Dopo le polemiche sul suo appartamento, l’ex ministro Elisabetta Trenta risponde alle accuse.
Queste le parole della Trenta intervistata da ‘Il Corriere della Sera’: “Sono molto arrabbiata. Questa storia mi porterà dei danni. E’ evidente che ormai sono sotto attacco“. “E’ tutto regolare“, prosegue. “Ormai la casa e’ stata assegnata a mio marito e in maniera regolare. Per quale motivo dovrebbe lasciarla?“.
A suo dire, aveva tre mesi per lasciare l’alloggio, ma nel frattempo è stato assegnato a suo marito che ne aveva fatto richiesta. Rivela poi che, quando è diventata ministro, suo “marito è stato demansionato. Ora ha di nuovo i requisiti. E comunque noi prima facevamo una vita completamente diversa” e “anche adesso continuo ad avere una vita diversa“, “è una vita di relazioni, di incontri“.
Poi aggiunge: “Non credo proprio che si tratti di un privilegio perchè io l’appartamento lo pago e lo pago pure abbastanza“. E pensa di essere sotto tiro: “Due giorni fa è stato pubblicato un documento riservato con il mio test attitudinale per l’Aise, l’agenzia dei servizi segreti. Poi è saltata fuori la storia della casa”, “è un attacco al presidente Conte? All’Aise, al Movimento? Alla Link Campus, dove sono tornata a lavorare?“.
Poi su Di Maio, che le ha chiesto di lasciare la casa: “Gli ho spiegato che tutto è stato fatto correttamente“, “quando l’incarico di mio marito sarà terminato lasceremo la casa come dicono le regole“. Infine, incalzata sulla sua permanenza nel M5S: “Ho chiesto di essere una dei 12 facilitatori. Ci rimarrò di sicuro“.