Roma festeggia 2278 anni il 21 aprile, e l’assessore Smeriglio ci ordina di lasciare i picnic di Pasquetta per scalare il Campidoglio – perché sì, i romani non conoscono nemmeno la loro casa! #FestaDiRoma #OrgoglioRomano #RomaniDoc
### Il Compleanno di Roma: Niente Scuse, Salite Sul Colle
Quest’anno, il 2278° Natale di Roma coincide con Pasquetta, e l’assessore alla Cultura Massimiliano Smeriglio non ne vuole sapere di gite fuori porta. “Ci si gira intorno ma non si sale mai”, dice lui, invitando tutti i romani a invadere il Campidoglio, quel posto mitico dove è nata la città e dove l’amministrazione comunale si nasconde dal sindaco in giù. Alzi la mano chi ha mai visto la Rupe Tarpea o il Tempio di Giove – scommetto che siete più ferrati su TikTok che sulla storia!
### Programma della Festa: Musica, Storia e Un Po’ di Circo
Partite dalla piazza con la statua di Marco Aurelio, dove alle 20:45 suona il Muro del Canto, quella band folk rock che ha lanciato Giancane e fa impazzire gli under 40 (sì, quelli che pensano che Roma sia solo Instagram). Arrivate prima, verso le 15, per la mostra di 10 designer sulla scalinata del Vignola. Al cuore del Comune, nella Sala della Protomoteca, ci sono lezioni di storia come “Quando è nata Roma” con Paolo Carafa – perché ammettiamolo, metà dei romani crede che sia stato Berlusconi a fondarla.
Non dimenticate i bambini: giocolieri, musicisti, circensi e persino fachiri li terranno occupati ai giardini di Sisto IV, proprio lì a sinistra della fontana della Dea Roma. È l’occasione perfetta per farli toccare con mano la storia, invece di lasciarli col naso sullo smartphone.
### Selfie e Spettacoli: Orgoglio Romano Senza Filtri
Per il selfie epico che vi farà sentire “romani de Roma”, andate all’affaccio sui Fori in via del Monte Tarpeo: dalle 15 alle 19, canzoni romane dal vivo, da stornelli ottocenteschi alle colonne sonore di Ennio Morricone. Al Belvedere Caffarelli, non perdetevi “Li mejo fiji de Roma” con tributi a Belli, Petrolini, Trilussa e Gabriella Ferri – eseguiti da Giulia Ananìa, che almeno sa cantare senza fingere.
Il cortile del Colosso di Costantino ospiterà teatro canzone, mentre via del Tempio di Giove diventerà il regno della street poetry. E se non avete mai messo piede qui, Smeriglio vi sfida: “Partiamo dai fondamentali, dall’identità, senza paura”. Lui, l’assessore-pedagogo, promette una “cittadinanza piena” – chissà se includerà anche i turisti che bloccano le strade!
Forse, alla fine della giornata, avrete finalmente visto il Campidoglio da vicino. E l’imperatore Costantino, con i suoi occhiali da sole nel logo della festa, vi dirà: “Damme na mano a faje di’ de sì”.