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PRIMARIE PD Zingaretti esulta: “Felice per la vittoria in Lombardia”

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PRIMARIE PD Zingaretti esulta: “Felice per la vittoria in Lombardia”

PRIMARIE PD Zingaretti, Presidente della Regione Lazio candidato alla segretaeria del Partito Democratico, esulta dopo il successo in Lombardia sulle colonne dell’edizione milanese di Repubblica.

PRIMARIE PD Zingaretti: “Il voto delle iscritte e degli iscritti al Partito Democratico ha registrato un grandissimo e trasversale consenso intorno alla mia proposta politica in gran parte del Paese. In questo scenario voglio dire però che i risultati di Milano e della Lombardia mi fanno particolarmente piacere. Non solo per il loro “peso” specifico dentro il contesto italiano. Ma perché questi territori rappresentano un laboratorio di una nuova e bella politica. Si tratta di esperienze che saranno fondamentali per la rigenerazione del Partito Democratico. Per aiutare l’Italia a costruire il futuro che merita. L’Italia è laboriosa, solidale e dinamica. L’odio e il rancore non sono un progetto per il futuro”.

“PISAPIA E SALA HANNO CAMBIATO MILANO”

“L’esperienza del centrosinistra di Milano e di tante realtà lombarde il dinamismo impresso alla città da sindaci come Pisapia e Sala, la capacità di includere e allargare il perimetro della politica al mondo delle associazioni, del volontariato e della società civile costituiscono un modello esemplare. E mostrano limpidamente come l’equità nelle scelte politiche possa essere il fondamento della prosperità di un territorio”.

“DOBBIAMO VOLTARE PAGINA”

“È arrivato il momento di voltare pagina. Aprire il Partito Democratico alle forze migliori della società, superare divisioni che hanno lacerato e indebolito tutti noi. Per riuscirci, serve un progetto comune, fatto di persone motivate e capaci di essere radicali sui principi, pragmatiche nelle azioni, aperte e animate da uno spirito unitario. Per questo a Milano e in Lombardia mi sento a casa. Perché, proprio nel tempo della chiusura delle destre dobbiamo costruire un’alternativa che somigli alle cose migliori che ho visto e conosciuto nella città del Cardinale Martini e in tante realtà lombarde. Il senso civico, l’orgoglio, la fiducia nel futuro, la voglia di innovare e di giocare con coraggio e passione alcune grandi partite decisive per il nostro futuro. Quella della crescita giusta della nostra economia e dello sviluppo sostenibile, quella dei diritti civili e sociali, quella della creazione di lavoro, nel rispetto dei diritti”.

“DENTRO UNA NUOVA EUROPA”

“E poi la battaglia fondamentale per la nostra collocazione nel mondo. Proprio la Lombardia ci dice che il nostro posto non può essere dentro un piccolo confine. Ma è dentro una nuova Europa, più giusta e più democratica. Io credo che proprio questi elementi, che costituiscono il cuore del mio progetto per il nuovo Partito Democratico e per l’Italia, siano stati il fattore che ha portato tante persone e tante esperienze diverse, anche in Lombardia, ad aderire alla mia proposta politica. E sono certo che il 3 marzo, anche grazie alla Lombardia e alla ricchezza della società civile e dei tanti militanti attivi in questa regione, saremo molti di più”.

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Ottaviani (Lega) “E’ il Pd ad aver penalizzato Roma e Lazio, Zingaretti e Patanè chiedano scusa”

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Ottaviani (Lega) “E’ il Pd ad aver penalizzato Roma e Lazio, Zingaretti e Patanè chiedano scusa”

È davvero incredibile la faccia tosta con cui Zingaretti e Patanè attaccano Matteo Salvini. Il primo ha governato il Lazio per 10 anni e, tra i tanti ‘successi’ amministrativi, Roma ricorderà sempre la chiusura senza alternative della discarica di Malagrotta.

Questa decisione ha fatto piombare la città in un’emergenza rifiuti e ha costretto i cittadini a pagare una delle TARI più alte d’Italia. Il secondo, invece, non è in grado nemmeno di garantire i servizi minimi del trasporto pubblico nella città.

Grazie a Matteo Salvini, a Roma sono arrivati miliardi di euro per la Metro C, risorse fondamentali per sbloccare un’opera necessaria per la Capitale. È evidente che siano stati i dem, con la loro inadeguatezza politica, a penalizzare Roma e il Lazio. Chiedano scusa, invece di tentare di dare lezioni”. Lo dichiara il deputato della Lega Nicola Ottaviani.

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Alle elezioni europee ricordiamoci di chi ci obbligava a vaccinarci e che ora difende il Genocidio

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Alle elezioni europee ricordiamoci di chi ci obbligava a vaccinarci e che ora difende il Genocidio

Verba Volant scripta manent. Alle prossime elezioni europee ricordiamoci dei politici e degli schieramenti che ci hanno obbligato a vaccinarci, con l’obbligo del Green Pass dicendoci che non c’era nessun rischio, cosa che invece è stata smentita ufficialmente il primo maggio quando AstraZeneca ha dichiarato che il vaccino covid19 può causare rari casi di trombosi.

Questo nonostante tanti professori e medici della comunità scientifica già avevano detto che il vaccino era sperimentale e che così, come era organizzata la somministrazione, non era corretta. Solo che poi la classe politica dominante, che aveva come premier, prima Conte e poi Mario Draghi, con Roberto Speranza sempre ministro della Salute, andava a creare pressioni notevoli critica il mainstream. Qualche medico è stato cancellato e sospeso dagli albi professionali, qualche questore sospeso dall’attività e più di qualche giornalista declassato e imbavagliato, qualche lavoratore licenziato, qualcuno è morto di trombosi ecc…

Elezioni Europee

Fra meno di un mese ci saranno le elezioni europee che negli anni sono diventate più importanti delle elezioni nazionali e i personaggi bene o male sono sempre gli stessi. Adesso però c’è anche un’altra grana su cui tantissimi politici fanno silenzio, ovvero non condannare i crimini di guerra che sta commettendo il governo Netanyahu, sempre più in crisi al suo interno, ma appoggiato dai poteri forti del mondo occidentale.

Più di 40.000 vittime palestinesi, di cui più della metà donne e bambini. Parliamoci chiaro, non ci vuole nulla a capire che difendere questa strategia militare, nasce da accordi che vanno al di la della pace e della democrazia. Condannare il terrorismo e gli attacchi palestinesi verso civili israeliani è ugualmente vergognoso, ma la risposta militare d’Israele è nettamente sproporzionata.

Per l’Ucraina, tutti i nostri politici hanno fatto campagne di sensibilizzazione, mentre per la Palestina, tutto tace. La verità è che l’Italia è una colonia dell’America, ed ora più che mai ce ne siamo rendendo tutti conto. Quando continueranno a parlare di non violenza o di democrazia, diritti civili e quant’altro, ricordiamoci del Green Pass e del silenzio sul genocidio del popolo palestinese.

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