Cronaca
A casa di Carlo Massarini: vive in una torre musicale con sedicimila dischi, un vero paradiso per nerd del vinile

Scopri la torre millenaria di Carlo Massarini, il re del vinile con oltre 16mila dischi, dove vive con la sua famiglia e i suoi cani musicali. Un mix di passato e futuro che fa discutere. #Vinile #Musica #StileDiVita #RomaNord
Pietra su pietra, vinile su vinile, Carlo Massarini, l’uomo multimediale per eccellenza, ha scelto di vivere in una torre antica nella campagna romana, dove ogni muro sembra pulsare al ritmo di una sinfonia eterna. Le spesse mura sono lasciate grezzi, un omaggio al passato, mentre le pareti sono tappezzate da oltre 16mila dischi, una collezione che farebbe invidia a qualsiasi DJ di oggi. Massarini, noto per il suo storico programma "Mister Fantasy" dove ha introdotto per primo i videoclip in tv, ha però una confessione che fa sorridere: «Guardo tutte queste copertine sapendo che la maggior parte di quei brani non li ascolterò mai». Ecco un’ironia che solo un collezionista di vecchia scuola può comprendere.
La Famiglia e i Dischi
La sua famiglia si riunisce nel soggiorno con vista sul giardino, ognuno con un disco in mano che li rappresenta. Sembra una scena uscita da un film, ma è solo una foto di Adriano Scognamillo. Massarini, vestito di nero dopo anni di bianco esclusivo, mostra una maglietta colorata di Keith Haring sotto la maglia. Nella foto, lui stringe "Mr. Fantasy" dei Traffic, mentre la moglie Roberta tiene "Sticky Fingers" dei Rolling Stones. I figli scelgono i loro dischi: Daniele "C’è chi dice no" di Vasco Rossi, Marco "Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band" dei Beatles, Andrea "The Dark Side of the Moon" dei Pink Floyd e Alessandro "In the Court of the Crimson King". Una famiglia unita dalla musica, ma divisa dai gusti.
La Collezione di Massarini
Massarini confessa il suo amore per i vinili: «Sono nato con i vinili, li amo anche come oggetti, a differenza dei miei figli che la musica fisica non sanno cosa sia e non li ho mai visti prendere un Cd». La sua discoteca è organizzata con precisione quasi maniacale: per generi e poi in ordine alfabetico, dal rock al world music, tutto archiviato anche in hard disk da 6 tera. Il suo primo 45 giri? "Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte", con un litro ancora presente nel frigo tra frutta, verdura e succo d’aloe. E il primo LP? "Beatles for Sale", comprato in terza media. Un uomo con una storia che si intreccia con la musica.
La Torre e l’Uomo
Nel cuore della torre, Massarini si posa su una poltrona di Marcel Breuer come su un trono, circondato da colonne di vinili che arrivano fino al soffitto. «Vivo qui da trent’anni, è un luogo che funziona bene sia con la musica che nel silenzio». La sua scelta di colonna sonora per la torre è "In Your Eyes" di Peter Gabriel, una fusione di moderno, ancestrale e tribale, proprio come il suo arredamento, con maschere senegalesi e lance africane. La casa è un mix di oriente e occidente, con la statua di Ganesh sul tavolo e il verde del giardino che invade l’interno. Anche i cani di casa, Samba e Rap, sembrano avere un’anima musicale, essendo Weimaraner.
Una torre d’avorio che per Massarini è un rifugio connesso al mondo, dove la solitudine è scelta e non imposizione. La moglie Roberta preferirebbe la città, ma lui è un freelance, giornalista, scrittore, fotografo, autore tv e radiofonico, nonché amico immaginario di Vincenzo Malinconico nella serie di Rai1. «La casa è il mio ufficio, un luogo protetto». Passa le giornate tra web, architettura, archeologia, affascinato dalle antiche civiltà. La torre, con la sua storia millenaria, è avvolta nel mistero, proprio come piace a Massarini, che ama l’esoterismo. «Questa casa ha una sua anima e su quell’anima abbiamo poggiato le nostre vite». Un’esistenza che si fa notizia, virale per la sua eccentricità e profondità.
Cronaca
Allerta meteo: a Roma e nel Lazio torna il cazzo di maltempo

"Roma sotto assedio del maltempo: pioggia e vento causano caos! La Protezione civile lancia l’allarme per il 13 e 14 aprile. Sarà un lungo weekend bagnato fino a Pasqua. #Roma #Maltempo #AllertaMeteo"
“Precipitazioni da sparse a diffuse”. “Rovesci o temporali”. A Roma e nel Lazio torna il maltempo. A certificarlo il bollettino di allerta meteo diramato dal dipartimento della Protezione civile della Regione Lazio per il 13 e 14 aprile. [Le frasi tra virgolette sono citazioni ufficiali]
Il dipartimento mette in guardia rispetto alla pioggia e il vento la cui intensità, “tenuto conto della conformazione dei suoli e dei livelli dei corsi d’acqua”, ha determinato lo stato di allerta per criticità idrogeologica e idraulica. [Ancora una citazione ufficiale che sottolinea la gravità della situazione]
Drastico cambiamento dovuto all’arrivo di un’intensa perturbazione che presto si abbatterà su tutta l’Italia e che colpirà in particolare le regioni del nord.
Il maltempo dovrebbe durare alcuni giorni, probabilmente fino a Pasqua. Con le temperature che potrebbero calare anche di 10 gradi.
Si tratta della prima perturbazione di una lunga serie che ci accompagnerà nell’arco di tutta la settimana. Poi le temperature dovrebbero aumentare gradualmente e riavvicinarsi ai 20 gradi.
Cronaca
Le strade delle donne, da Aurelia Sordi a Leda Colombini: un viaggio tra le prostitute italiane

La Giunta Capitolina ha deciso di intitolare vie e aree verdi a donne illustri, ma l’assessore alla Cultura, Massimiliano Smeriglio, ha lanciato una provocazione alle femministe: “Proponetele voi”. La prima targa sarà per Marisa Rodano il 23 aprile. #Roma #Femminismo #Politica
Le intitolazioni di vie e aree verdi dedicate a molte figure femminili stanno diventando una realtà a Roma. In un gesto che potrebbe sembrare una concessione di potere o semplicemente un tentativo di calmare le acque, l’assessore alla Cultura Massimiliano Smeriglio ha lanciato un appello piuttosto diretto alle femministe: “Proponetele voi”. Questo invito, che potrebbe essere visto come una sfida o un modo per delegare la responsabilità, ha suscitato diverse reazioni.
La prima intitolazione
La prima targa che sarà scoperta, il 23 aprile, ricorda la partigiana Marisa Rodano, una figura storica di grande rilievo. Questo “omaggio” alle donne potrebbe essere visto come un primo passo verso una maggiore rappresentazione femminile nella toponomastica della città, anche se la frase tra virgolette “Proponetele voi” lascia intendere che l’iniziativa potrebbe essere più un gesto simbolico che una vera e propria rivoluzione culturale.
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