Roma allunga la stagione balneare fino al 30 ottobre, dando a romani e turisti un mese in più per abbronzarsi e bisticciare per gli ombrelloni, mentre il sindaco Gualtieri combatte la burocrazia come un gladiatore in costume da bagno. Ma chissenefrega delle solite regole, se Ostia può diventare la nuova Ibiza del Tevere? #StagioneBalneareXL #RomaAlMare #BagniniInRivolta #GualtieriSpiaggiaLibera
### Estensione della stagione: un mese in più di sabbia e sole
Il Campidoglio ha dato il via libera per prolungare la stagione balneare del litorale romano fino al 30 ottobre, bypassando le solite chiusure di fine settembre. Niente più piagnistei per l’estate che finisce troppo presto: spiagge e stabilimenti potranno tenere aperte le saracinesche extra, forse per dare ai politici un posto dove nascondersi dalla prossima grana burocratica.
### Le concessioni balneari: il caos delle domande
Oltre 150 domande sono arrivate al Comune per le concessioni di Ostia, con 31 stabilimenti e 9 spiagge libere in ballo. Il sindaco Gualtieri sta accelerando le verifiche per evitare ritardi, permettendo agli attuali gestori di rimanere al timone temporaneamente. Insomma, un modo per non far chiudere bottega mentre si decidono i nuovi padroni del bagnasciuga – o forse solo per non ammettere che la burocrazia romana è un disastro epico.
### Parole del sindaco: trasparenza o chiacchiere da ombrellone?
Gualtieri spara a zero sui ritardi causati dai ricorsi, giurando di rendere Ostia più accessibile e attraente. “Vogliamo valorizzarla con servizi top”, dice, ma tra linee guida fumose e proroghe last-minute, sembra che il vero obiettivo sia solo allungare la festa. Chissà se riuscirà a evitare che finisca in un’altra rissa legale.