Dopo il blitz nei ristoranti della capitale il Clan indagato anche per esercizio abusivo del credito
Prosegue l’inchiesta della Dda di Roma che vede coinvolte le attività illecite del clan dei Moccia. Dopo il blitz dei Carabinieri nei ristoranti della Capitale, i pm contestano ora l’esercizio abusivo del credito da parte dello storico clan camorristico. L’attività incentrata sul prestito di denaro vede coinvolte almeno 3 persone, tra le quali Claudio D’Alessio, figlio del noto cantante partenopeo.
Le persone che necessitavano di denaro si rivolgevano al clan, che “pretendeva poi interessi variabili senza autorizzazione“. Nelle carte dell’inchiesta sono presenti anche una serie di intercettazioni che non lasciano dubbi sul coinvolgimento di D’Alessio.
In una infatti, il giovane si sfoga con un’altra persona che si serviva dei Moccia per ottenere denaro , lamentandosi delle loro modalità. Queste le sue affermazioni: “Se tu non blocchi un attimo la situazione e dai il tempo di respirare e di organizzarsi, qui non si andrà mai da nessuna parte, e quindi dico: non e’ che uno va a rubare la mattina che all’improvviso posso chiudere”. Sembra quindi che fossero forti le pressioni subite dal clan:“Serve un attimo di respiro, fammi lavorare, e poi si stabilisce un piano di rientro”. conclude infatti D’Alessio.
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