Cronaca
Il mistero del liquido nero e della sua straordinaria tenuità

AssoluzioneSconvolgente: Gli attivisti climatici assolti per il blitz alla Fontana di Trevi – Scopri l’incredibile verdetto che sta facendo discutere tutti!
Il Verdetto Inatteso del Giudice
Nove attivisti di Ultima Generazione, accusati di aver versato liquido nero a base di carbone vegetale nella celebre Fontana di Trevi nel maggio 2023, sono stati assolti dal tribunale monocratico di Roma. Presieduto dal giudice Alfonso Sabella, il processo ha visto la Procura stessa richiedere l’assoluzione, con il giudice che ha decretato “il fatto non sussiste”. Questa decisione ha ridimensionato le accuse, riconoscendo anche la particolare tenuità dell’azione, lasciando molti a chiedersi se le proteste ambientali stiano cambiando le regole del gioco.
L’Azione Che Ha Fatto Scalpore
Immagina una giornata soleggiata a Roma, quando i militanti con pettorine arancioni hanno rovesciato il liquido scuro nelle acque della fontana barocca, scatenando reazioni in tutto il Paese. Il 20 maggio 2023, questo blitz audace mirava a sensibilizzare sul’emergenza climatica, con gli attivisti che dichiaravano: “Il nostro mondo brucia e i monumenti non sopravviveranno da soli”. Ultima Generazione, parte di un movimento internazionale di disobbedienza civile non violenta, continua a spingere i governi per azioni urgenti contro il cambiamento climatico – ma questa assoluzione potrebbe aprire la strada a future proteste ancora più sorprendenti?Cronaca
Labaro, scuola vandalizzata di notte: distrutti giochi e materiali didattici

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La Scena Del Caos
Immaginate di arrivare a scuola e trovarla completamente distrutta: banchi rovesciati, giochi e materiali didattici sparsi ovunque, e vernice che imbratta ogni superficie. È successo di notte, tra il 4 e il 5 giugno, all’istituto comprensivo Via Baccano a Labaro, Roma, lasciando un intero piano ridotto in un vero e proprio campo di battaglia. Questo tempismo sospetto ha privato un centinaio di bambini delle elementari delle loro ultime, preziose ore con i compagni, proprio mentre erano a casa per le vacanze.
I Dettagli Che Lasciano Senza Parole
Al mattino, il personale ha scoperto una scena da brividi: lavoretti di fine anno strappati, libri fatti a pezzi, e estintori svuotati che hanno creato un lago d’acqua sul pavimento, danneggiando cartelloni e arredi. Le aule sembrano uscite da un film di suspense, con vernice e disordine in ogni angolo. Chi potrebbe aver orchestrato un gesto così barbaro, e cosa nasconde questo atto misterioso?Le Reazioni Delle Autorità
Sul posto sono arrivati il presidente del municipio XV, Daniele Torquati, e l’assessora alla Scuola, Tatiana Marchisio, visibilmente scioccati. “Siamo increduli per quanto successo a Labaro”, hanno dichiarato, definendo l’episodio “un atto ignobile” che ha devastato più classi della scuola elementare. Arredi distrutti, pavimenti allagati e materiale scolastico reso inutilizzabile: un vero disastro che ora tiene tutti con il fiato sospeso.
I Primi Passi Per Rimettere A Posto Tutto
Subito sono scattati i sopralluoghi, e già da oggi il personale di Risorse per Roma è al lavoro per sistemare il piano danneggiato. Con l’aiuto di una ditta del municipio, le operazioni di pulizia sono partite in fretta, alimentando la curiosità su come si risolverà questa vicenda così inquietante. Chi pagherà per questo caos? Segui gli aggiornamenti per scoprirlo!
Cronaca
Revocata la licenza al locale di viale Eritrea per accuse di violenza da parte del titolare del bar.

HaiMaiPensatoCheUnBarPotesseNascondereUnOrrendoSegreto Un bar di Roma è stato chiuso dopo un’agghiacciante aggressione: scopri i dettagli scioccanti di questa vicenda che ha fatto infuriare la città! #ViolenzaARoma #GiustiziaSubito #BarSottoAccusa
L’aggressione che ha sconvolto il quartiere
Una donna è entrata in un bar di viale Eritrea per chiedere un semplice bicchiere d’acqua, ma è finita vittima di una violenza sessuale. Il titolare, Matteo Bartoletti di 28 anni, l’ha bendata e trascinata nel retrobottega, trasformando un luogo apparentemente innocuo in un incubo. Le autorità hanno agito rapidamente, revocando immediatamente la licenza al bar “Il Caffè, il Gelato, il Ristoro”.
L’intervento delle forze dell’ordine
I carabinieri della compagnia Roma Salaria hanno arrestato Bartoletti con l’accusa di violenza sessuale e sequestro di persona. Nel loro rapporto, hanno descritto il bar come un posto diventato pericoloso per l’ordine pubblico, soprattutto dopo che un amico del titolare, con un passato di reati legati alla droga, ne aveva preso il controllo temporaneo. Questa mossa ha accelerato la decisione del questore di Roma di chiudere l’attività per sempre.Le proteste e la reazione della comunità
Dopo che la notizia si è diffusa, numerose donne si sono riunite di fronte al bar per un sit-in di protesta. Con volantini che denunciavano il locale come “Bar di stupro”, hanno espresso la loro rabbia e il loro dolore. Intanto, il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto di Bartoletti, ordinando per lui gli arresti domiciliari.
La ricostruzione dell’accaduto
Secondo le indagini della pm Ilaria Corda, l’abuso è avvenuto nel retrobottega del bar, subito dopo che Bartoletti aveva offerto un bicchiere d’acqua alla vittima, una 48enne italiana. La donna ha raccontato ai carabinieri di essere stata schiacciata contro il muro e costretta a subire l’orrore per ore, un episodio che ha lasciato tutti senza parole e ha sollevato domande su quanto possa essere nascosta la violenza nella quotidianità.
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