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Cronaca

Il caso della stalker che seguiva l’ex con il GPS: una sentenza sorprendente

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Il caso della stalker che seguiva l’ex con il GPS: una sentenza sorprendente

Hai mai immaginato di essere inseguito come in un film thriller con un GPS segreto? #Stalking #Ossessione #NotizieIncredibili

Una Persecuzione Incredibile con Tecnologia da Spia

Delia C., 56 anni, ha trasformato la fine di una relazione in un incubo da brividi, pedinando il suo ex compagno Paolo D.F., 65 anni, con una precisione da professionista. Installando di nascosto un rilevatore GPS sulla sua auto, lei sapeva sempre dove trovarlo, facendolo vivere nel terrore. Immagina la sorpresa dell’uomo quando si è reso conto che non poteva più muovere un passo senza essere individuato – una storia che tiene incollati allo schermo!

La vita di Paolo è diventata un vero rompicapo: cambiava orari, evitava posti familiari, ma lei appariva sempre, pronta a insultarlo e minacciarlo. Un testimone ha svelato il segreto agli investigatori, rivelando come Delia lo appostasse ovunque, costringendolo a isolarsi per paura.

Chiamate e Messaggi Senza Fine

Non si trattava solo di seguire l’ex compagno per le strade: Delia lo ha bombardato con migliaia di telefonate e SMS minatori, a qualsiasi ora del giorno e della notte. La polizia ha documentato un fiume di messaggi da numeri diversi – almeno cinque utenze cambiate in poche settimane, tra primavera e estate 2024. Ogni volta che Paolo la bloccava, lei tornava con un nuovo numero, rendendo impossibile sfuggirle.

Anche un divieto di avvicinamento non ha fermato la sua ossessione. Doveva restare a almeno 500 metri da lui e dai suoi familiari, ma le regole non contavano: le minacce continuavano, con messaggi e bigliettini lasciati sull’auto, pieni di parole come “Se ti vedo con un’altra ti ammazzo”.

Minacce e Insulti da Brividi

L’apice del terrore è arrivato il 24 luglio scorso, in un autolavaggio di Acilia, dove Delia ha insultato e schiaffeggiato Paolo davanti a testimoni, convinta che lui avesse un’altra. Frasi come “Pezzo di m…, bastardo, infame! Uccido te e quella z… tanto a me le guardie non fanno niente” hanno terrorizzato non solo lui, ma anche la sua famiglia, con minacce estese alla figlia, ai nipoti e alla nuora.

Questa ossessione ha creato un vortice di paura per mesi, e ora Delia dovrà affrontare un altro procedimento per fatti simili, continuati anche dopo la recente condanna. Chissà cosa succederà dopo? 😱

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Stefano Pescosolido: “Grazie ai fan romani, ho battuto quel presuntuoso di Agassi”

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Stefano Pescosolido: “Grazie ai fan romani, ho battuto quel presuntuoso di Agassi”

Hai mai sognato di battere una leggenda come Agassi al Foro Italico? #TennisLegends #RomaMagica

I ricordi indimenticabili di Stefano Pescosolido

Stefano Pescosolido, l’ex stella del tennis italiano, rivive ancora l’euforia del pubblico dopo la sua straordinaria vittoria contro Andre Agassi nel 1994. Classe 1971, ha segnato gli anni Novanta con due titoli ATP e otto partecipazioni consecutive alla Coppa Davis. Quei match al Foro Italico restano per lui emozioni uniche, con video che guarda ancora oggi per rivivere quei momenti magici.

Qual è il ricordo più bello della sua carriera?

Pescosolido ha una carriera di sedici anni alle spalle, arrivando al 42esimo posto nel ranking mondiale. Tra i suoi tesori, spicca la vittoria al torneo del Parioli, dove è cresciuto dopo essersi trasferito a Roma a 13 anni. Ma è la Città Eterna a dominare i suoi pensieri: dai primi tornei all’esordio in Coppa Davis, ogni ricordo è avvolto da un piacere indelebile che fa incuriosire chiunque ami lo sport.

Roma, il sogno di ogni tennista italiano

Per un giocatore come Pescosolido, originario del Frusinate, giocare gli Internazionali di Roma era un’attesa elettrizzante. Immaginate l’energia extra che dava quel pubblico speciale, con il Pietrangeli già strapieno durante le qualificazioni! Roma non è solo un torneo, è la storia viva del tennis e della città, un palco che infonde forza e passione come nessun altro.

La leggendaria vittoria contro Agassi

E se vi dicessimo che nel 1994, Pescosolido ha sconfitto Agassi in tre set sul Pietrangeli? Quel match è stato un punto culminante: per la prima volta contro il campione, con il pubblico che gridava il suo nome, trasformando la tensione in energia pura. Chissà cosa si prova a vedere un rivale innervosirsi di fronte a te… Roma rende tutto più epico!

Come ha vissuto l’addio al tennis?

Dopo aver appeso la racchetta al chiodo nel 2005, Pescosolido ammette che i viaggi intensi l’hanno spinto a quella scelta. La malinconia c’è, ma ora torna a Roma come spettatore, gustando gli Internazionali tra la folla. E indovinate? Viene ancora riconosciuto, un’emozione che non smette di stupire!

L’era dei tennisti italiani oggi

Essere il numero uno in Italia come il 42esimo al mondo: Pescosolido si chiede come sarebbe giocare con sei azzurri nei top 40, come Sinner. Quel “movimento pazzesco” di giovani talenti darebbe una carica incredibile, ispirando tutti a puntare più in alto. Curiosi di sapere se avrebbe cambiato tutto?

I consigli per i giovani, incluso suo figlio

Per suo figlio e i ragazzi che inseguono il tennis, Pescosolido ha un messaggio intrigante: deve essere divertimento puro, ma con sacrifici e dedizione. Niente pressioni eccessive, solo passi graduali e una voglia inesauribile di imparare. Chissà quanti sogni nasceranno da questi consigli!

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Come un tributo a una band svedese ha conquistato Roma

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Come un tributo a una band svedese ha conquistato Roma

ABBAFever a Roma: Uno spettacolo tributo che ha fatto impazzire fan di tutte le età! #TributoABBA #MusicaPop #ShowIrresistibile

Lo Show Esplosivo che Ha Infiammato il Teatro Brancaccio

Giovanissimi e ultrasessantenni si sono uniti in un turbine di emozioni venerdì 9 maggio al Teatro Brancaccio di Roma, dove uno spettacolo tributo agli ABBA ha catturato l’essenza della celebre band svedese. Con 150 milioni di dischi venduti e anni di dominio nelle classifiche dal 1974 al 1982, i brani di Agnetha, Frida, Benny e Björn hanno riportato in vita l’energia travolgente di un’epoca leggendaria. Immagina due cantanti cariche di vitalità, con stivaloni bianchi a metà coscia e mini abiti colorati, che hanno trasformato la serata in un’esplosione di gioia contagiosa.

Brani Cult e Balli Collettivi Impossibili da Resistere

I classici indimenticabili come “Money, Money, Money”, “Dancing Queen” e “Gimme! Gimme! Gimme!” hanno scatenato una frenesia irrefrenabile tra il pubblico. Spettatori di ogni età hanno abbandonato le poltrone per unirsi a un ballo collettivo, rivivendo l’atmosfera magica dei concerti degli ABBA, un gruppo che si è sciolto 40 anni fa ma che continua a far battere i cuori. Sarà stato l’appeal timeless di queste hit o l’energia palpabile sul palco? Chissà, ma una cosa è certa: nessuno è rimasto seduto!

L’Interazione Surreale con un Fan Sul Palco

E poi, il colpo di scena: uno spettatore è stato scelto per unirsi alle due instancabili cantanti sul palco, aggiungendo un tocco di magia alla performance. Il signor Alessandro, con la sua cascata di ricci castani, ha ballato alla grande tra le star della serata, diventando il “nuovo Fernando” in un momento interattivo che ha reso lo show ancora più epico. Ti sei mai chiesto cosa significhi vivere un concerto come se fossi parte dello spettacolo? Ecco, qui è successo davvero!

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