Categorie
Attualità

La sorella di Simonetta Cesaroni accusa i poteri forti di coprire il killer

Simonetta Cesaroni è stata uccisa con ventinove coltellate nell’ufficio degli Ostelli della Gioventù in via Carlo Poma 2 a Roma il 7 agosto del 1990. Paola Cesaroni, sorella della vittima, crede che il killer sia stato protetto da “poteri forti” e ha espresso la sua convinzione durante un’intervista a La Repubblica. Dopo trentacinque anni, la giudice delle indagini preliminari di Roma Giulia Arcieri ha deciso di continuare le indagini sul delitto di via Poma, cercando di fare luce su quanto accaduto e approfondendo ciò che non è stato fatto finora, come spiegato dalla gip. L’opportunità di ripartire dalle prove del DNA, date le nuove tecniche scientifiche, è stata evidenziata durante le indagini.

Continua a leggere

Exit mobile version