La mancata puntualità nell’integrazione digitale dei sistemi amministrativi ha causato un disservizio significativo nel settore educativo pubblico. Da settembre, diciotto insegnanti della provincia di Roma si trovano a insegnare senza percepire alcun compenso, a causa della mancata immissione delle ore lavorative nel Sistema Informativo Dell’Istruzione, noto come SIDI. Gli insegnanti, definiti “fantasma”, operano senza la sicurezza di uno stipendio, costretti a dipendere da aiuti economici esterni per sopravvivere.
### Le cause dell’inconveniente
Orazio Ruscica, segretario nazionale dello Snadir, sottolinea che l’errore risiede nel mancato inserimento, lo scorso aprile e maggio, delle ore di organico degli insegnanti di religione. Successivamente, distrazioni burocratiche a livello provinciale e regionale hanno impedito la risoluzione del problema in tempo. A settembre, le scuole hanno cercato di regolarizzare la situazione tramite il sistema informatico, ma ormai era troppo tardi. In mancanza di alternative, si è deciso di procedere con metodi tradizionali anziché digitali, aggravando le tempistiche di risoluzione.
### Le azioni intraprese
Lo Snadir ha presentato diffide formali a vari istituti scolastici coinvolti, tentando di accelerare il processo e ripristinare la normalità. Ruscica esprime la speranza che le istituzioni competenti possano risolvere la vicenda rapidamente, sottolineando tuttavia che un eventuale prolungamento dell’attesa porterà a richieste di risarcimento per i danni subiti dagli insegnanti. Gli istituti coinvolti includono varie sedi nei distretti di Roma, ai Castelli e sul Litorale.