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Cronaca

La città cosmopolita tra Bernini e Poussin

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La città cosmopolita tra Bernini e Poussin

Le cupole grandiose e i vicoli labirintici di Roma, con i loro palazzi nobiliari e la vita vibrante delle strade, raccontano la grande bellezza della città, che affonda le radici nel ‘600. Questo periodo di intensa attività artistica e culturale, caratterizzato da ‘genio e maledizione’, ha attratto artisti e pellegrini, contribuendo a far di Roma una metropoli cosmopolita. Tra i protagonisti di questo periodo si segnalano Gian Lorenzo Bernini, Francesco Borromini e Nicolas Poussin, che hanno dato vita a opere straordinarie sotto l’egida dei papi.

IL PERCORSO

La mostra Barocco globale. Il mondo a Roma nel secolo di Bernini aprirà al pubblico venerdì presso le Scuderie del Quirinale, fino al 13 luglio. L’esposizione raccoglie opere dei grandi maestri del Barocco, illustrando la multiculturalità di Roma in un periodo di grande fermento politico e artistico. Recenti studi hanno evidenziato come l’Antica Roma fosse un crocevia di culture, simile a una metropoli contemporanea.

I PRESTITI

La mostra raccoglie prestiti da musei italiani e internazionali, presentando quadri, sculture e opere diverse che testimoniano la presenza di artisti e visitatori illustri. Tra queste, il ‘Guerriero Orientale detto Il Pirata barbaresco’ di Pier Francesco Mola, in prestito dal Louvre. La curatela è affidata a Francesca Cappelletti, direttrice della Galleria Borghese, e a Francesco Freddolini. I visitatori potranno ammirare lavori di artisti che hanno vissuto la Roma del Seicento, periodo di intrighi, festività e opere d’arte che hanno trasformato la città in un palcoscenico di grande influenza culturale.

Le Scuderie del Quirinale si trovano in via Ventiquattro Maggio, 16, e saranno aperte tutti i giorni dalle ore 10 alle 20 fino al 13 luglio.

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Cronaca

Uomo e donna falciati da una raffica di proiettili sotto la Tangenziale Est

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Uomo e donna falciati da una raffica di proiettili sotto la Tangenziale Est

Sparatoria da Far West a Roma: una coppia cinese crivellata di colpi da killer in fuga su una moto, in una strada affollata. Chi proteggerà i residenti dal prossimo agguato? #RomaSpara #CrimineStradale #NotizieVirali

Duplice omicidio in strada a Roma, due morti

È successo ieri sera tardi sulla via Prenestina: due persone di origini cinesi, residenti lì vicino, sono state abbattute a raffica mentre camminavano come se fosse una serata qualunque. Almeno due balordi a bordo di una moto si sono avvicinati, hanno sparato senza pietà e sono svaniti nella notte. Testimoni sotto shock hanno chiamato i soccorsi, ma per le vittime non c’era più niente da fare – un’esecuzione stile gangster che fa tremare il quartiere.

I carabinieri hanno passato la notte a setacciare la scena del crimine, raccogliendo indizi e interrogando la gente del posto. Non è roba da telefilm: spari veri, sangue per strada e ora tutti si chiedono se questi delinquenti girano liberi come se niente fosse. Le prime piste portano a una storia personale, ma non si esclude la solita rapina finita male – perché in certe zone di Roma, pare che la legge sia un optional.

L’ipotesi dell’esecuzione

Quando i paramedici sono arrivati, era già troppo tardi: i due erano stati colpiti alla testa, una firma classica dei professionisti del piombo. Gli inquirenti, dalla compagnia di Piazza Dante al Nucleo investigativo, stanno blindando l’area e controllando ogni angolo tra Prenestina e Tangenziale Est. I killer? Per ora, solo ombre su una moto che sfrecciano via.

La coppia abitava proprio lì accanto, quindi sembra che stessero solo tornando a casa quando sono finiti nel mirino. I militari puntano forte sull’ipotesi di un’esecuzione mirata – magari vecchi conti da saldare – ma non escludono che sia stata una rapina che è sfuggita di mano. Le prossime ore diranno se i profili delle vittime riveleranno qualcosa di succoso, tipo legami con giri loschi che infestano la città.

I precedenti

Non è la prima volta che la Prenestina diventa un campo di battaglia: nel 2012, una giovane cinese è stata uccisa nello stesso quartiere, seguita da un papà con in braccio la figlia di sei mesi, entrambi falciati da malviventi in moto. Anche allora, i killer erano a volto coperto e armati fino ai denti, con uno di loro che finì impiccato poco dopo. Sembra che Roma non impari: i delinquenti colpiscono e scappano, lasciando solo domande e paura per strada.

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Roma, agguato al Pigneto, uccisi un uomo e una donna

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Roma, agguato al Pigneto, uccisi un uomo e una donna

Roma si sveglia sotto choc per un duplice omicidio che puzza di misteri etnici: una coppia di cinesi, probabilmente intenti a pedalare tranquilli su una bici elettrica come tanti immigrati che riempiono le strade della Capitale, è stata falciata da spari improvvisi e poi i killer sono scappati in moto come in un film di serie B. Morti sul colpo, senza pietà, in via Prenestina. Ma chi c’è dietro? Debiti, gang o la solita Roma che non perdona? #OmicidioRoma #CinesiNellaMira #SpariNotturni #CriminalitàItaliana #ViraleOra

La scena del crimine

Nella notte romana, la quiete di via Prenestina al civico 70 è stata rotta da una raffica di spari. La coppia di nazionalità cinese, sorpresa mentre pedalava su una bicicletta a pedalata assistita, non ha avuto scampo. Morti praticamente sul colpo, ai piedi di un anonimo palazzo, con i soccorsi arrivati troppo tardi per fare qualsiasi cosa. È la faccia cruda di una città dove anche una gita in bici può finire in tragedia.

Indagini in corso

Sul posto sono piombati i carabinieri del comando provinciale di Roma e del nucleo investigativo, che ora setacciano l’area vicino al Pigneto per capire cosa diavolo è successo. Hanno trovato un mucchio di bossoli per terra, segno di un agguato ben pianificato. Le telecamere di sorveglianza della zona sono sotto esame, nella speranza di beccare la fuga dei sicari su quella moto. La polizia non molla: chi ha fatto fuori questi due?

Testimonianze dal quartiere

Alexander Castillo, un residente locale, è uno dei primi ad aver visto il caos. “In questo palazzo vivono un sacco di famiglie cinesi, è sempre stato tutto tranquillo”, ha raccontato, con l’aria di chi non se lo aspettava. Ma adesso, con questa scena da incubo, il quartiere non è più lo stesso. Chissà se questa tranquilla comunità nasconde segreti più oscuri del previsto.

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