Cronaca
Tifosi della Lazio derubati dopo la partita: 15 auto svaligiate sul Ponte Flaminio

Tifosi della Lazio: da sconfitta in Europa League a auto svaligiate da due “geni” del crimine! Che figuraccia per i biancocelesti, battuti dal Bodo Glimt e derubati in piena notte a Roma. Giuliana e Alessio Adzovic, una coppia di ladri improvvisati, hanno fatto razzia di borse, laptop e scarpe di marca mentre i supporter piangevano la debacle. #LazioFallimento #FurtoTifosi #RomaCrimine #CalcioDisastro #SfortunaBiancocelesti (278 caratteri)
La Serata Incubo dei Tifosi
Quindici supporter della Lazio hanno vissuto una notte da incubo dopo la sconfitta contro il Bodo Glimt in Europa League. Non bastava il ko sul campo, che ha lasciato i tifosi con l’amaro in bocca, che al termine della partita hanno trovato le loro auto completamente a soqquadro. Parcheggiate vicino al Ponte Flaminio, le vetture sono state prese di mira da ladri senza scrupoli, trasformando una serata di sport in un disastro totale.I Ladri Beccati in Flagrante
Protagonisti del raid, Giuliana Adzovic, 35 anni, e suo fratello Alessio, 20 anni, che sono stati arrestati sul posto dagli agenti del commissariato Ponte Milvio. I poliziotti li hanno sorpresi mentre svuotavano una macchina, con le mani piene di refurtiva: borse, valigie, laptop, scarpe di marca, zaini e persino profumi e oggetti da lavoro. Che coppia di “professionisti” – uno spettacolo che meriterebbe un replay!
Il Bilancio del Saccheggio
Almeno altre 14 auto sono state colpite, con vetri infranti e interni devastati. La polizia ha recuperato tutta la refurtiva dall’auto degli Adzovic, che ora attendono la convalida dell’arresto. Gli oggetti sono stati già restituiti ai proprietari, offrendo una magra consolazione a questi tifosi, sfortunati sia in campo che fuori. Che lezione per chi parcheggia senza pensarci due volte!
Cronaca
Accoltellamento in strada alla Bufalotta: un uomo di 30 anni in gravi condizioni, caccia all’aggressore

AggressioneMisteriosaARoma Scopri il dramma che ha terrorizzato Bufalotta: un uomo accoltellato in pieno giorno!
L’Attacco Inaspettato
Questa mattina a Bufalotta, un uomo di circa 30 anni è stato brutalmente aggredito e accoltellato in via di Tor San Giovanni, vicino al civico 123. Immagina la scena: un tranquillo quartiere sconvolto da un agguato improvviso, con l’uomo trovato a terra in una pozza di sangue. Le autorità e i sanitari del 118 sono intervenuti immediatamente, lasciando tutti a chiedersi chi possa essere il responsabile.
La Corsa per la Vita
Trasportato d’urgenza al policlinico Umberto I con un’ambulanza, il 30enne è stato ricoverato in codice rosso e sottoposto a un’operazione d’emergenza. Le sue condizioni appaiono critiche, alimentando la curiosità su cosa potrebbe aver scatenato un atto così violento. Sarà sopravvissuto? Le indagini stanno cercando di svelare i dettagli.Le Indagini in Corso
Non è ancora chiaro il motivo dietro questa aggressione, ma un residente ha dato l’allarme alle forze dell’ordine. Gli investigatori del commissariato Fidene sono al lavoro, interrogando testimoni e analizzando le videocamere di sorveglianza della zona per ricostruire i fatti. Il coltello usato nell’agguato rimane scomparso, aggiungendo un velo di mistero a questa storia che continua a incuriosire la città. Che segreti nasconde questa vicenda?
Cronaca
Guerra dei clan: omicidio di Gioacchini davanti all’asilo dei figli, 30 anni a Di Giovanni

MafiaInedita #DelittoSconvolgente Hai mai immaginato un omicidio legato alla mafia proprio fuori da un asilo nido, dove un padre innocente aveva appena salutato i suoi figli? Scopri i dettagli di questa storia che tiene l’Italia col fiato sospeso!
Il Fatto Che Ha Scioccato Tutti
Immaginate la scena: Andrea Gioacchini, un padre come tanti, accompagna i suoi figli all’asilo nido e, in un attimo, la sua vita viene spezzata da un atto di violenza brutale. Tre persone sono state condannate per questo omicidio, un caso che ha catturato l’attenzione di tutti per la sua ferocia e per le sue implicazioni oscure.
I Legami Nascosti con la Mafia
Ma cosa c’è dietro questo delitto? Secondo la procura, si tratta di un episodio mafioso, orchestrato da individui vicini al clan Senese e alla leggendaria Banda della Magliana. Queste connessioni fanno emergere un mondo sotterraneo di potere e vendette, lasciando tutti a chiedersi: quanto ancora ci sfugge di questi clan invisibili? È un intreccio di crimine che potrebbe svelare segreti inaspettati.-
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