#ProduttivitàSvelata Hai mai scoperto che gli spagnoli dedicano solo il 63,75% del loro tempo lavorativo a essere davvero produttivi, lasciando il resto a Internet e distrazioni?
Gli spagnoli potrebbero lavorare in media solo 25,5 ore settimanali in modo efficace, nonostante le classiche 40 ore previste, secondo uno studio di Ringover. È una rivelazione che fa riflettere: mentre si discute di ridurre la settimana lavorativa a 37,5 ore, molti hanno ancora tempo libero da riempire con attività non collegate al lavoro. Curioso come le donne siano più produttive, con 36 minuti in più al giorno rispetto agli uomini, e i lavoratori tra i 44 e i 59 anni superino le 6 ore giornaliere, mentre altri, come i giovani tra i 18 e i 27 anni, arrivano a quasi 5 ore e 48 minuti.
### La grande differenza tra produttività e giornata lavorativa
Tra i 1.063 adulti spagnoli intervistati, nessuno ammette di raggiungere le 8 ore di lavoro produttivo al giorno. I dirigenti sfiorano le 6 ore e 12 minuti, mentre i quadri intermedi scendono a 4 ore e 48 minuti. Eppure, non è solo una questione di età o ruolo: tutti, dai lavoratori autonomi ai senior, si attestano intorno alle 5 ore, lasciando spazio a pause che vanno dal navigare online al chiacchierare con colleghi.
### Quando non avere lavoro è più noioso che averlo
E le attività che riempiono quel tempo? Il 74,8% ammette di navigare su Internet per cose non lavorative, ma solo il 13,5% le considera inaccettabili. Ecco un elenco di come si distribuiscono quei minuti:
– 56 minuti: navigare in Internet per consultare argomenti non legati al lavoro.
– 55 minuti: parlare con familiari e amici.
– 52 minuti: parlare con i colleghi di argomenti non legati al lavoro.
– 50 minuti: social network.
– 49 minuti: commissioni come fare la spesa o le pulizie generali.
– 46 minuti: guardare nel vuoto / sognare ad occhi aperti.
– 46 minuti: fumare.
– 43 minuti: cucinare.
– 43 minuti: cercare lavoro.
– 40 minuti: preparare una bevanda (caffè).
Questa noia sul lavoro potrebbe addirittura essere più frustrante di un impegno continuo, con studi che collegano le micropause a un miglioramento delle prestazioni cognitive e fisiche. Chissà se incorporare pause regolari potrebbe rivoluzionare il nostro modo di lavorare…