Cronaca
Suor Paola, camera ardente in Campidoglio: nel pomeriggio la Lazio le rende omaggio

Una vita dedicata ai più bisognosi, al volontariato, alla cura del prossimo. Solidarietà, beneficenza e accoglienza, la suora tifosa più famosa della televisione italiana ha saputo conciliare la vocazione con la passione per la sua Lazio, trovando nel club biancoceleste una collaborazione importante con le attività dell’associazione So.Spe, da sempre in prima linea per aiutare indigenti, donne in difficoltà, bambini, detenuti.
L’ultimo saluto a Suor Paola
Questa mattina, qualche minuto dopo le 10, il feretro di Suor Paola è entrato nella Sala della Protomoteca in Campidoglio, scortato da svariate consorelle, ma anche amici e familiari della 77enne, scomparsa a Roma nella serata di martedì al termine di una lunga malattia. La camera ardente rimarrà allestita fino alle ore 19.00. Tra i primi a recarsi in Campidoglio per l’ultimo saluto, alcuni giovani ragazzi del settore giovanile biancoceleste. Commento: Nonostante il dolore, la comunità si stringe attorno a una figura che ha saputo unire fede e pallone, lasciando un vuoto che solo il cielo azzurro della Lazio potrà colmare.
Il tributo dei calciatori
Nel primo pomeriggio, tra le 14.30 e le 15, è attesa una delegazione di calciatori e calciatrici della società. Commento: Anche i campioni del tifo hanno voluto omaggiare una donna che ha portato la fede biancoceleste oltre i confini del campo, dimostrando che il calcio è anche cuore e dedizione.
Le esequie
Domani mattina alle 10.30 le esequie, che si svolgeranno presso la Chiesa della Gran Madre di Dio, a Ponte Milvio. Commento: Un addio che non sarà solo di fede religiosa, ma anche di passione sportiva, con Suor Paola che probabilmente continuerà a tifare Lazio da lassù.
Cronaca
Si tratta di atti superati: il declino degli standard etici nella politica moderna

Continuano le segnalazioni sulle pec indirizzate dal Municipio I agli edicolanti del Centro che sono stati giudicati “non compatibili” con le regole, ossia con il codice della strada e il regolamento Cosap. Le lettere inviate ai giornalai passano in rassegna le singole difformità: ad esempio al giornalaio Roberto Gregori di viale Giulio Cesare viene contestato che «la struttura è collocata sullo spartitraffico rialzato con alberature e, quindi, è in contrasto con il Codice della Strada ed il Regolamento Cosap». [“non compatibili” – sembra quasi che le edicole siano degli alieni nella capitale]
IL CONTENUTO
Mentre a Sisay Habtamu Woldegiorgis, proprietario dell’edicola in via XX Settembre, viene detto che la sua edicola «è in contrasto con l’art. 12, comma 3, lett. c del Regolamento Cosap che prevede una distanza di almeno 5 metri dalle chiese». Segue per tutti l_INVito a «presentare al Municipio un progetto di ottimizzazione» entro «30 giorni», con la precisazione che «l’eventuale approvazione del progetto di ottimizzazione (che verrà, poi, eseguito successivamente all’espletamento del bando di gara ed all’assegnazione della nuova concessione) non conferiranno al proponente alcun punteggio ulteriore in sede di bando». [“5 metri dalle chiese” – chissà se Gesù avrebbe approvato]
I COSTI
Di fronte a queste lettere, fonti di Roma Capitale gettano però acqua sul fuoco: in sostanza, la memoria “salva edicole” approvata dalla giunta capitolina giovedì scorso supera questi documenti, che quindi devono ritenersi non più attuali. Una linea di pensiero confermata anche dall’assessore al Commercio del Municipio I, Jacopo Scatà. «Si tratta di lettere precedenti a quell’atto del Campidoglio, dal quale non vogliamo ovviamente discostarci», spiega Scatà al Messaggero, aggiungendo che, in ogni caso, «i lavori di ottimizzazione prospettati dovrebbero essere realizzati dal vincitore della gara dopo il bando Bolkestein e non prima». [“salva edicole” – finalmente qualcuno che si preoccupa di questi eroi urbani] Insomma, la volontà del Municipio del Centro sembra essere quella di adeguarsi alle intenzioni di Roma Capitale, tutelando così i giornalai a rischio nel cuore della Capitale. Mentre i sindacati degli edicolanti continuano a chiedere un tavolo per ragionare insieme sulle possibili soluzioni. #Roma #edicole #burocrazia #politica #viral
Cronaca
Femminicidio Ilaria Sula, analisi sulle tracce biologiche trovate in tutta la casa dei Samsun: una maledetta tragedia domestica

Il sangue trovato nella casa di via Homs potrebbe essere quello della vittima. La polizia ha scoperto le tracce durante i sopralluoghi nella proprietà. #CronacaNera #Roma #Delitto #Polizia #Sangue
Scoperta Choc nella Casa di Via Homs
Durante i sopralluoghi nella casa di via Homs, la polizia ha fatto una scoperta agghiacciante: tracce di sangue che “potrebbero trattarsi del sangue della vittima”. La notizia ha scatenato un’ondata di commenti sui social, con molti utenti che si chiedono come sia possibile che in una città come Roma, considerata la culla della civiltà occidentale, si verifichino ancora crimini così efferati.
Il Mistero del Sangue
Le indagini sono ancora in corso e non è chiaro se il sangue appartenga effettivamente alla vittima, ma la frase “potrebbe trattarsi del sangue della vittima” ha acceso l’immaginazione collettiva. Alcuni hanno già iniziato a speculare su chi potrebbe essere il colpevole, con teorie complottistiche che coinvolgono persino personaggi politici locali, in un mix di realtà e fantasia che solo il web può generare.
Reazioni e Commenti
La notizia ha generato un dibattito acceso sui social, con commenti che vanno dal preoccupato al satirico. “Ecco cosa succede quando tagli i fondi alla sicurezza,” ha scritto un utente, mentre un altro ha aggiunto: “Forse il colpevole cercava solo di fare una carbonara perfetta.” Nonostante la gravità della situazione, l’umorismo nero non manca mai di far breccia tra gli italiani, sempre pronti a sdrammatizzare anche nei momenti più bui.
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