29 Marzo 2024

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ROMA A rischio la spesa nei mercati rionali: ecco il motivo

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ROMA A rischio la spesa nei mercati rionali. E’ entrato nel vivo lo scontro tra questi ultimi e il Campidoglio. Dopo che infatti il Comune ha abbattuto il canone per la gestione diretta dei servizi dall’80% al 65%, le associazioni dei gestori (Ags) hanno deciso di non firmare le nuove convenzioni. Sospese dunque pulizia, guardiani, manutenzione e assicurazioni delle aree, che ora ritornano di competenza dei Municipi, i quali non hanno però i fondi per farsene carico.

A dicembre scorso sembrava arrivato l’armistizio, dopo l’approvazione, da parte dell’Assemblea Capitolina, della mozione 231/2018. Firmata dal M5S e, tra gli altri, dal presidente della commissione capitolina Commercio Andrea Coia, questa recava un “Impegno per la Sindaca e la Giunta a prevedere per l’anno 2019 una revisione del canone per maggiore occupazione di superficie, a controllare le convenzioni con le AGS e a dare le opportune disposizioni agli Uffici interessati affinché vengano forniti agli operatori ed alle AGS i chiarimenti indispensabili a gestire il passaggio dalle vecchie alle nuove convenzioni“. Una mozione con cui, aveva spiegato Coia in Aula “siamo a abbattere del 65% il canone per il 2019 per andare incontro alle esigenze delle Ags, ma dal 2020 queste associazioni saranno valutate nel merito delle loro attività, e potranno godere, se virtuose, di un abbattimento fino all’80%. Siamo consapevoli che le Ags non siano contente, ma gli interlocutori di cui dobbiamo tenere conto non sono solo loro ma tutti i cittadini“.

Secondo le nuove convenzioni, occorre però stipulare una cauzione o una polizza fidejussoria per coprire il credito con l’amministrazione capitolina, ma le Ags non intendono anticiparla. Come ha spiegato su Fb l’assessore capitolino al Commercio Carlo Cafarotti, “non ci sono aumenti di tariffa. La convenzione prevede tipologie di riscossione delle tariffe analoghe al passato, mentre l’innovazione consiste nella premialità, a tutto vantaggio degli operatori“. Una rassicurazione che però non è bastata agli operatori, che hanno dunque deciso di incrociare.

In una Pec indirizzata al Comune, l’Ags Mercato Metronio, per tramite del presidente Alessandro Albanesi, ha contestato, oltre alle garanzie, “di poter segnalare in qualsiasi momento alle AGS di effettuare i lavori di ordinaria manutenzione entro e non oltre 60gg. Tale pretesa potrebbe essere presa in considerazione su una normale convenzione e non in questa dove nell’ordinario c’è anche lo straordinario e addirittura la manutenzione conservativa del fabbricato a degli impianti elettrici ed idrici“. Quanto invece a “i consumi delle parti comuni di acqua e luce la nostra struttura (come tante altre) li potrà pagare solo nel momento in cui arriveranno dei nuovi operatori ad arricchire la struttura in maniera tale da poter far fronte ai costi di tali consumi“. “Trovo a dir poco assurdo che una volta firmata la convenzione le maggiori occupazioni ed i magazzini si debbano pagare senza il dovuto abbattimento, ma bensì al 100% non si capisce secondo quale logica e il perché“. Altra cosa “a dir poco curiosa è che i soldi accantonati nell’esercizio precedente debbano finire nelle casse del Comune Di Roma poiché se in un qualsiasi momento l’Ags si trovasse ad affrontare una spesa imprevista di importante importo in questo modo non avrebbe più i soldi accantonati nell’esercizio precedente“.

La replica di Cafarotti arriva sempre via social: “La convenzione è chiara e sottoscrivibile, questo molti presidenti delle associazioni lo hanno già capito, e stanno firmando. Dall’altra parte, invece, c’è chi sguazza nel torbido, chi alimenta polemiche e vuole far saltare il banco con un comportamento irresponsabile“. “Fate attenzione a chi fa lotta politica e crea caos sulla vostra pelle – dice ancora l’assessore ai presidenti – a danno delle vostre attività, dei vostri mercati e dei cittadini romani“. Ma ad oggi nessuna firma è ancora arrivata da AGS e gestire i servizi dei mercati tocca dunque ai Municipi, che però non hanno i fondi per farlo. In attesa del risultato finale della partita restano i cancelli dei mercati, la cui chiusura potrebbe avvenire da un momento all’altro.

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