Cronaca
FIUGGI Tre denunciati per appropriazione della pensione di un defunto
FIUGGI Tre denunciati per appropriazione della pensione di un defunto.
FIUGGI Tre denunciati per appropriazione della pensione di un defunto. Un parente, deceduto nel maggio 2013 e di cui i tre, tutti residenti nel comune di Fiuggi, avevano continuato a percepire l’assegno sociale, per una somma totale di oltre 41 mila euro. Le indagini delle Fiamme Gialle della Tenenza di Fiuggi hanno scoperto che l’assegno, erogato sul conto corrente intestato al defunto e alla moglie, veniva poi prelevato in contanti o con un bancomat. Ad allertare i militari il Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie della Guardia di Finanza di Roma, che aveva analizzato le posizioni ‘a rischio’ di alcuni soggetti beneficiari di pensione/assegni sociali potenzialmente in maniera indebita. Coordinati dalla Procura della Repubblica di Frosinone, gli uomini della GdF hanno avviato una serie di accertamenti, riscontrando che l’Inps di Frosinone non aveva ricevuto comunicazione del decesso e non aveva potuto dunque aggiornare la posizione pensionistica. Per questo, aveva continuato ad erogare l’assegno sociale, causando un ”buco” nelle casse dell’Erario di oltre 40 mila euro. Al termine delle indagini, i ‘furbetti’ si sono visti sequestrare preventivamente, dal gip del Tribunale di Frosinone, beni mobili e immobili di valore pari al profitto illecito e fino alla concorrenza dell’importo di 41.234 euro, corrispondente al totale delle somme indebitamente percepite.
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Cronaca
Blitz della Guardia di Finanza. Sequestrati 50 kg di Cocaina

Finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno sequestrato, presso il porto di Civitavecchia, un carico di
cocaina occultato all’interno di un container refrigerato in arrivo dall’Ecuador.
Nel corso dei normali controlli svolti nell’area portuale, le “fiamme gialle” del Gruppo di Civitavecchia hanno notato un gruppo di persone a piedi che si aggiravano nei pressi della banchina. Dopo l’intimazione dell’alt, il gruppo si è dato alla fuga e, poco distante, i militari hanno rinvenuto tre borsoni contenenti 45 panetti di cocaina, per un peso complessivo di circa 50 chilogrammi. Secondo le stime, il carico avrebbe potuto fruttare sulle piazze di spaccio ricavi per circa 5 milioni di euro.
Il procedimento penale è attualmente in fase di indagini preliminari e, in attesa di giudizio definitivo, si applica la presunzione di non colpevolezza. L’operazione si inserisce nel più ampio quadro delle attività di contrasto alla criminalità organizzata e al narcotraffico internazionale condotte dalla Guardia di Finanza all’interno degli spazi portuali, quale presidio permanente a tutela della sicurezza economica e della salute pubblica.
Cronaca
Bomba sotto casa del boss Demce: è guerra aperta nella Roma criminale!

Un ordigno artigianale è stato piazzato lo scorso 15 luglio sotto casa di Elvis Demce, boss albanese legato alla criminalità romana. L’intervento degli artificieri ha evitato l’esplosione, ma il messaggio è chiaro: un avvertimento pesante diretto a uno dei personaggi più discussi del sottobosco criminale capitolino.
Il giorno prima dell’attentato, un’inchiesta dei carabinieri aveva portato all’arresto di 14 persone, ricostruendo anche il ruolo di Demce in un sequestro organizzato tramite un gruppo di sudamericani. Gli stessi che, poco dopo, sarebbero stati coinvolti nella gambizzazione di Giancarlo Tei, ex alleato di Demce oggi latitante.
Le ipotesi investigative parlano di una possibile faida interna tra i reduci della “batteria di Ponte Milvio”, legata al defunto Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik. Tanti anche i nemici esterni: da Giuseppe Molisso del clan Senese a Ermal Arapaj.
Demce, condannato in via definitiva a 15 anni, è detenuto ad Ascoli, dove è in cura per problemi psichiatrici certificati da 17 perizie. Ora la Direzione Distrettuale Antimafia vuole capire: è un nuovo capitolo della guerra criminale o qualcuno teme che il boss voglia collaborare?
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