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Truffa telefonica sventata e arresto: l’80enne sostiene di aver calcolato tutto e di aver vinto

Una donna di 80 anni, residente nei Parioli, è riuscita a sventare una truffa telefonica grazie alla sua prontezza e astuzia. “Sono anziana, ma ancora sveglia – ha dichiarato la donna – Avevo ricevuto una chiamata simile dal finto maresciallo in primavera. La scorsa volta ero nel pallone, oggi no”.

Il fatto è avvenuto lunedì scorso, quando la signora Rosa ha risposto al telefono e, dall’altro capo, un uomo si è presentato come un maresciallo. L’uomo ha spiegato alla donna che suo figlio si trovava in difficoltà e che, per aiutarlo, avrebbe dovuto versare una somma di 10mila euro insieme a tutti i suoi beni preziosi. “Ho capito che mi voleva truffare – ha affermato l’ottantenne – Sono anziana, ma ancora sveglia”. Per ingannare il truffatore, si è finta intenta nella ricerca degli oggetti di valore. Tuttavia, aveva già contattato le forze dell’ordine. Quando il truffatore si è presentato a casa per ritirare il denaro e i preziosi, ha trovato ad attenderlo i poliziotti.

Il tentativo di truffa

Dopo aver risposto al telefono, la signora Rosa ha parlato con un uomo di circa 30 anni che si è presentato come maresciallo dei carabinieri. Prima di tutto, il truffatore ha accertato che la donna fosse sola in casa, chiedendole del marito, di cui conosceva nome e cognome. Poi, con un forte accento napoletano, le ha comunicato che il figlio si trovava in difficoltà. “Con tono autoritario e rassicurante, mi ha detto che mio figlio aveva investito una donna incinta che ora doveva essere operata d’urgenza – ha ricordato l’ottantenne – Mi ha detto che il mio figlio si trovava in una camera di sicurezza con loro e che un avvocato gli aveva suggerito di pagare 10mila euro alla vittima dell’incidente per evitare il processo”, cifra che avrebbe dovuto anticipare lei.

La reazione della signora Rosa

La signora Rosa ha intuito rapidamente che si trattava di una truffa. “Ho ricevuto una chiamata identica a primavera, credo fosse anche la stessa persona, l’ho riconosciuto dalla voce. La prima volta sono andata nel pallone, avevo paura. Ho finto di avere il telefono rotto, ho attaccato e non ho più risposto – ha spiegato – Stavolta non mi sono lasciata spaventare”. La donna ha deciso di prendere tempo al telefono, fingendo di rovistare tra i cassetti alla ricerca di beni preziosi, mentre in realtà aveva avvisato la polizia.

Arresto del truffatore

Quando il truffatore si è presentato a casa della signora Rosa, ha trovato ad attenderlo gli agenti. “Ho finto di essere spaventata e disposta a dargli tutti gli oggetti di valore che avevo con me – ha concluso – Sono scesa dal portiere e gli ho detto di chiamare la polizia. Ho vinto io”. La pronta reazione della donna ha portato all’arresto del finto maresciallo, dimostrando come la vigilanza e la prudenza possano fare la differenza in situazioni del genere.

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