brani tratti da “UTOPIA”, portando i fan in un viaggio attraverso i diversi aspetti della sua visione artistica. I suoi successi più iconici, come “SICKO MODE” e “Goosebumps”, hanno scatenato l’euforia tra il pubblico, che ha cantato a squarciagola ogni parola.

LA SORPRESA KANYE WEST

Ma il momento culminante della serata è stato quando Travis Scott ha introdotto Kanye West sul palco. I due rapper e produttori, entrambi noti per la loro creatività e le loro collaborazioni di successo, hanno dato vita a un’eccezionale performance congiunta. Il pubblico è esploso in un applauso fragoroso quando Kanye West ha fatto il suo ingresso, dimostrando ancora una volta la sua influenza e la sua capacità di stupire.

Travis Scott & Kanye West : L’abbraccio al Circo Massimo di Roma

Travis Scott & Kanye West : L’abbraccio al Circo Massimo di Roma

La presenza di Kanye West ha aggiunto un ulteriore livello di magia allo spettacolo, evidenziando l’importanza della collaborazione e dell’innovazione nell’industria musicale. I due artisti hanno eseguito alcune delle loro canzoni più celebri insieme, regalando ai fan un’esperienza unica e indimenticabile. Che ha regalato a Roma anche ben 6 scosse di terremoto come riportato da Fanpage.

L’ITALIA PIONIERA : ROMA CAPITALE DELLA MUSICA PER UNA NOTTE

La serata al Circo Massimo di Roma, con Travis Scott e Kanye West sul palco, è stata un momento da incorniciare nella storia della musica e dello spettacolo. L’energia, la creatività e l’entusiasmo dei due artisti hanno creato un’atmosfera di pura magia, dimostrando ancora una volta il potere unificante della musica e la capacità di trasportare il pubblico in mondi immaginari.

Mentre le luci si sono abbassate e l’ultima nota si è dissolta nell’aria, i fan hanno lasciato il Circo Massimo con il cuore colmo di emozioni e il ricordo indelebile di una serata indimenticabile. Travis Scott e Kanye West hanno dimostrato ancora una volta di essere veri pionieri dell’arte e della musica, ispirando generazioni presenti e future con la loro passione e la loro innovazione senza limiti.



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Trapelano le parole di Messina Denaro ai Pm: “sono un uomo d’onore”

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Proprio oggi, 8 Agosto, in concomitanza con il suo internamento presso l’ospedale dell’Aquila, ci arrivano le parole di Matteo Messina Denaro all’interrogatorio con i PM.

L’ex latitante si dice convinto che l’arresto sia stato causato dall’avanzamento della malattia, che o ha reso debole. Non lo avremmo mai preso, secondo il boss, se fosse stato in salute. Un massiccio dispiegamento di militari oggi pattuglia l’ospedale dove è ricoverato il boss, detenuto nel carcere dell’Aquila nel regime di 41-Bis.

All’arrivo delle frasi scioccanti dette dal superboss ai Pm siamo rimasti gelati, un uomo che non si pente, non si dichiara mafioso e ha vissuto fiero dei suoi massacri

“Non mi pentirò mai” “Non ho commesso stragi”

Questa frase è presente negli atti dell’interrogatorio di Matteo Messina Denaro dopo la cattura, dopo avere tra l’altro anche ammesso i legami con Provenzano.

Non si pentirà perchè ora sarebbe comunque troppo tardi, perchè l’immagine di Al Pacino attaccata sul muro di casa sua rappresenta quello che vede Matteo Messina Denaro ogni giorno allo specchio. Non possiamo semplicemente aspettarci altro, non possiamo sapere come il suo infinito potere decisionale su vita e morte lo abbia plagiato dall’interno.

Possiamo solo sperare che la sua malattia non lo faccia uscirà dal 41Bis, come richiesto dal suo avvocato difensore. Sul non aver commesso stragi si ci deve fermare poco, penso non andasse nemmeno a lui, malato com’è, di intrattenere giorni di discorsi con i Pm. Se li porterà nella tomba ormai, e alla tomba c’è veramente vicino.

“Non ho ucciso il piccolo Di Matteo” “Sono un uomo d’onore”

Anche su questo poco su cui soffermarsi, un reietto della società che prova a pulire un’immagine che trasuda sporcizia e corruzione. La sola idea che lui possa, attraverso deposizioni fittizie” influenzare la malavita organizzata fa venire i brividi. Il messaggio è per i colleghi: sono l’uomo da rispettare, mi hanno preso per stanchezza e rimarrò un santo della malavita. Perchè pentirsi, se il megaboss in primis non lo ha fatto? Perchè smettere con la malavita, se il megaboss ci è vissuto da “uomo d’onore”? Speriamo che le sue parole non facciano lo stesso effetto del suo abbigliamento e non siano “indossate” da aspiranti boss…

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