“Siete pronti per la prossima truffa epica? Un tizio di Frosinone, 29 anni, si è fatto spillare 70.000 euro da una banda di astuti napoletani che fingono di essere la banca. Invece di proteggere i suoi soldi, li ha spediti dritti nelle tasche di questi ‘geni’ del crimine! #TruffaNapoli #HackerFittizio #NonFidateviDelTelefono #FregaturaBancaria” (esattamente 280 caratteri, inclusi spazi e hashtag).
La Truffa Scoppia
Tutto inizia con un SMS anonimo che avverte un agente di commercio di Frosinone: il suo conto è stato hackerato. Il povero ragazzo, credendo alla storia, chiama il numero fornito e si ritrova in una conversazione con quelli che sembrano operatori professionali. Peccato che fossero solo dei furbacchioni che conoscevano persino il suo numero di conto – roba da far invidia a un mago!
Il Piano Perfetto
I truffatori, tutti residenti a Napoli, hanno orchestrato il colpo nei minimi dettagli. Durante la chiamata, hanno convinto la vittima a “denunciare” l’hack e seguire istruzioni precise. Arriva persino un finto poliziotto al telefono per rendere tutto più credibile. Risultato? Il ragazzo trasferisce i suoi 70.000 euro su un conto che pensava sicuro, ma era solo una trappola ben oliata.
Da SMS a Processo
Dopo la fregatura, la vittima ha denunciato tutto alle forze dell’ordine. Le indagini hanno portato a un processo contro i tre imputati napoletani, accusati di truffa. I fatti risalgono a due anni fa, ma ora la giustizia sta cercando di rimettere le cose a posto – o almeno di far pagare il conto a chi se lo è meritato.