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Il 2024 è l’anno nero per le carceri nel Lazio, con suicidi, autolesionismo, rivolte e sovraffollamento.

Il 2024 è stato un anno nero per le carceri del Lazio, con numerose proteste e rivolte a causa del sovraffollamento estremo e delle condizioni di vita poco dignitose. Diciotto persone sono morte per patologie o cause ancora da chiarire, sette si sono suicidate e ci sono stati numerosi atti di autolesionismo. Le condizioni all’interno dei penitenziari sono estremamente precarie, con spazi ristretti, carenza di servizi e mancanza di privacy. Le persone più fragili sono le più colpite, con condizioni mentali e di vita già precarie che peggiorano ulteriormente in carcere. Il garante dei detenuti del Lazio ha confermato la morte di un anziano in attesa di trasferimento in una Rsa, portando a diciotto il numero totale di decessi nelle carceri nel 2024.

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