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Cronaca

Guasto agli annunci, tabelloni e binari errati: ore di caos a Termini

#Hai idea di come un semplice guasto ai tabelloni possa trasformare una stazione affollata in un vero incubo per migliaia di persone? #RomaTermini #CaosTreni #DisagiPasseggeri

### Il guasto improvviso che ha paralizzato la stazione
Immagina di arrivare di corsa a Roma Termini, pronto per il tuo treno, solo per scoprire che i tabelloni delle partenze e degli arrivi mostrano informazioni completamente sbagliate. Dopo lo sciopero nazionale dei ferrovieri, un’anomalia tecnica ha colpito il sistema di informazione al pubblico poco dopo le 8 del mattino. I display indicavano ritardi inesistenti e binari errati, lasciando passeggeri e pendolari nel panico totale. L’applicazione mobile, anch’essa colpita, non si aggiornava, aggravando la confusione in una delle stazioni più trafficate d’Italia.

### Le reazioni furibonde dei viaggiatori
Tra la folla, migliaia di persone vagavano smarrite per le banchine, cercando di decifrare dove fosse il loro treno. Ad esempio, il convoglio delle 8.53 per Napoli era segnalato sul binario 6 come se partisse per Milano, mandando tutti nel caos. I capotreno hanno provato a rimediare urlando le destinazioni reali, ma con il rumore assordante della stazione, era quasi impossibile sentire. Turisti stranieri, alcuni in lacrime, si sono ritrovati su treni sbagliati: una donna spagnola ha raccontato la sua disperazione, finendo per sbaglio su un vagone per Milano invece che per Napoli.

### L’incertezza che ha alimentato i ritardi
Anche il personale della stazione non era immune al disordine: gli addetti alla sicurezza e i dipendenti di Trenitalia e Italo faticavano a fornire informazioni, spesso perché loro stessi non erano aggiornati. Ritardi misteriosi si sono aggiunti al mix, con i monitor che visualizzavano solo una vaga scritta “Rit” senza spiegazioni. Pendolari come Raffaella, un’impiegata esasperata, hanno sfogato la loro frustrazione: “È vergognoso, ogni giorno c’è un nuovo problema che ci fa arrivare tardi al lavoro”. Un caos che ha lasciato tutti a chiedersi: quanto può durare questa giungla di errori?

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