Cronaca
REGIONE LAZIO Open data su stato salute della popolazione

L’11% dei residenti nel Lazio è di nazionalità straniera. Il 21% ha più di 65 anni, i minori di 14 anni sono solo il 14%. Questi sono alcuni dei dati presenti nel nuovo Open data della Regione Lazio www.statosalutelazio.it presentato nei giorni scorsi dal presidente Nicola Zingaretti, e dall’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato.
Nel corso di un evento alla presenza di direttori generali di Asl e aziende ospedaliere, medici, operatori e sindacati presentato il nuovo Open data. Il sito ha una sezione dedicata ai dati demografici e cinque sezioni dedicate agli indicatori di salute, cosi’ divisi: salute materno-infantile, frequenza delle malattie, incidenze dei tumori, cause di ricovero, cause di morte). A queste si aggiunge una sezione di sintesi dello stato di salute dove è possibile selezionare il territorio di interesse.
I DATI PRINCIPALI DELLA SALUTE NEL LAZIO
Dal 2006 al 2017 la natalità ha subito una diminuzione del 20%. In decremento anche il tasso di mortalità (-16%) mentre la speranza di vita alla nascita migliora negli anni e ha raggiunto nel 2017 gli 80,4 anni per i maschi e l’84,7 per le femmine. Negli ultimi dieci anni il tasso di ospedalizzazione è diminuito del 28%. Dal 2010 al 2017 c’è stato un aumento del 18% dell’incidenza di tumore del polmone tra le donne e un aumento dell’11% di mortalità, mentre per l’uomo è l’opposto (-14% l’incidenza e -18% la mortalità). Tra le donne è in aumento l’incidenza di tumore alla mammella (+9%). Nel Lazio, infine, si stimano oltre 370.000 casi di diabete mellito, circa 295.000 casi di broncopneumopatia cronica ostruttiva e circa 35.000 casi di Alzheimer.
ZINGARETTI E D’AMATO
“Questo portale proietta il Lazio nel futuro. Con l’Open data saranno disponibili tutti i dati sulla salute dei cittadini del Lazio: tassi di ospedalizzazione, di mortalità, di nascita, di patologie divise a livello regionale, addirittura comune per comune”, ha dichiarato il presidente Nicola Zingaretti presentando il nuovo sito www.statosalutelazio.it. Secondo il governatore: “L’Open data è uno degli indici più importanti per cambiare l’innovazione di un sistema pubblico, e noi oggi proponiamo probabilmente il più avanzato sito sulla salute delle persone per conoscere e mettere in gestione in modo trasparente una mole di dati straordinaria. Questa è una parte di quel Lazio moderno che stiamo costruendo”. “Il Lazio è la prima Regione d’Italia a mettere in Open data lo stato di salute della propria popolazione. Questo nuovo sito servirà a tutti. La trasparenza e la condivisione dei dati, infatti, aiuterà gli operatori a lavorare meglio e permetterà ai cittadini di avere una conoscenza maggiore della salute”, le dichiarazioni dell’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato.
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Cronaca
Blitz della Guardia di Finanza. Sequestrati 50 kg di Cocaina

Finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno sequestrato, presso il porto di Civitavecchia, un carico di
cocaina occultato all’interno di un container refrigerato in arrivo dall’Ecuador.
Nel corso dei normali controlli svolti nell’area portuale, le “fiamme gialle” del Gruppo di Civitavecchia hanno notato un gruppo di persone a piedi che si aggiravano nei pressi della banchina. Dopo l’intimazione dell’alt, il gruppo si è dato alla fuga e, poco distante, i militari hanno rinvenuto tre borsoni contenenti 45 panetti di cocaina, per un peso complessivo di circa 50 chilogrammi. Secondo le stime, il carico avrebbe potuto fruttare sulle piazze di spaccio ricavi per circa 5 milioni di euro.
Il procedimento penale è attualmente in fase di indagini preliminari e, in attesa di giudizio definitivo, si applica la presunzione di non colpevolezza. L’operazione si inserisce nel più ampio quadro delle attività di contrasto alla criminalità organizzata e al narcotraffico internazionale condotte dalla Guardia di Finanza all’interno degli spazi portuali, quale presidio permanente a tutela della sicurezza economica e della salute pubblica.
Cronaca
Bomba sotto casa del boss Demce: è guerra aperta nella Roma criminale!

Un ordigno artigianale è stato piazzato lo scorso 15 luglio sotto casa di Elvis Demce, boss albanese legato alla criminalità romana. L’intervento degli artificieri ha evitato l’esplosione, ma il messaggio è chiaro: un avvertimento pesante diretto a uno dei personaggi più discussi del sottobosco criminale capitolino.
Il giorno prima dell’attentato, un’inchiesta dei carabinieri aveva portato all’arresto di 14 persone, ricostruendo anche il ruolo di Demce in un sequestro organizzato tramite un gruppo di sudamericani. Gli stessi che, poco dopo, sarebbero stati coinvolti nella gambizzazione di Giancarlo Tei, ex alleato di Demce oggi latitante.
Le ipotesi investigative parlano di una possibile faida interna tra i reduci della “batteria di Ponte Milvio”, legata al defunto Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik. Tanti anche i nemici esterni: da Giuseppe Molisso del clan Senese a Ermal Arapaj.
Demce, condannato in via definitiva a 15 anni, è detenuto ad Ascoli, dove è in cura per problemi psichiatrici certificati da 17 perizie. Ora la Direzione Distrettuale Antimafia vuole capire: è un nuovo capitolo della guerra criminale o qualcuno teme che il boss voglia collaborare?
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