Cronaca
ROMA FN contro Salvini

ROMA FN contro Salvini. Dopo lo striscione affisso davanti alla sede dell’Anpi Forza Nuova lancia un monito al vicepremier leghista.
“Questa mattina non eravamo a piazza del Popolo. Non ci piacciono le bugie di Salvini, ne’ il suo decreto liberticida. Tantomeno i suoi prossimi viaggi. Le sirene del sistema liberale non ci interessano, anzi. La nostra lotta contro questo regime al guinzaglio di Bruxelles si estende al suo ‘Deep State’. A quelle strutture sotterranee che tiranneggiano da decenni e hanno in odio l’Italia e gli italiani. Questa mattina abbiamo ‘assediato’ la sede nazionale dell’Anpi, a pochi metri da dove Salvini comiziava”. Questo quanto riportato in un comunicato di Forza Nuova, dopo lo striscione alla sede Anpi, definita “simbolo di un potere decennale annidato e velenoso, che con una mano diffonde idee immigrazioniste e anti-nazionali, con l’altra specula sulle spalle degli italiani e li avvelena con l’antifascismo”. Nel comunicato stampa viene anche dichiarato che “quello di questa mattina è solo il primo blitz di una serie di ‘obiettivi’ che rappresentano i nemici della nazione. Massonerie, forze repressive, magistrati sovversivi, mafia nigeriana, gender, redazioni di giornali, capitalismo di rapina e dinastie varie saranno i prossimi nemici da ‘assediare'”. La nota dice inoltre “Forza Nuova Roma non guarda a falsi sovranisti a braccetto con la peggiore reazione, ma ai Gilet gialli che stanno insegnando agli europei la strada del riscatto. Forza Nuova Roma non guarda a Salvini, emblema di un sistema liberale in declino, ma alle barricate parigine”.
Cronaca
Bomba sotto casa del boss Demce: è guerra aperta nella Roma criminale!

Un ordigno artigianale è stato piazzato lo scorso 15 luglio sotto casa di Elvis Demce, boss albanese legato alla criminalità romana. L’intervento degli artificieri ha evitato l’esplosione, ma il messaggio è chiaro: un avvertimento pesante diretto a uno dei personaggi più discussi del sottobosco criminale capitolino.
Il giorno prima dell’attentato, un’inchiesta dei carabinieri aveva portato all’arresto di 14 persone, ricostruendo anche il ruolo di Demce in un sequestro organizzato tramite un gruppo di sudamericani. Gli stessi che, poco dopo, sarebbero stati coinvolti nella gambizzazione di Giancarlo Tei, ex alleato di Demce oggi latitante.
Le ipotesi investigative parlano di una possibile faida interna tra i reduci della “batteria di Ponte Milvio”, legata al defunto Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik. Tanti anche i nemici esterni: da Giuseppe Molisso del clan Senese a Ermal Arapaj.
Demce, condannato in via definitiva a 15 anni, è detenuto ad Ascoli, dove è in cura per problemi psichiatrici certificati da 17 perizie. Ora la Direzione Distrettuale Antimafia vuole capire: è un nuovo capitolo della guerra criminale o qualcuno teme che il boss voglia collaborare?
Cronaca
Maxi Blitz contro il narcotraffico: 12 arresti shock tra Lazio, Abruzzo e Puglia!

Nelle prime ore di venerdì 25 luglio 2025, la Polizia di Stato ha portato a termine un’importante operazione contro il traffico di droga, che ha coinvolto diverse province di Abruzzo, Lazio e Puglia. L’intervento, coordinato dal Servizio Centrale Operativo e dalla Direzione Distrettuale Antimafia dell’Aquila, ha portato all’arresto di 12 cittadini italiani, accusati di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
L’indagine, denominata “End to End”, ha consentito di sgominare due distinti gruppi criminali, entrambi specializzati nell’importazione e nella vendita di ingenti quantitativi di droga. Le squadre mobili di Roma, Teramo, Latina, L’Aquila, Frosinone e Foggia, insieme ai reparti prevenzione crimine di Abruzzo, Lazio e Puglia settentrionale, hanno eseguito le misure cautelari e sono attualmente in corso perquisizioni nelle abitazioni e negli altri luoghi riconducibili agli arrestati.
Oltre al traffico di stupefacenti, alcuni degli indagati sono gravemente sospettati di reati ulteriori come estorsione, tentato omicidio e corruzione, aggravando il quadro criminale dell’organizzazione. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati beni per un valore superiore a un milione di euro, ritenuti provento delle attività illecite.
L’azione della Polizia di Stato rappresenta un duro colpo al narcotraffico che alimenta la criminalità nelle regioni coinvolte, confermando l’impegno costante delle forze dell’ordine nel contrasto ai fenomeni mafiosi e alla diffusione della droga sul territorio nazionale.
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