Politica
ROMA Appello della CRI sui rimborsi PA: “Da novembre…”

ROMA Appello della CRI sui rimborsi PA: la (grave) situazione.
ROMA Appello della CRI sui rimborsi PA. L’ente si rivolge alle principali associazioni collaboratrici, che ad oggi non hanno ancora ricevuto i rimborsi per i servizi erogati sul territorio. “Siamo in una situazione difficile. – si legge in una nota CRI – Da mesi aspettiamo il saldo di alcuni contratti di servizio in essere ma ci sono ritardi nei pagamenti a noi dovuti. Pur capendo le difficolta’ che anche le Pubbliche Amministrazioni vivono, la Croce Rossa di Roma sta continuando a garantire sul territorio servizi importanti e di pubblica utilita’, con uno sforzo notevole sia in termini di anticipo di spese che di impegno di lavoro dei suoi Operatori. Questi ritardi, pero’, ormai hanno provocato l’impossibilita’ per noi di pagare gli stipendi dovuti dal mese di novembre e a rischio ci sono anche le tredicesime. Per questo rivolgiamo un appello a quegli Enti come il Comune di Roma, la Prefettura e l’Ares con cui abbiamo rapporti di servizio, affinche’ entro la fine dell’anno la situazione si risolva. Il nostro e’ un invito pubblico fatto in spirito di collaborazione”
“La Croce Rossa di Roma – aggiunge la Presidente Debora Diodati – vive grazie al Volontariato e all’apporto che ad esso da’ una struttura di servizio e di sostegno composta da professionisti e operatori in vari settori. Il nostro e’ un lavoro sinergico e rilevante per la comunita’. Sono sicura che nessuno voglia limitare l’apporto che CRI Roma da’ sui territori e che si riesca a trovare con urgenza soluzioni rispetto al ritardo dei rimborsi a noi dovuti. Esprimo a nome mio e di tutti i Volontari la solidarieta’ ai 300 professionisti, tra dipendenti e collaboratori, certa che tutti insieme riusciremo a superare questo momento difficile“.
Politica
Ottaviani (Lega) “E’ il Pd ad aver penalizzato Roma e Lazio, Zingaretti e Patanè chiedano scusa”

“È davvero incredibile la faccia tosta con cui Zingaretti e Patanè attaccano Matteo Salvini. Il primo ha governato il Lazio per 10 anni e, tra i tanti ‘successi’ amministrativi, Roma ricorderà sempre la chiusura senza alternative della discarica di Malagrotta.
Questa decisione ha fatto piombare la città in un’emergenza rifiuti e ha costretto i cittadini a pagare una delle TARI più alte d’Italia. Il secondo, invece, non è in grado nemmeno di garantire i servizi minimi del trasporto pubblico nella città.
Grazie a Matteo Salvini, a Roma sono arrivati miliardi di euro per la Metro C, risorse fondamentali per sbloccare un’opera necessaria per la Capitale. È evidente che siano stati i dem, con la loro inadeguatezza politica, a penalizzare Roma e il Lazio. Chiedano scusa, invece di tentare di dare lezioni”. Lo dichiara il deputato della Lega Nicola Ottaviani.
Politica
Alle elezioni europee ricordiamoci di chi ci obbligava a vaccinarci e che ora difende il Genocidio

Verba Volant scripta manent. Alle prossime elezioni europee ricordiamoci dei politici e degli schieramenti che ci hanno obbligato a vaccinarci, con l’obbligo del Green Pass dicendoci che non c’era nessun rischio, cosa che invece è stata smentita ufficialmente il primo maggio quando AstraZeneca ha dichiarato che il vaccino covid19 può causare rari casi di trombosi.
Questo nonostante tanti professori e medici della comunità scientifica già avevano detto che il vaccino era sperimentale e che così, come era organizzata la somministrazione, non era corretta. Solo che poi la classe politica dominante, che aveva come premier, prima Conte e poi Mario Draghi, con Roberto Speranza sempre ministro della Salute, andava a creare pressioni notevoli critica il mainstream. Qualche medico è stato cancellato e sospeso dagli albi professionali, qualche questore sospeso dall’attività e più di qualche giornalista declassato e imbavagliato, qualche lavoratore licenziato, qualcuno è morto di trombosi ecc…
Elezioni Europee
Fra meno di un mese ci saranno le elezioni europee che negli anni sono diventate più importanti delle elezioni nazionali e i personaggi bene o male sono sempre gli stessi. Adesso però c’è anche un’altra grana su cui tantissimi politici fanno silenzio, ovvero non condannare i crimini di guerra che sta commettendo il governo Netanyahu, sempre più in crisi al suo interno, ma appoggiato dai poteri forti del mondo occidentale.
Più di 40.000 vittime palestinesi, di cui più della metà donne e bambini. Parliamoci chiaro, non ci vuole nulla a capire che difendere questa strategia militare, nasce da accordi che vanno al di la della pace e della democrazia. Condannare il terrorismo e gli attacchi palestinesi verso civili israeliani è ugualmente vergognoso, ma la risposta militare d’Israele è nettamente sproporzionata.
Per l’Ucraina, tutti i nostri politici hanno fatto campagne di sensibilizzazione, mentre per la Palestina, tutto tace. La verità è che l’Italia è una colonia dell’America, ed ora più che mai ce ne siamo rendendo tutti conto. Quando continueranno a parlare di non violenza o di democrazia, diritti civili e quant’altro, ricordiamoci del Green Pass e del silenzio sul genocidio del popolo palestinese.
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