Cronaca
BASSO LAZIO Confisca milionaria a capo gruppo della ndrangheta
BASSO LAZIO Confisca milionaria a capo gruppo della ndrangheta.
BASSO LAZIO Confisca milionaria a capo gruppo della ndrangheta. Ad operarla i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma, su ordine del Tribunale di Latina, su immobili, autoveicoli e quote societarie, per complessivi 2,8 milioni di euro. I beni sarebbero di proprietà del pregiudicato Carmelo Giovanni Tripodo, nato in Calabria nel 1958, ma da tempo dimorante nel basso Lazio, dove comanda un agguerrito sodalizio criminale di stampo mafioso. Quest’ultimo, secondo le indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia capitolina, era molto attivo nella gestione e nel controllo illecito di attività economiche e commerciali: in particolare, condizionava il rilascio di concessioni, autorizzazioni, appalti e servizi pubblici. Fatti che, nel giugno 2013 erano costati al boss, da parte della Corte di Appello di Roma, la conferma della condanna per delitto associativo di cui all’art. 416-bis c.p., reati in materia di stupefacenti, alcuni abusi d’ufficio in concorso con un amministratore pubblico e intestazione fittizia di beni. Attraverso approfondimenti patrimoniali, i Finanzieri del Gico del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria hanno accertato una sperequazione tra gli esigui redditi dichiarati da Tripodo e dai membri del suo nucleo familiare e il patrimonio. Società e immobili – in parte intestati a compiacenti ‘prestanome’ – accumulati nel tempo reimpiegando i profitti delle attività illecite. Tra i beni oggetto del provvedimento – che segue il sequestro avvenuto a marzo 2017 – vi sono: il patrimonio aziendale e i beni di tre società, operanti nei settori delle pulizie e del trasporto merci per conto terzi; 15 immobili residenziali e commerciali nonché nove terreni siti a Fondi (Latina) e 13 automezzi.
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Cronaca
L’apertura dell’arena del cinema a Forte Antenne: cosa riserverà l’evento con Pupi Avati il 15 maggio?

ScopriIlMisteroDelCinemaConPupiAvati #FestivalDaBrividi
L’Arrivo di una Leggenda al Festival
Il festival del cinema del II municipio a Forte Antenne sta per accendere le luci della magica arena estiva nel cuore di Villa Ada, con l’apertura fissata per il 15 Maggio. Immagina un evento che promette sorprese fino a ottobre, dove il mondo del grande schermo incontra storie che catturano l’immaginazione – e quest’anno, un ospite speciale è pronto a rubare la scena!
L’Ospite che Sta Facendo Impazzire i Fan
Pupi Avati, il celebre regista e sceneggiatore fresco di premio alla carriera ai David di Donatello, aprirà la kermesse con un intervento che potrebbe rivelare segreti inaspettati del suo mondo creativo. Non puoi perderti l’opportunità di scoprire cosa lo ha ispirato a creare capolavori che hanno segnato la storia del cinema – un incontro che potrebbe cambiare il modo in cui vedi il grande schermo!Cosa Succederà Durante la Serata
Appuntamento imperdibile alle 19:30, con la partecipazione dell’assessore alla Cultura di Roma, Massimiliano Smeriglio, e della presidente del II municipio, Francesca Del Bello. Al centro dell’azione ci sarà l’attore e sceneggiatore Francesco Marioni, che modererà l’incontro e promette dibattiti accesi e rivelazioni esclusive.
Il Film che Ti Lascerà Senza Fiato
Subito dopo l’incontro, preparati a un’immersione nel brivido con la proiezione del cult movie di Pupi Avati, “La casa dalle finestre che ridono”. Questo film è più di un semplice spettacolo – è un viaggio nell’incubo che potrebbe tenerti sveglio per notti intere!
Come Entrare in Questo Mondo Magico
L’ingresso è gratuito, ma affrettati: i posti sono limitati e andranno a ruba in un baleno. L’evento è organizzato dal “Condominio APS” e “Hollywood Tutto sul Cinema”, garantendo un’atmosfera unica per gli amanti del cinema che non vedono l’ora di vivere l’esperienza.
Cronaca
Stefano Pescosolido: “Grazie ai fan romani, ho battuto quel presuntuoso di Agassi”

Hai mai sognato di battere una leggenda come Agassi al Foro Italico? #TennisLegends #RomaMagica
I ricordi indimenticabili di Stefano Pescosolido
Stefano Pescosolido, l’ex stella del tennis italiano, rivive ancora l’euforia del pubblico dopo la sua straordinaria vittoria contro Andre Agassi nel 1994. Classe 1971, ha segnato gli anni Novanta con due titoli ATP e otto partecipazioni consecutive alla Coppa Davis. Quei match al Foro Italico restano per lui emozioni uniche, con video che guarda ancora oggi per rivivere quei momenti magici.
Qual è il ricordo più bello della sua carriera?
Pescosolido ha una carriera di sedici anni alle spalle, arrivando al 42esimo posto nel ranking mondiale. Tra i suoi tesori, spicca la vittoria al torneo del Parioli, dove è cresciuto dopo essersi trasferito a Roma a 13 anni. Ma è la Città Eterna a dominare i suoi pensieri: dai primi tornei all’esordio in Coppa Davis, ogni ricordo è avvolto da un piacere indelebile che fa incuriosire chiunque ami lo sport.Roma, il sogno di ogni tennista italiano
Per un giocatore come Pescosolido, originario del Frusinate, giocare gli Internazionali di Roma era un’attesa elettrizzante. Immaginate l’energia extra che dava quel pubblico speciale, con il Pietrangeli già strapieno durante le qualificazioni! Roma non è solo un torneo, è la storia viva del tennis e della città, un palco che infonde forza e passione come nessun altro.
La leggendaria vittoria contro Agassi
E se vi dicessimo che nel 1994, Pescosolido ha sconfitto Agassi in tre set sul Pietrangeli? Quel match è stato un punto culminante: per la prima volta contro il campione, con il pubblico che gridava il suo nome, trasformando la tensione in energia pura. Chissà cosa si prova a vedere un rivale innervosirsi di fronte a te… Roma rende tutto più epico!
Come ha vissuto l’addio al tennis?
Dopo aver appeso la racchetta al chiodo nel 2005, Pescosolido ammette che i viaggi intensi l’hanno spinto a quella scelta. La malinconia c’è, ma ora torna a Roma come spettatore, gustando gli Internazionali tra la folla. E indovinate? Viene ancora riconosciuto, un’emozione che non smette di stupire!
L’era dei tennisti italiani oggi
Essere il numero uno in Italia come il 42esimo al mondo: Pescosolido si chiede come sarebbe giocare con sei azzurri nei top 40, come Sinner. Quel “movimento pazzesco” di giovani talenti darebbe una carica incredibile, ispirando tutti a puntare più in alto. Curiosi di sapere se avrebbe cambiato tutto?
I consigli per i giovani, incluso suo figlio
Per suo figlio e i ragazzi che inseguono il tennis, Pescosolido ha un messaggio intrigante: deve essere divertimento puro, ma con sacrifici e dedizione. Niente pressioni eccessive, solo passi graduali e una voglia inesauribile di imparare. Chissà quanti sogni nasceranno da questi consigli!
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