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La verità nella sentenza sulla violenza a Primavalle durante la festa di Capodanno: tutti hanno mentito

Alla festa di Capodanno 2021, tenutasi in una villetta di Primavalle, Roma, si sono riunite diverse gruppi di ragazzi, che, come riportato dai giudici, erano caratterizzati da “dichiarazioni confuse e spesso reticenti” o “mendaci”. Durante l’evento, i partecipanti hanno mentito, sia gli amici di Patrizio Ranieri, condannato a 5 anni e 6 mesi per aver violentato una 16enne, sia le amiche della vittima, con intenti difensivi e per tutelare “il gruppo di appartenenza”.

### La notte dell’accaduto
Secondo quanto emerso, la festa ha trascinato i ragazzi in comportamenti irresponsabili, inclusi abusi di alcol e sostanze stupefacenti. I magistrati hanno sottolineato che questa reticenza potrebbe derivare dalla non comprensione della gravità degli eventi. Alla fine della serata, il party era fuori controllo, con una vittima in uno stato di forte alterazione. Le sue condizioni hanno rese confuse e difficili da ricostruire le testimonianze.

### La questione del consenso
Il ragazzo condannato ha mostrato a terzi una maglietta sporca di sangue della vittima, mentre lei giaceva stesa e priva di forze. Tuttavia, “tutti i partecipanti alla festa, non solo l’imputato, hanno riferito che i rapporti sessuali erano stati voluti e cercati dalla parte lesa”. I giudici hanno quindi evidenziato che la 16enne non era in grado di “comprendere appieno e valutare il significato delle proprie scelte”, risultando “incosciente o quanto meno semi incosciente” e, di conseguenza, incapace di esprimere un valido consenso.

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