29 Marzo 2024

ROMA E DINTORNI

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CUCCHI RISARCIMENTO – L’importo si attesta sui 2 milioni di euro. Ai quali se ne devono aggiungere altri 750 mila in qualità di provvisionale. La richiesta è stata formulata dal legale in aula, al termine dell’arringa accusatoria. Destinatari gli 8 carabinieri imputati per la morte del geometra romano. A loro carico l’aver depistato in più occasioni le indagini sull’episodio, risalente al 22 ottobre del 2009.

CUCCHI RISARCIMENTO, LE PAROLE DELL’AVVOCATO

Siamo esseri umani – si è sfogato Anselmoma queste persone ci hanno trattato come carne da macello. Hanno fatto di tutto per nascondere delle responsabilità che sono gravi. Anche se esistono tante parti sane nell’Arma, come questo processo ha mostrato“. Accuse specifiche quelle dell’avvocato, con tanto di nomi e cognomi: “Questi depistaggi hanno un motore principale e un’anima nera, il generale Alessandro Casarsa“.

Ma il momento clou è l’ascolto dell’udienza di convalida del fermo: “Roba da brividi – spiega Anselmo – Stefano era un ragazzo in perfetta salute, andava in palestra e la sua magrezza era simile a quella di sua sorella. Riguardandolo in foto, nessuno direbbe che è un tossicodipendente“.

E in conclusione l’attacco violento a Casarsa: “Nel suo esame ha praticamente confessato. Si sente al di sopra di tutto e tutti e mostra quanto ami visceralmente la carriera. E’ lui ad aver operato il tutto. Ha provato a farci credere che nessuno sapeva nulla e che ne era messo al corrente dai giornali. Ha negato l’evidenza, la logica, fino alla fine, e ciò è quello che più mi ha stupito“.

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