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Minacce e colpi durante un video: ecco cosa è successo a Napoli : Ci volevano impedire di riprendere VIDEO

Durante le riprese nella piazza più frequentata di Napoli, Cicalone ed Evelina sono stati coinvolti in un episodio spiacevole. Mentre si stava discutendo con un individuo che sosteneva di volerci impedire di registrare in un luogo pubblico, un altro soggetto è arrivato da dietro, presumibilmente allertato dal primo, e ha colpito Evelina di sorpresa.

Nel tentativo di proteggerla, sono intervenuto e sono stato colpito con un oggetto pesante, riportando alcune ferite e una forte contusione al braccio sinistro, usato per parare un colpo diretto al volto. Per evitare di peggiorare la situazione e per legittima difesa, ho utilizzato uno spray legale dissuasivo, riuscendo così a farlo allontanare temporaneamente.

Purtroppo, nel momento in cui Evelina è stata colpita, la fotocamera è caduta e si è spenta, facendoci perdere parte della registrazione. Per fortuna, in zona sono presenti diverse videocamere di sorveglianza, e la Polizia ha già richiesto i filmati per ricostruire l’accaduto.

Nonostante l’arrivo dell’esercito, il soggetto ha continuato con il suo comportamento minaccioso, raccogliendo oggetti da terra con l’intento di usarli contro di noi. Solo l’intervento tempestivo dei militari ha evitato il peggio. Dopo le mie ripetute richieste di identificazione, la Polizia è riuscita a fermarlo. Era sprovvisto di documenti ed è stato accompagnato presso il comando della Polizia Ferroviaria per l’identificazione e la ricostruzione dei fatti.

È stata una brutta esperienza, che fortunatamente si è conclusa senza gravi conseguenze fisiche. Resta l’amarezza per un clima che in certi contesti sembra tollerare comportamenti inaccettabili da parte di chi passa le giornate in stazione senza alcun rispetto per gli altri e per le regole, spesso con telefoni di ultima generazione e abiti firmati, ma senza alcuna intenzione di costruire qualcosa.

Non si tratta di “poveretti”, ma di persone ben conosciute dalle forze dell’ordine, che troppo spesso tornano libere di agire in totale impunità.


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