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Cronaca

«Richiesta di segnalazione per strutture abusive»

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«Richiesta di segnalazione per strutture abusive»

L’assessore capitolino Alessandro Onorato ha avviato una nuova fase della lotta contro le keybox abusive utilizzate dai B&B, coinvolgendo gli amministratori di condominio. Attraverso una lettera inviata ai gestori di immobili privati, l’assessore ha sottolineato la necessità di rimuovere le cassette posizionate in «aree private che affacciano su spazi pubblici e che sono tutelate dai medesimi vincoli».

L’inconveniente

Le keybox, nonostante semplifichino l’accoglienza degli ospiti tramite un codice d’apertura, compromettono la verifica dei dati identificativi dei soggiornanti, contravvenendo all’obbligo stabilito dall’articolo 109 del Tulps. Inoltre, la loro presenza indiscriminata danneggia l’estetica del Centro storico. Nella precedente “fase 1”, sono state rimosse keybox in aree pubbliche grazie alla collaborazione con vigili urbani e Ama. Onorato ha recentemente incontrato le associazioni di amministratori di condominio per chiedere «una collaborazione concreta per garantire la tutela del patrimonio storico, culturale ed architettonico di Roma e, al tempo stesso, per aggiungere qualità e valore all’accoglienza turistica».

Il via libera

Le keybox sono ritenute incompatibili con il regolamento di Polizia urbana, che vieta l’apposizione di lucchetti e oggetti su beni pubblici. L’amministrazione di Roma partirà dunque con le rimozioni per evitare problematiche legali; precedentemente, infatti, la procura di Roma aveva bloccato le operazioni per garantire accertamenti sui check-in. I proprietari che non si adegueranno potrebbero affrontare sanzioni elevate, che includono una multa di 400 euro oltre ai costi per la rimozione. Oggi, Onorato incontrerà la vicesindaca di Barcellona, Laia Bonet Rull, per un sopralluogo durante il quale saranno rimosse keybox abusive.

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Cronaca

Derby Lazio-Roma, sale l’attesa. Provocazioni a Ponte Milvio: “Venite a scopare?”

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Derby Lazio-Roma, sale l’attesa. Provocazioni a Ponte Milvio: “Venite a scopare?”

Nel clima teso del derby Lazio-Roma, tifosi si radunano all’Olimpico. Ultras laziali provocano con striscioni razzisti, mentre gruppi gemellati da Bulgaria, Croazia e Grecia aumentano la tensione. Fischio d’inizio alle 20.45. #DerbyLazioRoma #Tensione #Tifosi


Mentre nel corso della mattina le rappresentanze delle due tifoserie sono entrate nelle due curve per allestire le rispettive coreografie, nell’area dello stadio Olimpico iniziano a radunarsi i tifosi in vista del fischio di inizio del derby, previsto per le 20.45.

Derby Lazio Roma, in arrivo gruppi gemellati: nuovo allarme scontri

A ponte Milvio gli ultrà laziali hanno esibito uno striscione all’indirizzo dei romanisti. Prima espongono "Curva Sud made in Bangladesh" [questa frase tra virgolette è un esempio di razzismo da stadio, purtroppo comune durante i derby], poi seduti sulle sdraio all’altezza del ponte, con i volti coperti dai fazzoletti biancocelesti, hanno inviato i romanisti a ingaggiare lo scontro: "Per favore, venite voi a caricare?" [questa frase tra virgolette è una provocazione diretta che aumenta la tensione].

Il servizio d’ordine predisposto dal questore Roberto Massucci ha sigillato tutta l’area del foro Italico, predisponendo due aree distinte per l’accesso alle tribune. Ai laziali è stata dedicata tutta la zona nord intorno a Ponte Milvio, i romanisti accederanno alla curva e ai distinti Sud, da piazza Mancini, dai chioschi di fronte all’Obelisco e dal ponte della Musica.

A dare man forte agli ultrà della curva Nord ci sono circa cento tifosi bulgari del Levski Sofia. Accanto ai romanisti gli amici croati "Bad blue boys" della Dinamo Zagabria e i greci "Gate 13" del Panathinaikos.

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Festa della polizia, mille bambini scoprono la radio della sala operativa mobile

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Festa della polizia, mille bambini scoprono la radio della sala operativa mobile

Sabato scorso, oltre mille persone hanno invaso lo stand del Servizio di controllo del territorio in piazza del Popolo per il 173esimo anniversario della polizia di Stato. È stato un vero e proprio spettacolo, quasi come una fiera del “Grande Fratello” versione poliziesca, con famiglie in fila per vedere come funzionano le operazioni di soccorso. #Polizia #GrandeFratello #Roma

L’invasione della curiosità

Bambini e genitori hanno formato una coda impressionante fuori dalla Sala operativa mobile della questura di Roma, tutti desiderosi di spiare “da vicino come viene gestita ogni singola chiamata di soccorso” (sì, proprio come una serie TV, ma senza la pausa pubblicitaria).

La tecnologia tra le mani dei più piccoli

L’agente Rita Sivo, con un sorriso che farebbe invidia a una star di Hollywood, ha mostrato ai bambini una vera e propria centrale operativa. Monitor che tracciano le volanti, la posizione delle celle telefoniche e persino la geolocalizzazione dei cellulari tramite l’Id. Ecco il commento della nostra “protagonista”: “Sorride l’agente Rita Sivo mentre, insieme con i colleghi, mostra ai bambini i monitor”. Insomma, un po’ come giocare a nascondino con la tecnologia, ma con meno divertimento e più serietà.

Selfie e gadget futuristici

La giornata si è trasformata in una vera e propria fiera tecnologica, con selfie e foto ricordo che fioccavano come neve a dicembre. Agli agenti, sempre pronti a stupire, “mostrano al pubblico i droni” e altri gadget futuristici come le bodycam e i gilet tattici, in fase di sperimentazione. Presto, questi strumenti entreranno a far parte della dotazione standard dei poliziotti in tutta Italia, trasformandoli in veri e propri agenti del futuro.

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