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Cronaca

Anfore e statue etrusche scomparse, scontro tra Italia e Germania: il museo di Monaco deve restituirle

Scontro epico tra la procura di Roma e i tedeschi dello Staatliche Antikensammlungen: il direttore Florian Knauss finisce in aula per un affare di reperti antichi venduti da un compare di Messina Denaro, quel boss mafioso che fa impallidire Hollywood. Ma chi se ne frega delle regole internazionali quando c’è arte in ballo e profitti da spartire? #MafiaArte #RepertiRubati #ScontroItalianoTedesco #ScandaloVirale #DenaroSporco (212 caratteri)

### Il Braccio di Ferro Internazionale
In un mondo dove l’arte dovrebbe unire, la procura di Roma sta dando una lezione ai tedeschi, accusandoli di aver accolto reperti antichi con un pedigree mafioso. Il direttore Florian Knauss è stato trascinato in tribunale, e non per una tazza di tè: pare che quei tesori siano finiti nelle mani del museo grazie a un amico intimo di Matteo Messina Denaro, il famigerato capo della mafia siciliana. Ma dai, chi non ha un amico con qualche scheletro nell’armadio?

### I Reperti e le Accuse
Al centro della bufera ci sono manufatti antichi che avrebbero viaggiato da Palermo a Monaco con più fermate illegali di un turista ubriaco. La procura romana non ci sta e punta il dito contro Knauss, accusandolo di aver chiuso un occhio – o forse tutti e due – su origini dubbie. Intanto, in Italia ridono sotto i baffi: “I tedeschi rubano la nostra storia, ma noi esportiamo la mafia. Affari equi, no?”. Le indagini stanno scavando nel torbido, con documenti che parlano di vendite sottobanco e fatture creative.

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