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Bussetti sulla scuola: “Per rilanciare gli Istituti Tenici, serve…”

Bussetti sulla scuola: “Per rilanciare gli Istituti Tenici, serve…”
Il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca parla del rilancio degli Istituti Tecnici in un’intervista a Il Messaggero, ecco le sue parole:
Ogni giorno lavoriamo per ottimizzare l’utilizzo delle risorse europee per centrare le progettualità. L’orientamento lo reputo un compito importantissimo. Dobbiamo mettere mano anche sul piano della formazione dei docenti, soprattutto quelli che si dedicano a queste attività. Un orientamento ottimizzato può nascere anche dalla revisione dell’alternanza scuola-lavoro dove ci sarà l’apprendimento di competenze traversali. Niente apprendistato occulto. I genitori e i ragazzi all’iscrizione, devono sapere quali possibilità avranno e quale offerte lavorative potranno avere, bisogno parlare con chiarezza. Le imprese possono essere un valido alleato in questo cammino; infatti possono spiegare che cosa fanno con le loro attività agli studenti e, al termine degli studi, potrebbero assumerli. E attraverso la riforma dei professionali, che stiamo attuando, lavoreremo molto per migliorare e potenziare il lavoro svolto a scuola nelle ore di laboratorio”.
Poi sulla legge del bilancio: “La Manovra non effettuerà tagli sull’istruzione né sul sostegno. Avremo anche delle risorse più in realtà. Bisogna leggere con attenzione le tabelle che ci sono in giro. Da quest’anno le risorse per le supplenze sul sostegno vengono individuate anno per anno. Con le prossime manovre saranno di volta in volta iscritte in bilancio, programmando la spesa sulle necessità previste. Il Ministero ovviamente garantirà sempre il sostegno a chi ne ha bisogno”.
“Non vogliamo passare per quelli che lo tagliano, sarebbero stupido, anche perché siamo il Governo che ha voluto un Ministero per difendere i diritti di chi ha una disabilità. In questo momento ci stiamo muovendo per arrivare a 40.000 posti di specializzazione per avere un maggior numero di insegnanti preparati sul sostegno. Da quando sono arrivato al Miur ho riunito più volte l’Osservatorio competente. Stiamo rivedendo insieme ad associazioni e famiglie le modalità di assegnazione del sostegno”.
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Il turismo che non vogliamo. “Stop ai viaggi organizzati lungo il confine di Gaza”

Denunciamo con sdegno la promozione, da parte di alcune note agenzie turistiche internazionali, di “tour della realtà” al confine con Gaza, trasformando la tragedia umana della popolazione palestinese in un’attrazione turistica. Siamo di fronte a un’operazione cinica e inaccettabile, che sfrutta la sofferenza e la distruzione provocate da mesi di guerra per offrire “esperienze forti” a pagamento, con pacchetti che promettono scorci di città bombardate e la possibilità di “vedere con i propri occhi il confine con Gaza”.
Il tutto mentre la popolazione palestinese è sottoposta a bombardamenti, assedi, fame e deportazioni. Questa mercificazione del dolore umano è un oltraggio alla memoria delle vittime, una forma moderna di pornografia bellica, che contribuisce a normalizzare l’occupazione, la violenza e la disumanizzazione di un intero popolo.
Mentre la comunità internazionale dovrebbe mobilitarsi per il cessate il fuoco immediato e il riconoscimento dei diritti del popolo palestinese, c’è chi specula sulla guerra come se fosse un set cinematografico. È il riflesso più degradato di un sistema che fa profitto anche sulle macerie. Chiediamo l’immediata rimozione di questi “tour” dai portali di viaggio internazionali e l’apertura di un dibattito pubblico sull’etica del turismo nei contesti di conflitto.
Alcuni siti che promuovono questi viaggi sono tra i più visitati al mondo e contribuiscono a una narrazione tossica, che presenta solo un lato della guerra, legittimando l’occupazione e criminalizzando le vittime. Esprimiamo piena solidarietà al popolo palestinese e continueremo a battersi, in Italia e in Europa, contro il genocidio in corso a Gaza e contro ogni tentativo di strumentalizzarne il dramma. La guerra non è uno spettacolo. La morte non è un souvenir. Il turismo dell’orrore è complicità con il genocidio!”. Lo dichiara Giovanni Barbera della Direzione nazionale di Rifondazione Comunista.
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Art of play Roma e il lavoratore preso a pugni senza contratto. La risposta ufficiale della mostra

L’organizzazione della mostra Art of Play desidera esprimere innanzitutto il proprio rammarico per l’episodio recentemente avvenuto presso l’esposizione in corso a Roma.
Dopo il pugno ricevuto che ha fatto il giro del web, arriva la nota ufficiale dell’azienda.
“Art of Play si avvale di agenzie esterne specializzate per l’ingaggio di performer e figuranti, tra cui la persona coinvolta nell’episodio. L’organizzazione di Art of Play ha un rapporto regolare con queste agenzie, pertanto non è direttamente coinvolta nei rapporti tra le agenzie e i lavoratori. Art of Play esprime ancora una volta vicinanza alla performer e si impegna a verificare eventuali irregolarità in sede appropriata”.
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