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L’ultimo saluto a Suor Paola, Lotito: «Immensa dedizione e sorriso disarmante». Manzini: «Laziale sfegatata»

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L’ultimo saluto a Suor Paola, Lotito: «Immensa dedizione e sorriso disarmante». Manzini: «Laziale sfegatata»

Nella Chiesa della Gran Madre di Dio si sono svolte oggi le esequie di Suor Paola, religiosa amata e rispettata, scomparsa martedì sera all’età di 77 anni dopo una dura lotta contro un male incurabile. La cerimonia, iniziata alle 10.30, ha visto la presenza di centinaia di persone commosse ma anche sorridenti, accorse per dare l’ultimo saluto a questa donna che ha dedicato la vita agli altri. Dopo una breve sosta davanti alla Curva Nord dello stadio Olimpico, il feretro è stato accolto nella Parrocchia di Ponte Milvio, dove uno striscione dei nipoti recitava “Ciao nonna”.

La presenza delle celebrità

Tra i presenti, una schiera di VIP del mondo della politica, dello sport e dello spettacolo: Paolo Bonolis e l’ex moglie Sonia Bruganelli, l’attore Antonio Giuliani, Massimo Maestrelli, il leggendario team manager della Lazio Maurizio Manzini, l’ex capitano Stefan Radu, legatissimo a Suor Paola. Non sono mancati l’ex Movimento 5 Stelle e tifoso biancoceleste Alessandro Di Battista, l’attuale sindaco di Verona Damiano Tommasi, e una squadra di ex calciatori della Lazio, da Stefano Fiore a Fernando Orsi, fino a Guglielmo Stendardo.

Il dolore del presidente Claudio Lotito

Per la Lazio, oltre alla Presidente della Fondazione S.S. Lazio 1900 Cristina Mezzaroma, una delegazione del settore giovanile, la Marketing Communication Manager Laura Zaccheo e l’ex responsabile della comunicazione Roberto Rao. Alla fine della funzione, la Chiesa si è unita in un lungo e commosso applauso, che è continuato fino alla partenza del carro funebre, decorato con quasi un centinaio di palloncini bianchi e celesti, i colori della Lazio, la passione più grande di questa suora dal volto noto. Oltre ai familiari, erano presenti decine di tifosi biancocelesti, venuti per rendere omaggio a Rita D’Auria, il vero nome di Suor Paola.

LE PAROLE DEI PRESENTI – All’uscita alcuni dei presenti hanno voluto condividere i loro ricordi. Nando Orsi, oggi commentatore calcistico, ha dichiarato: «Ha sempre aiutato chi aveva più bisogno, io avevo contatti diretti con lei, era una persona molto trasversale, le volevo un bene enorme e ci sentivamo spesso. La sua sarà una grave mancanza, soprattutto per le persone che quotidianamente ricevevano il suo aiuto. Era per moltissimi un riferimento importante».

Il Presidente Claudio Lotito è apparso letteralmente distrutto: «Paola si è dedicata agli altri trascurando anche la sua salute, ha messo in piedi una forma di sussistenza e apporto per le persone meno fortunate che hanno avuto disavventure o che provengono da altri Paesi, supportandole in tutti i modi e ospitandole nella So.Spe., la sua casa famiglia, che è un punto di riferimento per le persone in grande difficoltà. Ha sempre agito col cuore, con passione, con immensa dedizione e quel sorriso disarmante, il suo marchio di fabbrica».

Maurizio Manzini ha aggiunto un tocco di ottimismo: «Una grande religiosa, una grande donna. Penso che adesso probabilmente sta ricevendo il regalo che merita, perché sicuramente il Signore le avrà riservato un angolo confortevole nel suo regno. Era una laziale enorme. Per un voto da sciogliere, una volta fece persino un tuffo nel Fontanone del Gianicolo. Lei era una forza della natura e non arretrava di fronte a nulla».

Sulle scalinate della Chiesa, anche l’ex falconiere del club, Juan Bernabé, assieme all’aquila Olympia ha voluto dire la sua: «Suor Paola è una persona da ricordare eternamente, ha dedicato la vita agli altri. Laziale sfegatata, io ho avuto l’onore di vivere qualche momento della mia vita assieme a lei a bordo campo. L’aquila la emozionava, la chiamava “Olimpietta”, le faceva dei grandi smiles. Non le piaceva essere al centro dell’attenzione, preferiva che i protagonisti fossero gli altri, i più bisognosi, i bambini», ha dichiarato l’aquilifero ai microfoni di Sportmediaset.

Alle 11.30, la folla ha iniziato a disperdersi, lasciando un’atmosfera di rispetto e gratitudine per una donna che, con la sua vita dedicata al prossimo, resterà un esempio per tutti.

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Femminicidio Ilaria Sula, analisi sulle tracce biologiche trovate in tutta la casa dei Samsun: una maledetta tragedia domestica

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Femminicidio Ilaria Sula, analisi sulle tracce biologiche trovate in tutta la casa dei Samsun: una maledetta tragedia domestica

Il sangue trovato nella casa di via Homs potrebbe essere quello della vittima. La polizia ha scoperto le tracce durante i sopralluoghi nella proprietà. #CronacaNera #Roma #Delitto #Polizia #Sangue

Scoperta Choc nella Casa di Via Homs

Durante i sopralluoghi nella casa di via Homs, la polizia ha fatto una scoperta agghiacciante: tracce di sangue che “potrebbero trattarsi del sangue della vittima”. La notizia ha scatenato un’ondata di commenti sui social, con molti utenti che si chiedono come sia possibile che in una città come Roma, considerata la culla della civiltà occidentale, si verifichino ancora crimini così efferati.

Il Mistero del Sangue

Le indagini sono ancora in corso e non è chiaro se il sangue appartenga effettivamente alla vittima, ma la frase “potrebbe trattarsi del sangue della vittima” ha acceso l’immaginazione collettiva. Alcuni hanno già iniziato a speculare su chi potrebbe essere il colpevole, con teorie complottistiche che coinvolgono persino personaggi politici locali, in un mix di realtà e fantasia che solo il web può generare.

Reazioni e Commenti

La notizia ha generato un dibattito acceso sui social, con commenti che vanno dal preoccupato al satirico. “Ecco cosa succede quando tagli i fondi alla sicurezza,” ha scritto un utente, mentre un altro ha aggiunto: “Forse il colpevole cercava solo di fare una carbonara perfetta.” Nonostante la gravità della situazione, l’umorismo nero non manca mai di far breccia tra gli italiani, sempre pronti a sdrammatizzare anche nei momenti più bui.

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In moto si schiantano a Porta Ardeatina, gravi tre centauri. Chiusa la Colombo per gli idioti al volante.

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In moto si schiantano a Porta Ardeatina, gravi tre centauri. Chiusa la Colombo per gli idioti al volante.

Tre centauri hanno perso il controllo delle loro moto a Roma, schiantandosi contro gli archi di Porta Ardeatina. Ricoverati al San Giovanni, nessuno è in pericolo. Incidenti del genere sono all’ordine del giorno, ma quando si tratta di giovani su Instagram, la notizia diventa virale #Roma #Instagram #Incidente

Si erano dati appuntamento su Instagram, pensa te, per un raduno di motociclisti. Il punto di ritrovo? L’obelisco dell’EUR, icona di modernità e luogo di ritrovo per chi ama sentirsi “trendy”. Ma da lì, il gruppo di “centauri” ha deciso di fare la “passeggiata” sulla Cristoforo Colombo, una delle strade più trafficate di Roma, e guarda caso, hanno perso il controllo delle loro moto e si sono schiantati contro gli archi di Porta Ardeatina. “Tre centauri sono stati ricoverati all’ospedale San Giovanni”. Nessuno di loro sarebbe in pericolo di vita, per fortuna, ma la questione è: era davvero necessario radunarsi lì per fare questa fine?

L’incidente, per il quale sono ancora in corso gli accertamenti della Polizia locale, è avvenuto intorno alle 17.30. Gli agenti, giunti sul posto, hanno chiuso la corsia centrale di via Colombo in direzione centro. Insomma, un pomeriggio tranquillo trasformato in caos per colpa di qualche “influencer” delle due ruote che forse voleva fare bella figura sui social. “Da accertare le cause dell’incidente” si legge, ma tra noi, sappiamo già che la colpa è di chi cerca il brivido facile e magari qualche like in più.

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