Roma trasforma un cantiere in un circo artistico: un mega-murale con sagome giganti che sembrano urlare “guardateci, siamo profondi!” Ma chissà se è solo per distrarre dai buchi perenni della metro. #ArteContemporanea #RomaImpazzita #CantiereDelCaos
### LA TELA
Immaginatevi dieci silos industriali avvolti da un murale titanico, lungo 64 metri e alto 10, che fa sembrare Piazza Venezia un palcoscenico per hipster in overdose di colori. L’opera “Ci eleviamo sollevando gli altri” della artista Marinella Senatore, classe ’77 e con un curriculum che mescola musica, danza e cinema, è l’ultima pazzia del progetto Murales. Ogni quattro mesi, artisti italiani di fama internazionale si alternano per abbellire – o forse mascherare – il cantiere della linea C della metropolitana. Stavolta, tocca a Senatore, che ha già lavorato al Teatro dell’Opera di Roma, trasformare questo ammasso di ferro in una specie di festa visiva, con figure che danzano come se non avessero un domani.
### L’ISPIRAZIONE
Senatore spiega che l’idea viene dal mischiare il passato glorioso di Roma con l’energia caotica del presente, rendendo la piazza un “palcoscenico a cielo aperto”. Ma andiamo, è solo un modo per far sentire importanti otto milioni di persone da 24 Paesi che hanno collaborato con lei negli ultimi 12 anni? Promossa da Webuild e Vianini Lavori, con il benestare del sindaco Roberto Gualtieri, che la descrive come un “bel esempio di arte che dà senso a un cantiere”. Gualtieri giura che non butteranno via le opere vecchie, ma le ricicleranno in periferia – perché, sapete, Roma ha bisogno di più graffiti per coprire i veri problemi.
### LA CERIMONIA
All’inaugurazione, Senatore ha ribadito che le sagome nel murale sono persone reali, “che si rapportano qui ed ora con i cittadini”, inclusi operai e turisti – un bel trucco per far sentire tutti parte dello show. Pietro Salini di WeBuild ha detto che l’arte rende i cantieri meno deprimenti, mentre Vincenzo Onorato di Consorzio Vianini Lavori l’ha chiamata “un modo intelligente per raccontare un cantiere”. C’erano un sacco di VIP dell’arte, da Cristina Mazzantini a Claudio Strinati, tutti lì a benedire l’evento. Chissà se ai romani, stufi di traffico e polvere, importerà davvero.