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Cronaca

Nelle notti romane Fargetta e Layla Benitez arrivano al Room26

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Nelle notti romane Fargetta e Layla Benitez arrivano al Room26

Room26 si prepara per un fine settimana all’insegna della musica dance con la presenza di due ospiti di rilievo del panorama internazionale. Venerdì 22 e sabato 23 novembre, il celebre locale dell’Eur accoglierà Mario Fargetta, noto come Get Far, e Layla Benitez, per due serate di sonorità coinvolgenti.

Mario Fargetta: Il Pioniere della Dance-Music

Mario Fargetta, veterano delle console di tutto il mondo, è atteso venerdì sera con i resident DJ Fabio Angeli e Mattia Olivi. Fargetta è un nome che riecheggia nella storia della musica dance, avendo dominato le classifiche globali con brani iconici come “Midnight” e “Feel it”. Non solo DJ, Fargetta ha portato la dance-music su palcoscenici prestigiosi come il Teatro Ariston. Riconosciuto a livello internazionale, ha ricevuto premi come il Leone d’Oro alla carriera e il Premio Saint-Vincent. Get Far continua a innovare con nuove produzioni e progetti, consolidando il suo ruolo nel panorama musicale odierno.

Layla Benitez: Un Talento Emergente nel Mondo della Musica Techno

Sabato 23 novembre, Layla Benitez prenderà il controllo della console insieme al resident house man Miki Stentella. Figlia d’arte, ha seguito le orme del padre, John Jellybean Benitez, affermandosi nel panorama musicale elettronico. Nonostante la giovane età, Layla ha suonato in prestigiosi festival e club internazionali, tra cui il Coachella e il Tomorrowland. Con un sound che spazia tra techno e groove rilassato, Benitez ha guadagnato riconoscimenti da parte della critica, tra cui la nomina di Star del 2022 da DJ Mag. Inoltre, ha lanciato la sua etichetta discografica, Sheep At Night, e continua a esibirsi di fronte a platee di tutto il mondo.

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Pantheon: La protesta contro il riarmo UE in vista della manifestazione del 21 giugno

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Pantheon: La protesta contro il riarmo UE in vista della manifestazione del 21 giugno

PaceInPiazza Hai mai visto una bandiera arcobaleno sventolare davanti al Pantheon come simbolo di rivolta? Scopri l’epica mobilitazione che sta scuotendo Roma contro il Piano di Riarmo europeo!

Una Piazza che Pulsa di Protesta

Questa mattina, Piazza della Rotonda a Roma è diventata l’epicentro di un movimento per la pace, con oltre 60 associazioni, sindacati, collettivi studenteschi, partiti e cittadini uniti sotto una gigantesca bandiera arcobaleno. L’evento, parte della campagna Stop Rearm Europe, segna il primo incontro nazionale delle realtà italiane coinvolte, in preparazione della grande manifestazione del 21 giugno, proprio quando il vertice NATO all’Aja catturerà l’attenzione globale. Lo slogan “Se vuoi la pace, prepara la pace” ha echeggiato forte, mentre i promotori della Rete italiana Pace e Disarmo spingono per fermare le politiche bellicistiche dell’Italia e dell’UE, ispirati anche dal messaggio di Papa Leone XIV.

Testimonianze Emozionanti dalla Folla

Tra i manifestanti, radunati dalle 10 del mattino, si sono viste bandiere della pace e della Palestina, con cartelli che gridavano messaggi come “Stop bombing Gaza”, “Questa città ripudia la guerra” e “No al riarmo, sì alla pace”. Tommaso Martelli, coordinatore nazionale dell’Unione degli Studenti, ha tuonato: “Siamo qui contro la guerra e il riarmo. Le armi portano alla guerra, non alla pace. Servono investimenti nei servizi pubblici, non 800 miliardi in armamenti”. Numerose voci dalla società civile hanno aggiunto emozione, con Maria che ha dichiarato: “Il mondo è spinto verso il riarmo e la continuazione della guerra. Non possiamo restare in silenzio, soprattutto di fronte alla tragedia in Palestina”. Giovanni, con una bandiera palestinese, ha ribadito: “C’è un genocidio in corso. Essere qui è un dovere morale”.

Parole che Accendono il Dibattito

L’intervento più applaudito è stato quello di Yousef Salman, presidente della Comunità palestinese di Roma e Lazio: “Il genocidio del popolo palestinese continua e il mondo non può andare avanti in questa maniera. Vanno applicate le risoluzioni della comunità internazionale. La nostra lotta non è religiosa: gli ebrei sono nostri fratelli, con loro abbiamo vissuto per secoli. La nostra lotta è contro un regime criminale, sostenuto dagli Stati Uniti”. Anche giornalisti, mediattivisti, sindacalisti e attivisti di associazioni come Articolo 21 e Stampa Romana hanno preso la parola, indossando magliette con slogan come “#Nobavaglio, diamo voce alla pace”. Rosa Lella ha sottolineato: “Le guerre sono nemiche della verità, da sempre uccidono la libera informazione”. Figure come Natale Di Cola della CGIL e Giuseppe De Marzo della Rete dei numeri pari hanno denunciato le risorse sottratte al welfare per il riarmo.

Prossimi Passi verso una Rivoluzione Pacifica

Elena Mazzoni di Transform! Italia ha spiegato: “La guerra impatta su casa, ambiente, diritti. Non è solo pacifismo, ma giustizia sociale. Il 21 giugno saremo di nuovo in piazza, insieme a 18 Paesi europei”. Raffaella Bolini dell’Arci ha annunciato: “Questo è solo l’inizio, con mille adesioni a livello europeo. Dobbiamo costruire un movimento popolare contro il riarmo e le guerre. La piazza è aperta a tutti”.

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Come le strade chiuse e i bus deviati stanno trasformando gli spostamenti quotidiani

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Come le strade chiuse e i bus deviati stanno trasformando gli spostamenti quotidiani

Scopri gli eventi epici che stanno conquistando Roma oggi, con Papa Leone XIV al centro di una giornata da non perdere! #RomaInMovimento

L’arrivo di Papa Leone XIV e la celebrazione del Regina Caeli

Roma è in fermento per la preghiera del Regina Caeli, un evento che attirerà almeno 200 mila persone in piazza San Pietro. Immagina il nuovo Pontefice, Leone XIV, che saluta la folla dalla Loggia della Basilica alle 10 del mattino – un momento carico di emozione e spiritualità. Le forze di sicurezza sono state rafforzate, con migliaia di agenti e volontari pronti a gestire la folla, mentre maxischermi e controlli ai metal detector renderanno l’atmosfera ancora più elettrizzante. Ma c’è di più: residenti dai Castelli Romani e da Pavia potrebbero unirsi, attirati dal legame del Papa con quelle zone, e prima dell’evento, una parata di oltre 130 bande musicali sfilerà da piazza Cavour verso la Basilica, intonando melodie che faranno vibrare l’aria.

Gli eventi imperdibili che animano la città

Non solo preghiera, perché Roma pullula di altre attrazioni da far invidia a chiunque. La “Race for the Cure” al Circo Massimo promette 100 mila partecipanti per una passeggiata di due chilometri e corse competitive da cinque o dieci chilometri – un mix di sport, solidarietà e adrenalina che potrebbe bloccare temporaneamente strade iconiche come via Petroselli e via del Corso. E non dimentichiamo gli Internazionali Bnl di tennis: le finali sono in programma per domenica 18 maggio, con la possibilità di posticipi per la partita Roma-Milan all’Olimpico. Chissà quali sorprese riservano questi eventi, con delegazioni straniere come quelle di Zelensky e Orbán che potrebbero aggiungersi al caos festoso!

Come navigare tra chiusure e trasporti potenziati

Curioso di sapere come muoversi in mezzo a tutto questo trambusto? Le strade di Roma saranno un labirinto di deviazioni e divieti di sosta in zone come via Crescenzio e lungotevere della Vittoria, ma l’amministrazione ha risposto con un potenziamento dei trasporti pubblici. La metropolitana linea A avrà più corse verso Ottaviano e Cipro, mentre i treni da Termini a San Pietro e la linea FL1 faciliteranno gli spostamenti. Per chi preferisce i bus, linee come la 19, 23, 64 e 916 sono pronte a portare tutti nel cuore del Vaticano e oltre. Preparati: queste misure potrebbero rendere il tuo weekend un’avventura inaspettata!

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