Cronaca
Barca, tabaccheria e conti: maxi confisca al narcoboss Marco Maruca di Tor Bella Monaca

HaiMaiSentitoDiUnUomoCheDichiaravaPochissimiEuroMaCostruivaUnImpero? #NarcotrafficoRoma
L’Impero Nascosto di Ciughino
Marco Maruca, 36 anni, era solo un nome sul registro, con entrate dichiarate di poco più di mille euro al mese – o settemila nei periodi d’oro. Eppure, dietro questa facciata modesta, si nascondeva un vero e proprio regno nel mondo sotterraneo di Roma, fatto di garage blindati, conti bancari segreti e una lussuosa barca da pesca ormeggiata a Fiumicino. Chiamata “Magnafoco”, questa imbarcazione non era solo un giocattolo: era il simbolo di un potere crescente nel cuore del narcotraffico capitolino, dove Maruca, noto come “Ciughino”, regnava su Tor Bella Monaca come un signore feudale.
La Confisca Che Ha Sconvolto Tutto
Ma cosa accade quando il velo cade? Stamattina, i carabinieri di Frascati hanno sigillato un patrimonio stimato in un milione di euro, mettendo fine a una carriera criminale costruita tra i palazzoni del lotto R4 in via Giacinto Camassei. Potresti chiederti come sia possibile: una condanna a nove anni, emessa un anno fa, ha scatenato un’indagine patrimoniale meticolosa, condotta dalla procura di Roma e dal pool Antimafia. Attraverso vecchi fascicoli e testimonianze di pentiti, emerge il ritratto di un uomo dall’aria innocua ma con tasche stracolme di segreti.I Legami Con Il Crimine Organizzato
E se ti dicessimo che Ciughino non era solo un solitario? Un tempo semplice “soldato” al servizio dei Moccia, nel 2015 ha preso il controllo del territorio, navigando in un mondo di alleanze e debiti. I suoi rapporti con Giuseppe Molisso, il broker accusato di rifornire le piazze di stupefacenti, erano cruciali, ma anche rischiosi. Immagina lo shock quando ha provato a eludere il sistema, saldando un debito con gli albanesi senza intermediari: una mossa che gli è costata cara, con “risarcimenti” mensili di cinquemila euro e tributi settimanali da 20 a 50 mila euro. E non finisce qui: quando un rivale come Yuri Lupparelli ha osato sfidarlo, l’intervento di potenti alleati ha messo fine alla questione in modo brutale.
La Piazza Dello Spaccio E Il Clan Familiare
Ma qual era il segreto del suo successo? La piazza di spaccio al lotto R4 fruttava fino a 25.000 euro al giorno, con soci fidati come Manolo Tagliaferri e il suo fratellastro Christian Argante, che custodivano la droga, affiancati da Dario Silvestre e altri parenti stretti. Un vero clan, strutturato e impenetrabile, che ha dominato per anni. Eppure, negli ultimi tempi, crepe si sono aperte: mentre Maruca scontava la pena in una comunità di recupero, nuove indagini e ordinanze hanno accelerato la sua caduta, con beni come la barca e la tabaccheria sequestrati uno per uno. Un impero sulla cocaina che ora rischia di crollare, lasciando domande sul futuro di questo sottobosco romano.
Cronaca
Ranieri e la Roma non cedano a Sozza e al Var, proseguano a infastidire come auspicava Dino Viola.

RomaInPericolo La squadra giallorossa rischia di perdere una qualificazione da 50 milioni e l’Europa intera – scopri i retroscena che tengono tutti col fiato sospeso!
La storia che torna a tormentare
La Roma è di nuovo al bivio, con un déjà-vu che fa rabbrividire i tifosi: dopo stagioni di alti e bassi, la rincorsa verso la Champions League sembrava un’opportunità d’oro, ma ora le cose si complicano in modi inaspettati. Immaginate il dramma di una squadra che ha sfiorato la gloria solo per vederla scivolare via – è questo il plot twist che sta facendo discutere tutti.
Il premio che sfuma
Parliamo di cifre da capogiro: 50 milioni di euro che potevano cambiare il futuro della squadra, grazie a una qualificazione in Champions. Ma con la stagione che volge al termine, le possibilità di arrivare in Europa sembrano sempre più remote. Cosa succederebbe se tutto questo denaro andasse in fumo? È una domanda che sta tormentando i fan e gli addetti ai lavori, rendendo ogni partita un evento imperdibile.Il motivo per non arrendersi
Eppure, i giallorossi non possono gettare la spugna. Proprio quando tutto sembra perduto, emergono ragioni cruciali per continuare a combattere: dal riscatto personale dei giocatori alle ambizioni del club. Quali sono le storie nascoste dietro questa lotta? Segui le prossime mosse per scoprire se la Roma riuscirà a ribaltare il destino in extremis!
Cronaca
L’agguato a Roma: un buttafuori sotto assedio su via Ostiense, con un uomo in fuga dall’auto

SparatoriaA Roma: Un agguato misterioso che nasconde oscuri segreti criminali?
Chi era l’uomo seduto accanto al buttafuori egiziano di 27 anni quando la sua auto è stata crivellata di colpi all’alba su via Ostiense? L’agguato ha lasciato tutti senza fiato, con un passeggero che è fuggito nel caos e ora potrebbe svelare indizi sconvolgenti.
Le Ipotesi che Intrigano
Gli inquirenti stanno scavando in un mondo di amicizie pericolose e legami sotterranei. Il 27enne, ancora in gravi condizioni all’ospedale Sant’Eugenio, aveva connessioni con ambienti notturni di Ponte Milvio, dove si intrecciano storie di crimine e vendette. Potrebbe essere legato a un vecchio omicidio di un suo amico, Adrian Pascu, crivellato di colpi nel 2021. Immagina: un’amicizia fatale che porta a inseguimenti armati? Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore, puntano ora su scenari criminali, abbandonando le semplici liti da discoteca. La Dinamica dell’Attacco Shoccante
L’auto, una Smart bianca, è stata tamponata e costretta a un testacoda prima che partissero i colpi. Almeno quattro proiettili hanno colpito il conducente, ma cosa ha visto l’altro occupante prima di scappare? I carabinieri hanno rintracciato e interrogato il fuggiasco, anche se i dettagli restano avvolti nel mistero. Sulla scena, una pistola rubata e banconote sospette suggeriscono traffici illeciti, con telecamere che potrebbero aver catturato l’assassino in fuga. Chi ha seguito la vittima dal locale “Nice” fino a quella fatidica svolta? Le risposte potrebbero cambiare tutto.
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