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Fiumicino viene riconosciuto come il miglior aeroporto d’Europa per l’ottavo anno consecutivo.

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Fiumicino viene riconosciuto come il miglior aeroporto d’Europa per l’ottavo anno consecutivo.

L’Aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino è stato premiato come miglior aeroporto d’Europa per l’ottavo anno consecutivo nella categoria degli hub con oltre 40 milioni di passeggeri. Questo riconoscimento è stato conferito dal sondaggio “Airport Service Quality” (ASQ), condotto dall’Airports Council International (ACI) World in collaborazione con Amadeus. Oltre 700mila passeggeri hanno partecipato al sondaggio, che ha valutato più di 360 aeroporti nel mondo.

Riconoscimenti e Risultati

Fiumicino ha riportato un punteggio record di 4.61 su una scala da 1 a 5, piazzandosi primo tra i 119 aeroporti europei partecipanti e risultando l’unico, insieme a Singapore, a vincere tutte le categorie premiate. In aggiunta al premio “Best Airport”, Roma Fiumicino ha trionfato in altre categorie: Airport with the Most Dedicated Staff in Europe, Easiest Airport Journey in Europe, Most Enjoyable Airport in Europe e Cleanest Airport in Europe. Anche l’aeroporto “Giovan Battista Pastine” di Ciampino ha ricevuto il riconoscimento come “Best Airport in Europe” per la categoria da 2 a 5 milioni di passeggeri.

Commenti dei Dirigenti

Marco Troncone, amministratore delegato di Aeroporti di Roma, ha affermato: “Anche quest’anno gli aeroporti di Fiumicino e Ciampino vengono premiati insieme a livello internazionale per la qualità e i servizi offerti ai passeggeri…”. Ha inoltre sottolineato l’importanza di sviluppare le infrastrutture dell’aeroporto di Fiumicino in modo sostenibile, supportato da investimenti autofinanziati necessari per competere con altri grandi hub.

Celebrazione del Premio

Per celebrare il nuovo riconoscimento, Aeroporti di Roma ha lanciato una campagna di comunicazione con protagonista la mascotte “Adryx”, “un ambasciatore interstellare, esperto di qualità ed innovazione, che sbarca sulla Terra per scoprire il segreto dell’eccellenza”.

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Emanuela, secondo Pietro Orlandi, è ancora oggetto di affermazioni riguardanti l’assenza di verità nascoste sulla sua scomparsa

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Emanuela, secondo Pietro Orlandi, è ancora oggetto di affermazioni riguardanti l’assenza di verità nascoste sulla sua scomparsa

Aggiornamenti sul caso Emanuela Orlandi

Pietro Orlandi, fratello di Emanuela Orlandi, scomparsa nel maggio 1983, ha risposto a commenti infelici ricevuti sui social riguardo alla sua lunga ricerca della sorella. "Pensavo che non avrei mai più sentito certe frasi idiote. E invece", ha dichiarato Pietro, riferendosi all’impegno che ha profuso in oltre 40 anni di indagini. Egli ha condiviso un ricordo di un cardinale che in passato gli disse: "Ancora con questa storia di tua sorella? Adesso basta".

In una recente comunicazione, Pietro ha aggiunto: "Ad una certa anche basta, non ci sono verità nascoste, Emanuela è scomparsa come scompaiono centinaia di ragazzi ogni anno purtroppo", esprimendo il suo disappunto per le opinioni superficiali espresse da alcuni utenti.

Situazione legale e testimonianze

Attualmente sono in corso tre inchieste riguardo alla scomparsa di Emanuela Orlandi: una in commissione bicamerale, una in Procura a Roma e l’ultima in Vaticano. Tuttavia, molte figure chiave che avrebbero potuto contribuire alla risoluzione del caso sono decedute, tra cui Sabrina Minardi, che aveva rivitalizzato l’interesse per il caso nel 2006 con rivelazioni fatte a Chi l’ha visto?.

Rivelazioni e dichiarazioni controverse

Sabrina Minardi, recentemente scomparsa, aveva portato alla luce il possibile coinvolgimento della Banda della Magliana e di Enrico De Pedis, noto boss criminale. Dopo l’emergere di questa pista, era emerso che i resti di De Pedis si trovavano sotterrati nei sotterranei di Sant’Apollinare. Don Vergari, che all’epoca era rettore della basilica, ha recentemente commentato la questione e non ha escluso il coinvolgimento di De Pedis: "Un coinvolgimento di De Pedis potrebbe essere vero", ha dichiarato. Al tempo stesso, ha avvisato le studentesse di non avvicinarsi a lui, segnalando preoccupazioni sul suo comportamento.

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Progetti in gara per lo Stadio Flaminio: la Lazio accelera, ma il ricorso è pronto da parte della Roma Nuoto

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Progetti in gara per lo Stadio Flaminio: la Lazio accelera, ma il ricorso è pronto da parte della Roma Nuoto

La Lazio ha presentato un piano per la riqualificazione dello stadio Flaminio, con il suo presidente Claudio Lotito che ha illustrato il progetto al Comune di Roma. Parallelamente, il consorzio Roma Nuoto denuncia un improvviso blocco delle procedure e minaccia un ricorso al TAR.

La denuncia della Roma Nuoto

La Roma Nuoto ha segnalato un “sospetto stop” da parte del Comune, nonostante la procedura per il loro progetto di restauro sia quasi conclusa. Hanno già presentato un esposto all’Anticorruzione e avvisato che “essendo decorso ogni termine di legge relativamente alla conclusione del procedimento mediante dichiarazione di pubblico interesse, in mancanza della stessa, la sottoscritta si riserva di tutelare i propri diritti ed interessi”.

Positione dell’amministrazione comunale

L’assessore allo Sport, Alessandro Onorato, aveva chiarito che il ritardo è dovuto alla necessità di completare la valutazione del piano economico-finanziario della Roma Nuoto. Onorato ha sottolineato che “la procedura non è chiusa” e che è in corso una verifica sulla sostenibilità del piano di riqualificazione.

I progetti a confronto

La valutazione dei progetti della Lazio e della Roma Nuoto procederà in parallelo, con la decisione finale in mano alla politica. Secondo Onorato, “l’amministrazione si dovrà assumere la responsabilità di giudicare i due progetti e ci sarà una discussione pubblica nel merito”. La proposta della Roma Nuoto include la trasformazione del Flaminio in uno stadio da 7mila posti, accompagnato da diverse strutture sportive e commerciali.

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