Procura di Roma indaga su Flotilla per sequestro e danni

La Procura di Roma indaga per sequestro di persona e danneggiamento, dopo gli esposti del team legale della delegazione italiana alla Global Sumud Flotilla. Gli inquirenti procedono contro ignoti e presto interrogheranno i 36 attivisti italiani per approfondire le denunce. Queste includono ipotetici reati di tentato omicidio e tortura.

Gli inquirenti ricostruiranno la navigazione della flottiglia, gli attacchi con droni in due episodi e gli eventi dopo l’abbordaggio da parte delle autorità israeliane. Vogliono chiarire ogni dettaglio per verificare le accuse.

La Global Sumud Flotilla è un’iniziativa umanitaria internazionale del 2025. Coinvolge oltre 40 imbarcazioni e partecipanti da 44 paesi. Ha lo scopo di rompere il blocco israeliano su Gaza e portare aiuti essenziali come viveri e medicinali a una popolazione devastata da carestia e guerra. L’operazione mira anche a mobilitare il mondo e a evidenziare una crisi umanitaria spesso trascurata.

La flottiglia è partita da porti mediterranei come Barcellona, Genova, Catania e Siro tra fine agosto e inizio settembre. Ha affrontato maltempo e ritardi, ma il 1º ottobre 2025, in acque internazionali vicino a Gaza, le forze israeliane l’hanno intercettata con abbordaggi armati. Hanno fermato tutti i passeggeri senza riportare danni fisici e sequestrato le imbarcazioni. Tra i partecipanti figuravano attivisti, medici e artisti di fama globale, uniti in un sforzo di solidarietà e nonviolenza. Hanno denunciato abusi e umiliazioni durante la detenzione nelle carceri israeliane.

Questo procedimento segna una novità per l’Italia. Pochi casi vedono un’autorità europea indagare su eventi in acque internazionali che riguardano le forze armate israeliane. Il diritto penale italiano permette però di avviare indagini per crimini gravi, soprattutto se coinvolgono cittadini italiani o violazioni dei diritti umani e crimini internazionali.