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Cronaca

Le opere devastate da alberi caduti e atti vandalici: una storia da svelare

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Il Mistero delle Tombe Ebraiche a Roma: Da Vandalismi a Meraviglie Ritrovate

Immaginate di passeggiare tra le antiche lapidi di un cimitero romano, dove nomi come Sed, Spizzichino e Ginzburg riaffiorano come fantasmi del passato, circondati da stelle di David e messaggi di “shalom”. Al Verano, il cimitero monumentale di Roma, le tombe dell’ala israelitica sono state vittime di vandalismi nel 2017 e devastate dal crollo di enormi pini e cipressi nel 2019 e 2021. Eppure, oggi, questi sepolcri dimenticati brillano di nuovo, rivelando storie che potrebbero catturare l’immaginazione di chiunque si avventuri nei suoi sentieri.

Come Un Investimento da Un Milione di Euro Ha Rianimato la Storia

Il Dipartimento capitolino dell’Ambiente e Ama hanno speso un milione di euro per rimettere insieme pezzi di marmo e ridare vita a questo angolo storico. “È una collaborazione unica che preserva un tesoro nascosto della città”, ha dichiarato l’assessora Sabrina Alfonsi, accompagnata dai leader della Comunità ebraica. Con un lavoro filologico che ha riaperto archivi polverosi, i sentieri del cimitero – dove riposano ebrei romani dal 1890 agli anni Settanta – sono stati ricostruiti pietra su pietra, trasformando un luogo di rovina in un simbolo di resilienza.

Le Storie che Affiorano dai Sepolcri: Incontri Inaspettati e Ricordi

Tra le lapidi, emergono racconti che stuzzicano la curiosità: figure come Ernesto Nathan, il sindaco di Roma dal 1907 al 1913, che riposa qui e attende di essere “incontrato” durante le 44 visite guidate organizzate da Ama dal 17 maggio al 15 giugno. Camminando piano, si sente l’eco di storie come quella del rabbino che sfidò i fascisti, o di nomi che collegano Roma a luoghi lontani come Odessa. È un viaggio nel tempo che fa riflettere: cosa nascondono davvero questi quadrati di marmo incisi?

Un Patrimonio di Romanità da Esplorare Subito

Non si tratta solo di tombe, ma di un labirinto di pietra progettato dall’architetto Vincenzo Fasolo, con serpentine che levigano filari di loculi, rendendo il Verano un posto dove persino i jogger romani incrociano la storia. Qui, ogni passo potrebbe rivelare un segreto, da ossa affiorate dopo crolli drammatici a connessioni con la Shoah, lasciando i visitatori a chiedersi: qual è la prossima scoperta in questo angolo dimenticato della Capitale?

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