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ROMA SCUOLA Progetto VVF con i bambini

ROMA SCUOLA Progetto VVF con i bambini. Cosa fare e come comportarsi in caso di incidente a casa o a scuola. Questo impareranno i ragazzi delle scuole primarie della capitale che aderiranno al progetto ‘I Vigili del Fuoco: soccorso a 360 gradi’. Progetto a cura del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco.
ROMA SCUOLA Progetto VVF con i bambini. L’obiettivo è favorire l’informazione sulla cultura della sicurezza e della prevenzione. I Vigili del Fuoco allestiranno dal 18 al 21 ottobre nelle gallerie del centro commerciale Euroma2 una serie di postazioni con personale dei pompieri coaudiuvato dagli studenti del IV anno dell’istituto tecnico agrario Garibaldi che potranno svolgere le ore di alternanza scuola-lavoro. All’interno dell’area, chiamata ‘Pompieropoli’, i bambini potranno mettere in pratica quanto appreso durante il percorso formativo. L’iniziativa, rivolta anche alle fasce deboli della popolazione, coinvolgerà più di 600 bambini dei municipi VIII e IV e la clientela di Euroma2. Tutti avranno l’opportunità di ricevere informazioni sulle azioni da intraprendere in caso di pericoli (alluvioni, incendi, terremoti).
Come fatto presente ai bambini durante la presentazione del progetto, avvenuta nella sede centrale dei Vigili del Fuoco e a cui ha preso parte anche il presidente dell’Assemblea capitolina Marcello De Vito, il capo del Corpo nazionale Gioacchino Giomi ha sottolineato: “I Vigili del Fuoco non spengono solo gli incendi ma intervengono anche in molte altre situazioni di emergenza. Conoscere alcune tecniche di prevenzione può essere un’importante risorsa per tutelare noi stessi e gli altri. Per farlo basterebbe porre una maggiore attenzione nella relazione con l’ambiente che ci circonda, dalla casa al territorio. Così come con le persone a noi vicine o che incontriamo nei percorsi di tutti i giorni”.
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Il turismo che non vogliamo. “Stop ai viaggi organizzati lungo il confine di Gaza”

Denunciamo con sdegno la promozione, da parte di alcune note agenzie turistiche internazionali, di “tour della realtà” al confine con Gaza, trasformando la tragedia umana della popolazione palestinese in un’attrazione turistica. Siamo di fronte a un’operazione cinica e inaccettabile, che sfrutta la sofferenza e la distruzione provocate da mesi di guerra per offrire “esperienze forti” a pagamento, con pacchetti che promettono scorci di città bombardate e la possibilità di “vedere con i propri occhi il confine con Gaza”.
Il tutto mentre la popolazione palestinese è sottoposta a bombardamenti, assedi, fame e deportazioni. Questa mercificazione del dolore umano è un oltraggio alla memoria delle vittime, una forma moderna di pornografia bellica, che contribuisce a normalizzare l’occupazione, la violenza e la disumanizzazione di un intero popolo.
Mentre la comunità internazionale dovrebbe mobilitarsi per il cessate il fuoco immediato e il riconoscimento dei diritti del popolo palestinese, c’è chi specula sulla guerra come se fosse un set cinematografico. È il riflesso più degradato di un sistema che fa profitto anche sulle macerie. Chiediamo l’immediata rimozione di questi “tour” dai portali di viaggio internazionali e l’apertura di un dibattito pubblico sull’etica del turismo nei contesti di conflitto.
Alcuni siti che promuovono questi viaggi sono tra i più visitati al mondo e contribuiscono a una narrazione tossica, che presenta solo un lato della guerra, legittimando l’occupazione e criminalizzando le vittime. Esprimiamo piena solidarietà al popolo palestinese e continueremo a battersi, in Italia e in Europa, contro il genocidio in corso a Gaza e contro ogni tentativo di strumentalizzarne il dramma. La guerra non è uno spettacolo. La morte non è un souvenir. Il turismo dell’orrore è complicità con il genocidio!”. Lo dichiara Giovanni Barbera della Direzione nazionale di Rifondazione Comunista.
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Art of play Roma e il lavoratore preso a pugni senza contratto. La risposta ufficiale della mostra

L’organizzazione della mostra Art of Play desidera esprimere innanzitutto il proprio rammarico per l’episodio recentemente avvenuto presso l’esposizione in corso a Roma.
Dopo il pugno ricevuto che ha fatto il giro del web, arriva la nota ufficiale dell’azienda.
“Art of Play si avvale di agenzie esterne specializzate per l’ingaggio di performer e figuranti, tra cui la persona coinvolta nell’episodio. L’organizzazione di Art of Play ha un rapporto regolare con queste agenzie, pertanto non è direttamente coinvolta nei rapporti tra le agenzie e i lavoratori. Art of Play esprime ancora una volta vicinanza alla performer e si impegna a verificare eventuali irregolarità in sede appropriata”.
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