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Diciassettenne accoltellato a Roma: la mamma chiede giustizia, al suo posto poteva esserci chiunque

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Diciassettenne accoltellato a Roma: la mamma chiede giustizia, al suo posto poteva esserci chiunque

Un ragazzo di 17 anni è stato accoltellato a Roma in piazza Testaccio. La madre del giovane ha chiesto giustizia per suo figlio e ha commentato l’accaduto, definendolo “una lite nata tra i banchi di scuola”. Nonostante il ragazzo sia stato ferito al collo, si è fortunatamente ripreso e ora riesce a parlare. La donna ha espresso il desiderio di fare luce sull’aggressione, sottolineando che potrebbe essere accaduto a chiunque. Gli amici del ragazzo hanno confermato la tesi della lite tra banchi di scuola come origine dell’evento.

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Trasferito in carcere per lo stupro su una ventenne, evade e violenta un’altra ragazza

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Trasferito in carcere per lo stupro su una ventenne, evade e violenta un’altra ragazza

Un 36enne è stato trasferito in carcere per lo stupro di una ragazza immagine in una discoteca del Tiburtino. Dopo essere evaso dai domiciliari, ha violentato un’altra ragazza in un locale dell’Eur. Le autorità stanno cercando di capire se il sospettato abbia narcotizzato le vittime con la droga dello stupro. Gli agenti del commissariato di Primavalle hanno arrestato l’uomo nuovamente e lo hanno portato in carcere. La prima violenza, avvenuta a ottobre 2024, coinvolgeva una ragazza ingaggiata come ragazza immagine.

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Agguato eclatante di Calderon e Molisso a Torvaianica, ma non metodo mafioso

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Agguato eclatante di Calderon e Molisso a Torvaianica, ma non metodo mafioso

I giudici della Corte d’Assise di Frosinone hanno condannato all’ergastolo Raul Esteban Calderon e Giuseppe Molisso per l’agguato in cui è morto Selavdi Shehaj. Sebbene sia chiaro che sono stati i due a ucciderlo, non è stata provata la componente mafiosa dell’omicidio. Le motivazioni della sentenza evidenziano che Shehaj era coinvolto in attività di spaccio ma non era legato a una consorteria criminale di grande importanza. Il modus operandi dei due è stato definito “eclatante” ma non riconducibile al metodo mafioso.

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