Cronaca
Maticmind: un nuovo respiro per Pineta Sacchetti attraverso riqualificazione e rinverdimento!

La capitale d’Italia si avvia verso il futuro della sostenibilità con un’importante iniziativa volta a riqualificare gli spazi verdi e a ridurre le emissioni di CO2 attraverso la piantumazione di alberi. La Maticmind, riconosciuta come leader nel settore ICT in Italia, ha lanciato un programma triennale dedicato alla sostenibilità, orientato a sostenere le comunità locali, le persone e i territori. La prima fase di questo ambizioso progetto ha preso avvio proprio nella città di Roma.
Dettagli dell’iniziativa
In sinergia con i volontari dell’Associazione “Assemblea Aurelio – Volontari Decoro tredicesimo”, Maticmind ha deciso di investire nella valorizzazione delle aree verdi di Pineta Sacchetti. Questa iniziativa prevede un intervento di riqualificazione del Parco del Pineto, che include attività come censimenti e classificazione degli alberi esistenti, oltre alla piantumazione di nuove essenze vegetali almeno una volta all’anno.
Questo impegno non solo preserva un prezioso patrimonio naturale, ma riveste un ruolo fondamentale anche nella lotta contro il cambiamento climatico. Infatti, nuove foreste e boschi possono assorbire notevoli quantità di CO2; una superficie boschiva con almeno 30 alberi è in grado di ridurre quasi a zero una tonnellata di anidride carbonica.
Prospettive future
«Desideriamo offrire un contributo concreto alla comunità attraverso iniziative tangibili. Partiamo da Roma con la speranza che questo progetto rappresenti solo un primo passo. Nel 2025 pianifichiamo di ampliare ulteriormente la nostra partecipazione, portando nuova vita agli spazi verdi urbani», ha dichiarato Giorgio Pavarani, Direttore Compliance e Sostenibilità di Maticmind.
Nel contesto del Piano di Sviluppo della Corporate Sustainability, oltre alla collaborazione con l’Associazione “Assemblea Aurelio – Volontari Decoro tredicesimo”, Maticmind sta federando le forze con l’Associazione Culturale Garavagna, in provincia di Cuneo, per trasformare una vecchia scuola in una struttura ecosostenibile a beneficio della comunità.
La presenza di Maticmind a Roma
L’impatto di Maticmind a Roma sta crescendo costantemente, con investimenti notevoli e rilevante impatto. L’azienda ha chiuso il 2023 con un fatturato superiore ai 500 milioni di euro e ha una delle sue più importanti sedi nella capitale, situata a Fonte Laurentina. Qui lavorano 415 persone, circa un terzo della forza lavoro totale dell’azienda, comprendente un centro dedicato alla difesa contro possibili attacchi informatici. Solo nell’ultimo anno, Maticmind ha inserito oltre 80 nuovi dipendenti a Roma, contribuendo così a un complessivo aumento di 200 nuove assunzioni.
Cronaca
Prime dieci sospensioni effettuate

Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.
Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.
I DANNI
Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.
LA RIAPERTURA
In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.
Cronaca
Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda

Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.
LA SEQUENZA
La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.
SOTTO LA LENTE
Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.
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