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Cronaca

Studente sotto indagine: le conseguenze possibili

Un giovane di 26 anni ha festeggiato la fine del suo ciclo universitario in modo controverso, urinando davanti all’Altare della Patria a Roma. In compagnia di un amico che riprendeva l’atto con il cellulare, il laureato ha voluto celebrare il traguardo con un gesto provocatorio che ha attirato l’attenzione di una pattuglia della polizia.

### Cosa è successo
L’episodio risale al 15 giugno 2023, quando lo studente ha scelto di “festeggiare” non con un aperitivo o in discoteca, ma passeggiando per le vie della Capitale fino al Vittoriano. Qui, ha abbassato i pantaloni e ha urinato rapidamente, mentre il suo amico filmava il momento. Tuttavia, le autorità sono intervenute, portando entrambi i ragazzi al Commissariato Celio. I giovani hanno collaborato con gli agenti, consegnando il cellulare e scusandosi per l’accaduto, che hanno definito uno “scherzo momentaneo.” Le indagini, tuttavia, sono continuate e si sono concluse dopo due anni. L’avvocato del giovane ha proposto di svolgere lavori socialmente utili in una struttura assistenziale pubblica.

### Cosa rischia lo studente?
Secondo quanto riportato da Roma Today, il giovane è stato indagato ai sensi dell’articolo 518 duodecies del codice di procedura penale. In particolare, il secondo comma stabilisce che: «Chiunque, fuori dei casi di cui al primo comma, deturpa o imbratta beni culturali o paesaggistici propri o altrui, ovvero destina beni culturali a un uso incompatibile con il loro carattere storico o artistico ovvero pregiudizievole per la loro conservazione o integrità, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 1.500 a euro 10.000».

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