Le parole di Draghi in conferenza
“Putin non vuole la pace e quindi, sebbene sia esagerato parlare di economia di guerra, bisogna essere reattivi e preparati”, sono state queste le parole pronunciate da Draghi in conferenza, facendo svanire lo scenario di una soluzione alla guerra a breve.
In merito al conflitto ha esclamato fortemente che “l’Italia è preparata ad accogliere”, con il terzo settore protagonista anche nella cooperazione con Varsavia e che la Protezione civile fungerà da commissario per l’emergenza. Per tenere duro sulle sanzioni, per dare la disponibilità a intensificarle e per dare accoglienza a chi scappa dalla guerra serve anche attenuare le conseguenze economiche della crisi.
Al primo posto vi è il problema energetico: il premier pensa possa funzionare un tetto ai prezzi oltre al sostegno a famiglie e imprese. Per il resto, bisogna proseguire su diversificazione e rinnovabili, per le quali servono semplificazioni europee e nazionali.
Inoltre, sembra scemare l’ipotesi di dazi, che chiamerebbero controdazi; dunque no al protezionismo ma anzi, si punta a rafforzare le relazioni commerciali con Canada, Usa, Argentina, soprattutto nel settore agroalimentare.
Ha concluso affermando che l’Italia non manderà soldati sul suolo ucraino.