HaiMaiVisto La scalinata di Trinità dei Monti nasconde segreti che uniscono secoli di arte, amore e celebrità? #ArteRoma #ScoperteIncredibili
IL PERCORSO
Immagina di camminare su una scalinata che ha visto passare modelle leggendarie e star di Hollywood – ma cosa accadrebbe se questi momenti si intrecciassero con opere d’arte contemporanea? La mostra The Spanish Steps, Revisited ti invita in un viaggio affascinante attraverso 300 anni di storia, aprendo al pubblico dal 1° maggio al 1° novembre alla Keats-Shelley House. Curata da Luca Caddia, Fulvio Chimento, Ella Francesca Kilgallon e Carlotta Minarelli, l’esposizione riunisce più di 25 artisti e architetti moderni, come Cesare Pietroiusti e Jeffrey Dennis, che dialogano con il passato della scalinata progettata da Francesco De Sanctis.
Questa icona di Roma, tra i luoghi più fotografati al mondo, è stata al centro di antiche dispute tra papato e corte francese. Esplora i progetti storici dal Cinquecento al Settecento per collegare piazza di Spagna con la Chiesa di Trinità dei Monti: un disegno attribuito a Giacomo Della Porta del 1568, il progetto del 1660 di Plautilla Bricci (un tempo legato a Bernini), e persino un’idea di re Luigi XIV a cavallo. Le vedute seicentesche e settecentesche, insieme ai lavori di Alessandro Specchi e Sebastiano Cipriani, ti faranno riflettere su "e se" la storia fosse andata diversamente, stimolando l’immaginazione e l’arte odierna.
I PROGETTI
E se potessi rivivere la scalinata in modo completamente nuovo? Ecco dove entra il bello: quattro progetti site-specific che mescolano passato e presente in modi inaspettati. Stefano Arienti ha creato un’immagine notturna della scalinata con un abete addobbato, stampata su ciniglia per un effetto magico. Elisabetta Benassi, ispirata dalla sua stanza sopra quella di Keats, ha girato un video notturno che cattura il "respiro" della piazza, dal caos della folla al silenzio deserto.
T-yong Chung ha trasformato l’ispirazione dal gruppo equestre di re Luigi XIV in una scultura bronzea di una leggerezza sorprendente, mentre Margherita Morgantin ha posizionato un’asta con mirino sulla terrazza, trasformando il monumento in un simbolo intrigante dell’arte di vivere. Organizzata con l’American Academy in Rome e la British School at Rome, la mostra coinvolge artisti in residenza per esplorare parole come quelle di Gabriele D’Annunzio, che definiva piazza di Spagna "la più bella del mondo, fatta per l’ozio e l’amore". Preparati a un’immersione che potrebbe cambiare per sempre il tuo sguardo su Roma!