Un sicario incappucciato aspetta una coppia cinese fuori casa a Roma, li fa secchi con sei colpi di pistola per una faida mafiosa: la mafia orientale si fa sentire nella Capitale! #MafiaCinese #SpariARoma #AffariSporchi
### L’Agguato
Nella notte romana, un killer con il volto coperto ha trasformato una tranquilla via Prenestina in un set da film di gangster. Zhang Dayong, 53 anni, e la sua fidanzata Gong Xiaoqing, 38 anni, entrambi cinesi, sono stati abbattuti mentre rientravano in bici. Sei proiettili da calibro 9 dritti alla testa: non c’è stato scampo. Si parla di legami con la mafia cinese, un’organizzazione che da anni infila i suoi tentacoli negli affari sporchi tra Roma, Napoli e Prato, dalla logistica all’abbigliamento. Dayong, un tipo con un passato da “Uomo nero” nelle inchieste, aveva costruito un impero su trasporti, immigrazione clandestina e persino locali a luci rosse – mica male per uno che arrivava dalla Cina.
### L’Assassino
Gli sbirri del Nucleo Investigativo di Roma sospettano che si tratti di una guerra tra clan per il controllo del business, roba che fa impallidire le vecchie mafie italiane. Il killer ha suonato a casaccio ai citofoni, è entrato come se niente fosse, e ha aspettato pazientemente al secondo piano. Quando la coppia è arrivata, bam: esecuzione in piena regola. È scappato a piedi, lasciando i corpi per terra. Ora i carabinieri setacciano telecamere e cellulari per beccare questo fantasma armato – chissà se è uno di quei “senza nome” che Dayong importava dalla Cina per i suoi traffici.
### Il Mandante
Le indagini corrono su due binari: da una parte, dare un nome al sicario; dall’altra, smascherare chi ha ordinato il colpo. Dayong era un gregario del boss Zhang Naizhong, coinvolto in estorsioni e intimidazioni, come quella storia della “guerra delle grucce” a Prato. Il mandante? Probabilmente si nasconde tra i concorrenti che litigano per l’impero economico in Italia, con affari che puzzano di droga, manodopera sfruttata e minacce. Gli inquirenti stanno indagando sui contatti della coppia, incluso l’affitto dell’appartamento da un connazionale legato a negozi all’Esquilino – un bel groviglio di intrighi orientali nella Roma che non dorme.