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4 insegnanti indagati per violenza sessuale. Con la scusa delle arti marziali…

Cronaca – notizia di pochissimi minuti fa è che i Carabinieri di Civitavecchia hanno dato esecuzione a un’ordinanza, richiesta dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale della stessa città portuale e accettata dalla procura nei confronti di 4 insegnanti della suddetta cittadina.

Civitavecchia 4 insegnanti indagati

Gravi le accuse nei confronti di 4 insegnanti: uno è finito agli arresti domiciliari  mentre ad altri 3 è stata applicata la misura ell’obbligo di dimora.

I reati contestati sono quelli di violenza sessuale su minore e di induzione indebita a dare o promettere utilità.

Le indagini sono iniziate dopo che una studentessa di uno scuola superiore di Civitavecchia ha sporto denuncia a gennaio 2025 dichiarando di aver subito comportamenti molesti e atti di natura sessuale da parte di un professore in servizio presso lo stesso istituto.

Il docente, sul quale sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza come principale sospettato nell’ambito del procedimento penale, è attualmente sottoposto alla misura più afflittiva tra quelle emesse.

Oltre alla studentessa ci sono altre 6 studentesse che hanno testimoniato contro il professore. Le indagini, durate fino ad aprile, sono state meticolose e cristallizzate.

L’attività investigativa ha permesso di raccogliere gravi elementi indiziari a carico del professore che, all’interno di istituto di formazione, avrebbe costretto una studentessa a subire atti sessuali.

Il professore di Civitavecchia istruttore di arti marziali?

Nello specifico l’insegnante è indiziato di essersi improvvisato istruttore di arti marziali palpeggiando le zone intime di una studentessa. Come se non bastasse ci sono altri 3 professori che, sembrerebbe, abbiano omesso tali condotte e per questo motivo anche loro sono indagati e sottoposti a una misura cautelare più blanda, ovvero l’obbligo di firma in caserma, perché durante una gita scolastica avrebbero visto il comportamento del professore senza intervenire in nessun modo.

Si precisa che le indagini sono ancora in corso e che gli indagati, pur gravemente indiziati, devono considerarsi presunti innocenti fino ad eventuale sentenza definitiva, in ossequio al principio costituzionale di non colpevolezza.

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