Cronaca
Lauretti: veicoli, orologi di lusso, imbarcazioni e 400mila euro. Il sequestro in seguito alle dichiarazioni del collaboratore di giustizia.

Johnny ‘Cavallo Pazzo’ Lauretti ha tradito i suoi compari e ora i boss della droga di Latina stanno sudando come porci al macello! Le sue rivelazioni da pentito hanno fatto piovere sequestri su un pezzo grosso del clan Del Vecchio-Lauretti: auto, barche, moto d’acqua, camion, orologi da sbruffoni e mazzette di contanti per 400.000 euro. #BossPentito #NarcosInFuga #LatinaSottoAssedio #DrogaItalia #PentitoCheCanta
Il Traditore che Fa Tremare i Clan
Johnny Lauretti, noto come “Cavallo Pazzo”, ha deciso di collaborare con la giustizia, e i signori della droga nella provincia di Latina non dormono più sonni tranquilli. Le sue confessioni hanno permesso agli investigatori di mettere le mani su nascondigli e complici, esponendo una rete di criminali che credevano di essere intoccabili.
Il Bottino dei Brutti e Cattivi
Tra i beni sequestrati dal nucleo investigativo dei carabinieri di Latina a un esponente storico del clan Del Vecchio-Lauretti, c’è di tutto: un’auto, una barca, una moto d’acqua, un camion, orologi di lusso e gioielli che farebbero invidia a un rapper fallito. Il valore totale? Circa 400.000 euro, spariti dalle tasche dei narcos in un colpo solo.L’Ascesa e la Caduta della Mala Locale
Dopo l’era della famiglia Di Silvio, che dominava da Latina a Fondi, passando per Terracina, Nettuno e Roma, è toccato ai gemelli Massimiliano e Gianluca Del Vecchio scalare la vetta con Lauretti al fianco. Ma l’Antimafia ha sferrato un colpo durissimo nel novembre 2024, sgominando il clan con operazioni congiunte di polizia e carabinieri.
Le Intercettazioni Sporche e le Guerre da Strada
Le intercettazioni hanno rivelato la crudeltà di questi tizi: Massimiliano Del Vecchio, ancora latitante, minacciava i suoi: “Ti faccio a pezzi se non fai quello che dico”. Il clan aveva armi da guerra e chili di tritolo per far saltare auto dei rivali Ferri-Pannone, in una guerra per il controllo delle piazze di spaccio. E per Lauretti? La sua villa è andata a fuoco appena un mese dopo aver iniziato a parlare. Che sorpresa, eh?
Cronaca
Il cardinale vicario di Roma Baldo Reina: “La diocesi accoglie con gioia il suo nuovo pastore”

Svelati i segreti affettuosi del cardinale vicario per il nuovo papa: un messaggio che potrebbe cambiare il volto della Chiesa! #VaticanoMisteri #PapaLeoneXIV
L’amore della diocesi per il nuovo pontefice
Il cardinale vicario Baldo Reina ha condiviso toccanti riflessioni sul settimanale della diocesi di Roma, esprimendo l’affetto e l’augurio di tutta la comunità per il nuovo vescovo, papa Leone XIV. In un’epoca piena di sfide e sorprese divine, la diocesi già lo ama profondamente, sapendo che è stato scelto da Dio per guidare la Chiesa come un “dolce Cristo in terra”. Come pastore, il papa è visto come colui che illuminerà il cammino della Chiesa di Roma e di tutto il mondo cristiano, navigando tra le strade polverose e imprevedibili dei nostri tempi.Parole che ispirano una Chiesa in movimento
Nelle sue parole, Reina sottolinea come i messaggi del papa dalla Loggia delle benedizioni spingano tutti a impegnarsi per una Chiesa esemplare. Descrive una comunità sinodale che marcia al fianco degli uomini e delle donne di oggi, specialmente i più poveri, costruendo ponti di dialogo e affrontando le contraddizioni del mondo moderno. Immaginate una Chiesa missionaria e aperta, lontana dai pericoli dell’isolamento, che annuncia la Buona Novella del Regno e testimonia la pace nelle relazioni quotidiane e comunitarie – un’idea che lascia tutti con il fiato sospeso!
Un saluto personale e la promessa di preghiera
Subito dopo l’accettazione del nuovo pontefice, i cardinali hanno reso omaggio con emozione palpabile. Reina racconta di aver salutato il papa con un abbraccio e le preghiere della diocesi, ricevendo in cambio un sorriso e un grazie sincero. Ora, mentre attendono il suo arrivo nella cattedrale, la comunità assicura ferventi preghiere per aiutarlo a confermare la fede di tutti e a seguire le orme di Cristo, il Figlio del Dio vivente – un legame che promette di rivelare ancora più sorprese!
Cronaca
Due giovani bloccati nella stazione della metro a Malatesta: una disavventura sfortunata.

HaiMaiVissutoUnIncuboSotterraneo? #TrappolaMetropolitana
La Disavventura dei Due Giovani
Immaginate di scendere da una metro a Roma per una serata spensierata e ritrovarvi bloccati al buio, senza via d’uscita! È esattamente ciò che è capitato a due venticinquenni, un ragazzo e una ragazza, nella stazione Malatesta della linea C. La serata di ieri, 9 maggio, avrebbe dovuto portarli al vivace quartiere del Pigneto, ma dopo essere scesi dal treno, si sono trovati di fronte a cancelli sbarrati. Con il panico che sale, hanno iniziato a gridare per attirare l’attenzione dei passanti, fino a quando il personale dell’Atac non è intervenuto per liberarli. Chissà che terrore devono aver provato!
Le Ipotesi Sull’Incidente
Ma cosa è successo davvero? L’azienda dei trasporti Atac ha avviato un’indagine interna per svelare i misteri di questa disavventura, e le teorie sono affascinanti quanto intriganti. Potrebbero aver semplicemente perso la cognizione del tempo, finendo intrappolati perché la stazione chiude alle 21, come indicato sul sito ufficiale. Oppure, è possibile che un errore umano abbia anticipato la chiusura dei cancelli, magari convinto che non ci fosse più nessuno all’interno. Per dipanare l’enigma, Atac conta sulle riprese delle telecamere interne: potrebbero rivelare ogni dettaglio del loro percorso e degli orari esatti.Non il Primo Mistero Sotterraneo
E se vi dicessimo che questa non è una novità? Casi simili hanno già fatto parlare di sé in passato, alimentando le storie più curiose sui trasporti romani. Situazioni analoghe si sono verificate nel 2022, nel 2021 e addirittura nel 2015, lasciando intendere che le stazioni della metro nascondano più segreti di quanto si pensi. Chissà quanti altri aneddoti attendono di essere scoperti!
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