Renato Zero Rosa Chemical, via allo scontro a una settimana dalla fine della 73esima edizione del Festival. Che ha visto il cantante di Rivoli tra gli assoluti protagonisti, prima durante e dopo l’apertura del sipario. Alle polemiche per il testo della sua canzone, a tratti troppo esplicito, si sono infatti aggiunte quelle per la scena con Fedez durante l’esibizione all’Ariston. Manuel Rocati, questo il vero nome di Rosa Chemical, è stato così provocatorio e trasgressivo che, a detta di qualcuno, si sarebbe conquistato addirittura il soprannome di ‘nuovo Renato Zero’.
Proprio su questo, il ‘re dei sorcini’ ha detto la propria durante la presentazione del suo nuovo tour ‘Zero a Zero’. “La colpa non è di Rosa Chemical – ha detto – ma di chi pensa che la musica sia solo performance e manda in scena persone non ancora preparate sotto il profilo artistico. La musica non è velleità“. Zero distanzia dunque i suoi pezzi da quanto portato sulla scena dal classe ’98. “Una volta – prosegue – nelle case discografiche c’erano esperti che ti aiutavano a trovare la tua strada nei tempi giusti. Oggi i ragazzi come Rosa Chemical vanno sempre assolti. I veri colpevoli sono quelli che pensano che cantare si può improvvisare e che non ci sia responsabilità nell’andare davanti a un pubblico“.
Sulla sua presenza a Sanremo, poi, Renato Fiacchini ha ammesso i contatti con Amadeus e non ha escluso un ritorno all’Ariston in futuro: “Se il prossimo anno mi invitano di nuovo, ci faccio un pensierino“. E immancabile un commento anche sulla sua partecipazione a C’è posta per te in contemporanea con la finalissima: “Ho trovato fuori posto che Mediaset mi abbia mandato in trincea. Però sono un professionista, una persona perbene e non ho mai fatto speculazioni. Ma poi per andare al Festival devi preparare tutta l’artiglieria. Andare da Maria invece è meno impegnativo, basta indossare un tailleur o scarpe lucide col tacco“.