Politica
POLITICA Di Maio torna sulla Manovra: “Stato delle elite addio”

POLITICA Il vicepremier Luigi Di Maio torna sulla Manovra.
Tramite un post il vicepremier Luigi Di Maio torna sulla Manovra: “Con il Reddito di Cittadinanza e Quota 100 si rifonda lo Stato Sociale. Non si tratta solo di una misura come tante altre, è un cambio totale di paradigma. Si sancisce che lo Stato deve pensare prima di tutto alle persone più deboli della sua comunità perché nessuno deve rimanere indietro. È un nuovo diritto per gli italiani. Il diritto a non essere lasciato solo. Mai. Da qui non si potrà più tornare indietro, ma, è questo il nostro impegno, questo diritto potrà solo essere esteso sia come platea sia come benefici. Per noi lo Stato non è una macchina spremicittadini per fare cassa.
Per noi lo Stato è una comunità dove tutti hanno il diritto a una qualità della vita all’altezza dei loro sogni. La risposta degli ex paladini dell’austerità al ritorno dello Stato sociale è un referendum per abolirlo perché dicono che siccome ci sarà di nuovo la recessione allora non si possono spendere soldi per i più poveri. Io non so se ci sarà la recessione, ma a maggior ragione se ci sarà rivendico la scelta di aver già destinato 11 miliardi alla protezione dei più deboli con il Reddito di Cittadinanza e Quota 100. È proprio durante le emergenze che si presta soccorso per primo ai più deboli perché sono quelli che subiscono di più i danni.
La logica contraria è quella della macelleria sociale che fa diventare i ricchi ancora più ricchi. E poi dove li avrebbero messo questi 11 miliardi? In bonus per i banchieri? Pedaggi più alti per i Benetton? Pensioni d’oro? Vitalizi? Regali alle lobby? Si’! Avrebbero fatto esattamente così. Per perpetuare lo Stato elitario ai danni dello Stato sociale. Vogliono fare un referendum? Lo facciamo. Vadano avanti. Avere tra i promotori Renzi e Boschi gli porterà sicuramente fortuna”.
Politica
Ottaviani (Lega) “E’ il Pd ad aver penalizzato Roma e Lazio, Zingaretti e Patanè chiedano scusa”

“È davvero incredibile la faccia tosta con cui Zingaretti e Patanè attaccano Matteo Salvini. Il primo ha governato il Lazio per 10 anni e, tra i tanti ‘successi’ amministrativi, Roma ricorderà sempre la chiusura senza alternative della discarica di Malagrotta.
Questa decisione ha fatto piombare la città in un’emergenza rifiuti e ha costretto i cittadini a pagare una delle TARI più alte d’Italia. Il secondo, invece, non è in grado nemmeno di garantire i servizi minimi del trasporto pubblico nella città.
Grazie a Matteo Salvini, a Roma sono arrivati miliardi di euro per la Metro C, risorse fondamentali per sbloccare un’opera necessaria per la Capitale. È evidente che siano stati i dem, con la loro inadeguatezza politica, a penalizzare Roma e il Lazio. Chiedano scusa, invece di tentare di dare lezioni”. Lo dichiara il deputato della Lega Nicola Ottaviani.
Politica
Alle elezioni europee ricordiamoci di chi ci obbligava a vaccinarci e che ora difende il Genocidio

Verba Volant scripta manent. Alle prossime elezioni europee ricordiamoci dei politici e degli schieramenti che ci hanno obbligato a vaccinarci, con l’obbligo del Green Pass dicendoci che non c’era nessun rischio, cosa che invece è stata smentita ufficialmente il primo maggio quando AstraZeneca ha dichiarato che il vaccino covid19 può causare rari casi di trombosi.
Questo nonostante tanti professori e medici della comunità scientifica già avevano detto che il vaccino era sperimentale e che così, come era organizzata la somministrazione, non era corretta. Solo che poi la classe politica dominante, che aveva come premier, prima Conte e poi Mario Draghi, con Roberto Speranza sempre ministro della Salute, andava a creare pressioni notevoli critica il mainstream. Qualche medico è stato cancellato e sospeso dagli albi professionali, qualche questore sospeso dall’attività e più di qualche giornalista declassato e imbavagliato, qualche lavoratore licenziato, qualcuno è morto di trombosi ecc…
Elezioni Europee
Fra meno di un mese ci saranno le elezioni europee che negli anni sono diventate più importanti delle elezioni nazionali e i personaggi bene o male sono sempre gli stessi. Adesso però c’è anche un’altra grana su cui tantissimi politici fanno silenzio, ovvero non condannare i crimini di guerra che sta commettendo il governo Netanyahu, sempre più in crisi al suo interno, ma appoggiato dai poteri forti del mondo occidentale.
Più di 40.000 vittime palestinesi, di cui più della metà donne e bambini. Parliamoci chiaro, non ci vuole nulla a capire che difendere questa strategia militare, nasce da accordi che vanno al di la della pace e della democrazia. Condannare il terrorismo e gli attacchi palestinesi verso civili israeliani è ugualmente vergognoso, ma la risposta militare d’Israele è nettamente sproporzionata.
Per l’Ucraina, tutti i nostri politici hanno fatto campagne di sensibilizzazione, mentre per la Palestina, tutto tace. La verità è che l’Italia è una colonia dell’America, ed ora più che mai ce ne siamo rendendo tutti conto. Quando continueranno a parlare di non violenza o di democrazia, diritti civili e quant’altro, ricordiamoci del Green Pass e del silenzio sul genocidio del popolo palestinese.
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