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Cronaca

Cinquant’anni dalla morte: presentazione a Roma

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Cinquant’anni dalla morte: presentazione a Roma

# Oskar Schindler: Un Eroe Controverso e Complesso

Oskar Schindler è spesso ricordato come il “nazista che salvò gli ebrei”, un personaggio reso famoso dalla pellicola di Steven Spielberg, “Schindler’s List”. Tuttavia, la vita e le scelte di Schindler rivelano una personalità ben più articolata, come illustrano Francesca Cosi e Alessandra Repossi nella loro biografia, pubblicata da Terra Santa Edizioni. Questo importante lavoro, il primo del suo genere in Italia, verrà presentato il 10 ottobre a Roma, in occasione del cinquantesimo anniversario della morte di Schindler, nella suggestiva cornice della Casa delle Letterature.

La Vita di Schindler: Tra Eccessi e Contraddizioni

Nella biografia, Schindler emerge come una figura dalle molteplici sfaccettature, il cui cammino è costellato di ambivalenze. Era un amante del lusso e della dolce vita, noto per le sue frequenti violazioni delle norme civili, tra cui arresti per ubriachezza. Originario di una regione con forte influenza tedesca, attualmente parte della Repubblica Ceca, Schindler crebbe in un contesto di forti tensioni politiche. La sua adesione al partito nazista non fu tanto una scelta ideologica quanto una mossa strategica per il proprio vantaggio personale. La sua fabbrica di pentole smaltate a Cracovia gli procurò significativi guadagni, grazie all’impiego di lavoratori ebrei a basso costo. Tuttavia, la sua posizione gli consentì di mettere in atto operazioni per salvare centinaia di ebrei dalla persecuzione nazista.

La Decadenza Postbellica di Schindler

Con la conclusione della Seconda Guerra Mondiale, la fortuna di Schindler subì un drastico crollo. L’arrivo delle truppe sovietiche comportò la perdita di tutti i suoi beni e lo costrinse a vivere in condizioni precarie, sovente dipendendo dagli stessi ebrei che aveva salvato, i quali cercarono di offrirgli supporto. Nonostante avesse cercato di ricostruire la sua vita in Argentina insieme alla moglie e alla sua amante, alla fine tornò in Germania in cerca di nuove opportunità. Purtroppo, le sue avventure imprenditoriali, spesso al di fuori dei confini della legalità, lo portarono a un pesante indebitamento. Tuttavia, la sua audacia e il suo spirito intraprendente, che si erano manifestati nel corso della guerra, divennero simbolo della sua determinazione a salvare vite, un’eredità complessa che pone domande sulla dualità del comportamento umano tra il bene e il male.

Riflessioni Dinanzi a una Figuras Iconica

La biografia delle autrici Cosi e Repossi non si limita a delineare la vita di Schindler, ma invita anche a una riflessione più ampia riguardo al comportamento umano nei momenti di crisi. Attraverso la sua figura controversa, i lettori sono incoraggiati a esplorare le sfide morali e le scelte difficili che definiscono la nostra umanità. Schindler non è solo un simbolo di salvezza, ma anche di complessità, un uomo che, cercando il suo tornaconto, ha anche dedicato parte della sua vita alla salvezza di altri in un’epoca di orrore.

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“Tu sei un uomo”: medico accusato di frasi offensive durante una visita specialistica

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“Tu sei un uomo”: medico accusato di frasi offensive durante una visita specialistica

MedicoInsultaPaziente In un tranquillo studio medico a Roma, un anziano dottore si è rifiutato di riconoscere l’identità di una donna transgender, scatenando un caso che sta facendo discutere tutti!

L’incontro che ha scioccato

Durante una visita medica in uno studio privato nel quartiere di La Storta, a nord di Roma, una donna di 45 anni si è trovata di fronte a un medico di circa settant’anni che ha assunto un atteggiamento ostile fin dal primo momento. La paziente, accompagnata dal marito per una visita specialistica, ha descritto l’episodio come un vero e proprio attacco verbale, con il dottore che ignorava il nome e il genere indicati nei suoi documenti ufficiali.

Le parole che hanno ferito

Il medico non si è limitato a un rifiuto formale: ha pronunciato commenti apertamente transfobici, affermando frasi come “Tu sei un uomo e ti devi vergognare per come ti presenti” e “Non ho intenzione di farmi prendere in giro da queste finzioni biologiche”. Secondo la ricostruzione, l’uomo ha respinto l’idea di adattare la sua pratica medica a “queste ideologie”, lasciando la donna senza il certificato medico di cui aveva bisogno e in preda a un profondo sconforto.

La battaglia legale in corso

La donna ha deciso di non rimanere in silenzio e, assistita dall’avvocato Fabrizio Consiglio, ha sporto denuncia alla Procura della Repubblica di Roma. Il caso è ora al vaglio dei magistrati, con accuse che includono istigazione all’odio per motivi di identità di genere, violenza privata, diffamazione aggravata e possibili molestie. Le indagini stanno verificando se il comportamento del medico abbia violato i doveri legati alla sua professione convenzionata.

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La fuga scalza di un detenuto dall’ospedale Santo Spirito e il colpo che l’ha tradito

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La fuga scalza di un detenuto dall’ospedale Santo Spirito e il colpo che l’ha tradito

HaiMaiVistoUnaFugaScalzaCosìAudace? Scopri come un detenuto ha ingannato le guardie e ha quasi fatto perdere le sue tracce!

L’Evasione Incredibile

Gianluca Calò, un 46enne di Mesagne in Puglia, recluso a Regina Coeli per rapina, ha colto al volo un attimo di distrazione delle guardie penitenziarie mentre attendeva una visita specialistica all’ospedale Santo Spirito. Proprio venerdì pomeriggio, è scappato scalzo, sparendo nel nulla e lasciando tutti senza parole. Ma la sua avventura non è finita lì, portando a una caccia mozzafiato che ha tenuto tutti con il fiato sospeso.

Le Ricerche e la Cattura Drammatica

Le forze dell’ordine hanno diffuso immagini delle telecamere di sicurezza dell’ospedale, che mostrano Calò correre a piedi nudi inseguito inutilmente dagli agenti. Grazie a quelle prove decisive, la polizia è riuscita a stringere il cerchio intorno a lui. Ieri mattina, al Tuscolano, il fuggitivo ha tentato un altro colpo in un esercizio commerciale, rubando un PC e soldi contanti. Il titolare ha riconosciuto il ladro dalle telecamere e ha lanciato l’allarme, permettendo agli agenti delle Volanti di intercettarlo in pochissimo tempo mentre scappava con la refurtiva. Ora, Calò è tornato dietro le sbarre e dovrà affrontare accuse aggiuntive di furto ed evasione, con gli investigatori che sospettano l’aiuto di un complice esterno durante la sua breve latitanza.

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